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Che cos'è l'architettura sostenibile

21/04/2022

Che cos'è l'architettura sostenibile 

Per ridurre l’impatto ambientale degli edifici, in ambito edilizio si ricorre sempre più spesso all’architettura sostenibile. Si tratta di un approccio innovativo nei confronti dell’architettura, incentrato sulla sostenibilità ambientale delle costruzioni per ridurne l’impronta di carbonio e realizzare edifici climaticamente neutri.

Negli ultimi anni sono stati realizzati numerosi progetti di architettura green e socialmente responsabile in tutto il mondo, esempi virtuosi che dimostrano come sia possibile progettare ambienti residenziali, aziendali e spazi pubblici rispettosi dell’ambiente. Scopriamo cosa significa esattamente questo movimento green e perché è importante, con alcuni esempi pratici per comprendere meglio i principi dell’architettura sostenibile.

Architettura sostenibile: definizione e significato

Secondo la Commissione Europea, gli edifici causano il 36% delle emissioni di gas serra dell’UE, inoltre utilizzano il 40% dell’energia consumata in tutti i Paesi dell’Unione Europea. I dati dell’UE indicano come il 75% degli immobili siano oggi inefficienti, per questo la Commissione Europea vuole obbligare alla costruzione di nuovi edifici a emissioni zero a partire dal 2030.

È in questo contesto che si inserisce l’architettura sostenibile, un approccio che prevede la costruzione e progettazione di edifici a ridotto impatto ambientale, in grado di fornire un comfort ecocompatibile e migliorare la qualità di vita degli abitanti. Tra le finalità di questo nuovo modo di costruire ci sono:

  • l’efficienza energetica;
  • la biocompatibilità dei materiali edilizi;
  • la salute degli abitanti degli edifici;
  • l’accessibilità degli spazi abitativi;
  • l’integrazione degli edifici con le infrastrutture urbane.

La definizione di architettura sostenibile, dunque, può essere espressa come un insieme di soluzioni edilizie finalizzate al benessere dell’ambiente e dell’uomo, attraverso una gestione responsabile delle risorse naturali e dell’energia. Si tratta di un movimento strettamente legato ai principi dello sviluppo sostenibile, come previsto dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

I principi cardine dell’architettura sostenibile

Costruire secondo un modello di architettura sostenibile significa prestare la massima attenzione ad alcuni aspetti specifici. Nel dettaglio, questo approccio mira all’ottenimento di un comfort sostenibile, valutando in modo accurato l’impatto sociale e ambientale degli edifici in ogni fase del ciclo di vita delle costruzioni immobiliari.

Tra i punti chiave dell’architettura sostenibile è possibile distinguere i seguenti concetti fondamentali:

  • compatibilità degli edifici con l’ambiente circostante, anche nella scelta di materiali edilizi locali con un impatto minimo o nullo sulla natura;
  • impatto ambientale ridotto degli edifici, dalla costruzione all’utilizzo fino alla gestione e alla demolizione al termine del ciclo vitale;
  • benessere degli abitanti degli edifici, affinché l’ambiente abitativo fornisca uno spazio confortevole dove svolgere le varie attività (residenziali, aziendali, commerciali, pubbliche);
  • integrazione degli edifici nel sistema urbano, garantendo un impatto ambientale limitato anche nelle attività complementari (mobilità da un edificio all’altro, servizi di mantenimento, approvvigionamenti, shopping, spesa alimentare, svago);
  • estetica in funzione del benessere psicofisico delle persone, valorizzando non solo l’efficienza degli edifici ma anche il loro impatto visivo sull’ambiente e la qualità della vita;
  • risparmio energetico, assicurando un benessere ottimale degli abitanti con il minor consumo di energia.

Architettura sostenibile: architetti e progetti

Tra gli esponenti più celebri dell’architettura sostenibile ci sono architetti del calibro di Stefano Boeri, Mario Cucinella e Philippe Rham. Inoltre, sono diversi gli studi di architettura che hanno condiviso l’approccio sostenibile al modo di costruire, tra cui l’Henning Larsen Architects di Stoccolma, lo studio Bjarke Ingels Group in Danimarca e Snøhetta in Norvegia, autori di numerosi esempi di edifici in bioarchitettura orientati alla sostenibilità.

Tra gli esempi di architettura sostenibile in Italia il progetto più importante è senza dubbio il Bosco Verticale di Milano, realizzato dallo studio Stefano Boeri Architetti. Si tratta di un grattacielo simbolo di questo nuovo approccio costruttivo, un ambiente in cui trovano spazio la biodiversità, il risparmio energetico e il benessere degli abitanti all’interno dello stesso edificio.

Un altro progetto di architettura sostenibile è la sede di 3M Italia a Milano curata dall’architetto Mario Cucinella, un edificio di oltre 10.000 metri quadri ideato per garantire il massimo controllo ambientale. Dalle terrazze pianificate per ridurre gli sbalzi termici, fino all’installazione di pannelli fotovoltaici integrati per produrre energia elettrica verde e pulita, ogni elemento è stato studiato in termini di sostenibilità ambientale.

In Norvegia lo studio Snøhetta ha realizzato gli uffici Powerhouse di Telemark, un edificio a emissioni nette zero perfettamente integrato con il paesaggio circostante. L’architetto svizzero Philipe Rahm, invece, punta da anni sull’interior design come strumento per la sostenibilità, realizzando edifici e case a basso impatto ambientale grazie all’uso strategico e funzionale del decoro.

Perché è importante l’architettura sostenibile?

L’architettura sostenibile garantisce importanti vantaggi in termini sociali e ambientali. Attraverso la green building è possibile costruire edifici meno energivori e più efficienti, in grado di assicurare il massimo comfort con un consumo minimo di energia, oltre ad avere un impatto ambientale limitato grazie alla scelta di materiali ecologici e provenienti da cicli produttivi sostenibili.

Con questo approccio è possibile ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, contribuendo alla lotta per contenere il riscaldamento globale e contrastare il cambiamento climatico. Inoltre, l’architettura sostenibile permette agli abitanti di usufruire di un risparmio economico, con minori spese per il mantenimento delle abitazioni grazie a una maggiore efficienza energetica.

Allo stesso tempo questo modo di costruire favorisce la creazione di green jobs, ovvero di posti di lavoro legati all’economia verde, professioni altamente qualificate che favoriscono lo sviluppo sostenibile. Ovviamente, è necessario un approccio integrato per trasformare gli edifici in immobili ecologici, con il supporto di tante competenze e professionalità diverse.

Ad esempio, non solo gli edifici devono consumare poca energia, ma il restante fabbisogno energetico deve essere coperto da forniture luce e gas green e dalla produzione in loco di energia da fonti rinnovabili. In questo modo è possibile raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Unione Europea, ottenendo edifici climaticamente neutri con zero emissioni nette di gas serra per preservare il pianeta e il benessere della società.