Città sostenibili: ecco cosa le rende tali
La città sostenibile rappresenta un modello essenziale per lo sviluppo ecocompatibile, considerando l’aumento costante della popolazione urbana e il progressivo svuotamento delle campagne. Secondo le Nazioni Unite fino al 2009 c’erano nel mondo più persone che vivevano nelle zone rurali che nelle città, mentre oggi oltre il 55% vive in un centro urbano.
Le proiezioni indicano una percentuale del 70% della popolazione mondiale residente in città entro il 2050, su un totale di 9,7 miliardi di persone, con un forte processo di urbanizzazione in paesi come Cina, India e Nigeria. Per supportare questo cambiamento è necessario puntare sulle città sostenibili, cominciando da subito a favorire la realizzazione di metropoli eco-friendly e socialmente inclusive.
La crescita esponenziale della popolazione urbana negli ultimi anni ha causato un deciso incremento delle emissioni di gas che causano l’effetto serra, concentrate soprattutto nelle grandi città. Inoltre l’urbanizzazione non garantisce a tutti le stesse opportunità e condizioni di vita, come è evidente nelle megalopoli indiane o africane, con periferie e quartieri poveri in cui mancano tutte le infrastrutture di base come le fognature e perfino l’energia elettrica in alcuni casi.
Per assicurare una crescita sostenibile della vita urbana è indispensabile ripensare le città, valorizzando aspetti come la compatibilità ambientale e le comunità locali, come indicato dall’undicesimo obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I dati ONU stimano come le città siano responsabili per i due terzi delle emissioni di anidride carbonica, nonostante occupino appena il 3% della superficie disponibile.
Per ridurre l’impatto ambientale legato all’urbanizzazione è fondamentale accelerare la transizione ecologica, passando dai combustibili fossili alle energie rinnovabili per tagliare le emissioni di gas serra. Inoltre bisogna investire nelle infrastrutture, per rendere le città delle vere e proprie smart city a misura d’uomo, migliorando la mobilità sostenibile, il trasporto pubblico e le forme di micromobilità urbana integrata.
Una città ecosostenibile è una zona urbana con una bassa carbon footprint, un luogo inclusivo, socialmente equo e solidale, con servizi accessibili da tutti i cittadini e un utilizzo intelligente delle nuove tecnologie per aumentare sicurezza e qualità della vita. Inoltre si tratta di città che adottano modelli zero waste, privilegiando l’economica circolare per vivere in modo smart ed energeticamente autonomo raggiungendo la neutralità climatica.
I requisiti che rendono sostenibile una città sono diversi, considerando una serie di aspetti che interessano tutti gli elementi che caratterizzano una metropoli moderna. Non si tratta infatti di luoghi utopici, ma di modelli di sviluppo in cui la crescita economica può avvenire in modo armonizzato con l’ambiente e le necessità di tutta la popolazione urbana.
I parametri di riferimento possono essere diversi, come l’impronta di carbonio per misurare le emissioni di CO2 prodotte dalla città, oppure l’impronta ecologica per tenere conto anche del consumo di risorse naturali. Allo stesso modo si possono utilizzare indicatori sul benessere dei cittadini, l’equità sociale, i servizi pubblici e gratuiti, l’inclusione sociale e le opportunità disponibili per i giovani.
I punti principali che definiscono una città sostenibile sono:
Naturalmente non esistono ancora città completamente sostenibili, tuttavia sono presenti diversi esempi virtuosi di centri urbani che sono riusciti a ridurre il loro impatto ambientale e migliorare la qualità di vita dei propri cittadini. Una città considerata una delle più avanzate su questo fronte è Copenaghen, inserita nella lista Best of the Worlds 2021 nella categoria sostenibilità da parte di National Geographic.
La capitale danese è all’avanguardia sotto molti aspetti, grazie a un efficiente sistema di trasporto pubblico, un’estesa rete di piste ciclabili e una forte diffusione dei veicoli elettrici. Copenaghen punta anche a diventare la prima città carbon neutral entro il 2025, un obiettivo ambizioso che vuole raggiungere attraverso la sharing economy, le fonti di energia rinnovabili, una maggiore connettività e la valorizzazione delle aree verdi urbane.
Per quanto riguarda l’innovazione e la tecnologia una delle città più evolute è invece San Francisco, con l’amministrazione cittadina che da diversi anni sta investendo nella riqualificazione urbana, nell’efficienza energetica degli edifici e nella digitalizzazione. Anche Vancouver ha messo a punto un coraggioso piano d’azione per il clima, attraverso il quale vuole affermarsi come la città più sostenibile del Nord America.
In Italia esempi importanti arrivano soprattutto dalle città di medie dimensioni. La urban green per eccellenza secondo lo Smart Index 2020 di EY è Trento, ai massimi livelli in termini di sostenibilità e qualità della vita, mentre per la mobilità ecologica la più evoluta è Mantova. Tra le grandi città spicca invece Milano, impegnata nella promozione della green e sharing mobility.
Molte città hanno pianificato progetti per l’aumento della sostenibilità nei prossimi anni, con obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, l’incremento delle zone verdi urbane e il potenziamento delle infrastrutture smart e green integrate. Ovviamente serve lo sforzo di tutti per accelerare questo processo di trasformazione, partendo dal passaggio alle fonti energetiche verdi.
Una soluzione alla portata di tutti per rendere la casa più green è la scelta delle energie sostenibili al posto dei combustibili fossili, basta cambiare fornitore sfruttando la convenienza delle offerte disponibili nel mercato libero. Una fornitura luce e gas digitale ed ecocompatibile permette di tagliare la carbon footprint, compiendo il primo passo verso una vita urbana a impatto climatico zero.