Come abbattere le emissioni di CO2

07/11/2024

Come abbattere le emissioni di CO2

Al giorno d’oggi è fondamentale adottare uno stile di vita sostenibile, per diminuire il proprio impatto ambientale e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra. Per capire come orientarsi nelle scelte green esistono alcuni parametri importanti da considerare come la Carbon Footprint, uno strumento indispensabile per misurare la CO2 generata da un prodotto, un servizio o un’attività.

Conoscere l’inquinamento provocato dalle proprie azioni, oppure dall’uso di determinati servizi e prodotti, permette di essere più consapevoli e sapere come rendere più ecologiche le proprie abitudini di vita. Vediamo nel dettaglio come funziona la carbon footprint, per comprendere come è possibile azzerare le emissioni di anidride carbonica e sostenere la rivoluzione verde.

Cos’è la carbon footprint

La carbon footprint significa letteralmente impronta di carbonio, ed è una misura che esprime le emissioni di CO2 legate a una serie di prodotti, servizi, attività private e organizzazioni. Ad esempio, è possibile stabilire quanti gas serra vengono rilasciati nell’atmosfera durante l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla sua realizzazione fino allo smaltimento.

Per determinare l’impronta di carbonio vengono presi in considerazione diversi inquinanti climalteranti, ovvero sostanze in grado di alterare il clima terrestre. Questi contaminanti, indicati con la sigla GHG (Greenhouse Gases), sono stati riconosciuti attraverso il Protocollo di Kyoto, un accordo internazionale sottoscritto nel 1997 dai principali Paesi del mondo per contrastare i cambiamenti climatici.

Ecco quali sono i gas serra climalteranti della carbon footprint:

  • anidride carbonica (CO2);
  • metano (CH4);
  • protossido d’azoto (N2O);
  • esafluoruro di zolfo (SF6);
  • idrofluorocarburi (HFCs);
  • perfluorocarburi (PFCs);
  • trifluoruro di azoto (NF3).

Come si misura la carbon footprint

L’impronta di carbonio viene calcolata prendendo in considerazione i gas serra di un prodotto o un servizio, i quali vengono quantificati in base al loro contributo climalterante. Per semplificare la comprensione di carbon footprint e comparare soluzioni diverse per prendere decisioni più sostenibili, il valore finale viene espresso in CO2eq.

Si tratta di un parametro che indica l’impronta di carbonio in termini di anidride carbonica equivalente, calcolato in base al Global Warming Potential (GWP). Questa misura permette di analizzare l’impatto ambientale in modo standardizzato, mostrando quanto calore mantiene nell’atmosfera un gas serra in relazione a quello intrappolato dalla stessa massa di anidride carbonica.

In poche parole, tutti gli inquinanti vengono misurati a seconda di parametri specifici, dopodiché la misura viene convertita in termini di CO2, per ottenere un dato unico e agevolare il confronto tra vari servizi, prodotti e abitudini. Ad esempio, a parità di quantità di emissioni inquinanti, il potenziale di riscaldamento globale del protossido d’azoto è molto più alto rispetto a quello del metano, quindi più pericoloso e dannoso.

Ecco un esempio delle fasi di un prodotto considerate per il calcolo della carbon footprint:

  • estrazione delle materie prime;
  • lavorazione delle risorse;
  • produzione del bene;
  • imballaggio e trasporto;
  • utilizzo da parte del consumatore;
  • smaltimento.

Perché è importante conoscere l’impronta di carbonio?

Conoscere l’impronta di carbonio è importante perché aiuta a prendere le decisioni giuste, ad esempio scegliendo servizi più ecologici, oppure acquistando prodotti a basso impatto ambientale. Inoltre, la carbon footprint consente di capire quanto il proprio stile di vita è green, per sapere quali azioni intraprendere per una maggiore sostenibilità.

L’analisi della carbon footprint è fondamentale anche per le imprese, per calcolare quante emissioni climalteranti produce un’azienda. In questo modo le società possono pianificare programmi specifici per migliorare il proprio business, individuando quali interventi effettuare per diminuire le emissioni di gas serra.

Come ridurre l’impronta di carbonio

Per diminuire l’impronta di carbonio e quindi contribuire alla riduzione dei gas serra per contrastare il cambiamento climatico, esistono diversi approcci che si possono seguire. Innanzitutto, è possibile scegliere servizi e prodotti con una carbon footprint bassa, privilegiando le aziende che offrono soluzioni green e che sono impegnate nella rivoluzione verde.

Inoltre, è importante sostenere le fonti rinnovabili scegliendo offerte luce e gas green, oppure installando in casa impianti fotovoltaici o eolici. Allo stesso modo è possibile passare alla mobilità elettrica, acquistando veicoli a zero emissioni, oppure utilizzando servizi come il car sharing e i mezzi pubblici, mentre per spostamenti zero carbon footprint basta usare la bicicletta o andare a piedi laddove possibile.

Ecco altri consigli utili per uno stile di vita carbon-free:

  • viaggiare in modo sostenibile;
  • aumentare l’efficienza energetica della casa;
  • ridurre il consumo d’acqua;
  • usare con moderazione riscaldamento e condizionamento;
  • comprare prodotti usati;
  • fare la raccolta differenziata;
  • acquistare alimenti a Km 0.

Come ridurre la carbon footprint con Pulsee

Pulsee ti aiuta a ridurre l’impronta di carbonio in modo semplice e veloce, grazie al programma Carbon Footprint Compensation. Si tratta di un servizio aggiuntivo attivabile con le forniture green di energia elettrica e gas naturale, per valorizzare tutti gli sforzi realizzati per una vita più ecologica e sostenibile.

Attivando questa opzione è possibile certificare le proprie buone abitudini, come l’uso del trasporto pubblico o la riduzione della temperatura del riscaldamento in casa. I comportamenti che diminuiscono le emissioni di CO2 consentono a Pulsee di acquistare per te i Certificati Verdi (CER), con i quali partecipare attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici, finanziando progetti ecologici per salvare il pianeta e aiutare l’ambiente.