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Produzione e consumo responsabili: ecco spiegato l'obiettivo 12 dell'agenda 2030

28/02/2022

Produzione e consumo responsabili: ecco spiegato l'obiettivo 12 dell'agenda 2030

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno creato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un programma d’azione per salvaguardare il pianeta e garantire un futuro migliore alle persone che lo abitano. Uno dei target è l’obiettivo 12, incentrato sui principi di consumo e produzione responsabile attraverso l’implementazione di modelli virtuosi e condivisi a livello internazionale.

Si tratta di un punto particolarmente importante del programma dell’ONU, considerando che viene utilizzato come riferimento da 193 Paesi tra cui l’Italia. Ecco cosa prevede l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030, per capire meglio quali sono le iniziative da intraprendere per adottare un piano di sviluppo basato su sistemi produttivi e di consumo sostenibili.

I principi di consumo e produzione responsabile dell’Agenda 2030

Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, l’Agenda globale propone target di sostenibilità ambientale, riduzione delle disuguaglianze sociali, aumento del ricorso all’energia pulita e lotta contro il cambiamento climatico. Un obiettivo importante è il numero 12, con il quale l’Agenda 2030 dell’ONU ha stabilito le linee guida internazionali di consumo e produzione sostenibile.

Si tratta della promozione di modelli socioeconomici che consentano di gestire in maniera efficiente l’energia e le risorse, supportare la realizzazione di infrastrutture sostenibili e garantire una qualità di vita migliore a tutti. Inoltre, prevede l’accesso all’intera popolazione ai servizi di base, con la creazione di lavori rispettosi dell’ambiente e dignitosi.

Lo scopo è fare di più e meglio con meno, aumentando il benessere della collettività diminuendo allo stesso tempo il degrado, l’inquinamento e il consumo di risorse legato alle attività produttive e alle esigenze di consumo. Questo impegno richiede la partecipazione di tutti i soggetti sociali, dai consumatori alle aziende, dai politici agli scienziati, comprese le agenzie per la cooperazione internazionale e i mezzi di comunicazione.

I decisori politici devono mettere a punto regole chiare ed efficaci, mentre la comunità scientifica deve fornire un adeguato supporto tecnico, scientifico e tecnologico. Allo stesso modo, le imprese devono adottare modelli produttivi e commerciali più responsabili e virtuosi, senza tralasciare la necessità del coinvolgimento dei consumatori, i quali devono essere ben informati e consapevoli delle proprie scelte. 

I presupposti dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030

L’obiettivo 12 dell’Agenza delle Nazioni Unite 2030 parte da una serie di presupposti. Innanzitutto, ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate, ovvero oltre il 30% della produzione alimentare globale. Inoltre, bisogna considerare il consumo eccessivo di risorse naturali, tenendo conto che se la popolazione globale arrivasse a 9,6 miliardi di persone entro il 2050, per mantenere l’attuale stile di vita servirebbero almeno 3 pianeti.

Un problema molto serio riguarda la gestione dell’acqua potabile, considerando che appena il 3% delle risorse idriche è adatto al consumo umano ed il 2,5% è attualmente congelato e situato nei ghiacciai perenni. Oggi oltre 1 miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile, in più in molti paesi le risorse idriche sono messe a rischio dall’inquinamento di fiumi e laghi.

Anche il settore alimentare presenta delle problematiche rilevanti lungo tutta la filiera, con ricadute negative sull’ambiente e la salute, sia in caso di consumo eccessivo sia di accesso insufficiente al cibo. Il comparto alimentare è inoltre responsabile per il 22% delle emissioni globali di gas ad effetto serra, consumando il 30% dell’energia prodotta a livello mondiale ogni anno.

Uno dei presupposti dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 è anche la gestione dell’energia, con la necessità di affrontare la crescente richiesta di energia. Le famiglie da sole sono responsabili del 29% dell’energia consumata a livello globale, generando un quinto delle emissioni di anidride carbonica mondiali: nonostante un trend positivo in questa direzione, le energie rinnovabili rappresentano ancora una quota marginale.

Agenda 2030: i traguardi di produzione e consumo responsabili

Per promuovere nuovi modelli di consumo e produzione sostenibili, l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ha stabilito una serie di traguardi. Ecco quali sono i target previsti dall’ONU, per garantire che lo sviluppo sia realmente responsabile dell’equità sociale e del pianeta.

  • Attuare programmi nazionali di produzione e consumo sostenibili, assicurando la partecipazione dei paesi in via di sviluppo nonostante la guida da parte dei paesi sviluppati.
  • Conseguire una gestione responsabile delle risorse naturali entro il 2030.
  • Ridurre della metà lo spreco alimentare entro il 2030, intervenendo in tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla vendita al dettaglio.
  • Diminuire in modo considerevole il rilascio di rifiuti e sostanze chimiche nell’ambiente, adottando un modello di gestione ecocompatibile.
  • Ridurre fortemente la produzione di rifiuti mediante il riciclo, il recupero e la prevenzione.
  • Favorire l’adozione di pratiche volte alla sostenibilità da parte delle aziende, specialmente le grandi multinazionali.
  • Promuovere politiche nazionali che consentano una maggiore trasparenza e sostenibilità nel campo degli appalti pubblici.
  • Garantire che ogni persona abbia a disposizione informazioni adeguate così da poter compiere scelte consapevoli in materia di sostenibilità.
  • Aiutare i paesi in via di sviluppo per migliorarne le competenze tecnologiche e scientifiche in merito ai sistemi di produzione e consumo responsabili.
  • Promuovere il turismo sostenibile e preservare le comunità locali, attraverso la valorizzazione della cultura e dei prodotti delle diverse collettività.
  • Ridurre i finanziamenti nei confronti dei combustibili fossili, proteggendo le comunità vulnerabili ed eliminando le distorsioni causate dai sussidi dannosi.

Ovviamente ognuno può contribuire ai target dell’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 dell’ONU, ad esempio supportando l’agricoltura sostenibile con le proprie scelte alimentari, oppure passando alle energie rinnovabili attraverso una fornitura energetica green. Si tratta di piccoli gesti, ma in grado di fare la differenza quando vengono replicati a livello globale.