Classe energetica casa: ecco la tassonomia ed il significato
La classe energetica della casa è una certificazione che attesta l’efficienza energetica dell’abitazione, indicando quanto un immobile è in grado di utilizzare in modo ottimale e sostenibile l’energia. Un edificio con una classe bassa è caratterizzato da sprechi energetici elevati, mentre quelli di classe migliore consentono di risparmiare energia con benefici in termini economici e ambientali.
Dal 2005 è obbligatoria la redazione della classe energetica in alcune circostanze, ad esempio per la costruzione di nuove abitazioni, la vendita o l’affitto dell’immobile, oppure la richiesta delle agevolazioni pubbliche per un intervento di ristrutturazione. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla certificazione energetica della casa, dal significato delle singole classi a come ottenere l’attestato energetico.
La classe energetica è un sistema di classificazione degli immobili, il quale viene calcolato tenendo conto dell’indice di prestazione energetica globale (EP) e di un punteggio complessivo di efficienza energetica compreso tra 1 e 10. L’EP viene misurato considerando il consumo energetico minimo e massimo, analizzando i consumi legati alla climatizzazione invernale ed estiva, la ventilazione e la produzione di acqua calda sanitaria.
Possono incidere nel calcolo la qualità dei materiali usati nell’abitazione, il tipo di infissi, la presenza di fonti di energia rinnovabili ed eventuali interventi di efficientamento. Tutte le caratteristiche dell’immobile sono contenute nell’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, all’interno del quale è presente anche la classe energetica dell’edificio.
La valutazione dell’efficienza energetica degli edifici in Italia prevede la suddivisione in 10 classi energetiche, dalla A4 (la migliore) fino alla G (la peggiore). Ad ogni classe corrispondono livelli differenti di consumi di energia, misurati secondo una serie di parametri che tengono conto la tipologia di abitazione, degli impianti presenti e dell’isolamento termico della casa.
Si tratta della classe energetica peggiore, una certificazione ottenuta in genere da edifici piuttosto datati, costruiti oltre 40 anni fa. In questo caso la casa presenta un’elevata dispersione termica, inoltre richiede costi considerevoli per riscaldare e raffrescare l’immobile in inverno e in estate.
Gli immobili in classe energetica F sono anch’essi edifici energivori e poco performanti, dotati di impianti termici non efficienti e senza alcun tipo fonte di energia rinnovabile. Rispetto alla classe G queste abitazioni sono leggermente migliori, tuttavia non sono case sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico.
Le abitazioni di classe energetica E rappresentano la maggior parte degli immobili presenti oggi nel nostro Paese, infatti sono stati realizzati tra gli anni settanta e novanta. Dispongono di norma di un impianto di riscaldamento a gas metano, hanno un livello di isolamento termico superiore rispetto alle case di classe G e F, tuttavia non sono ancora edifici energeticamente efficienti.
La classe D si riferisce agli stessi edifici della classe energetica E, a differenza di un migliore isolamento termico dell’immobile. Queste abitazioni sono dotate di una coibentazione più efficace per ridurre il fabbisogno energetico, infatti sono in grado di diminuire i consumi di energia per il riscaldamento e il raffrescamento della casa.
Le case omologate di classe energetica C sono immobili che iniziano ad essere più efficienti, in quanto sono state introdotte alcune migliorie. Si tratta ad esempio della sostituzione del vecchio impianto a gas con una caldaia a condensazione, di valvole termostatiche avanzate per la gestione del calore nelle stanze e di un buon coefficiente di isolamento termico.
Gli edifici di classe energetica B sono abitazioni di recente costruzione, oppure immobili in cui sono stati eseguiti degli interventi di ristrutturazione per la riqualificazione energetica. Rispetto alle case di classe C queste abitazioni assicurano un discreto risparmio sui consumi, con la possibilità di ridurre costi in bolletta ed emissioni di gas serra.
La classe energetica A è la migliore, un’abitazione con un elevato isolamento termico, un impianto di riscaldamento ad alta efficienza, serramenti di qualità, elettrodomestici di classe A e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Questa classe si suddivide a sua volta in 4 sottoclassi, dalla A1 fino ad arrivare alla A4 che equivale alla migliore in assoluto.
La classe energetica dell’abitazione viene calcolata da un certificatore energetico, un professionista autorizzato che realizza la diagnosi energetica dell’edificio e rilascia l’APE. Conoscere la classe energetica non solo è un obbligo di legge in alcuni casi, ma è importante per avere maggiore consapevolezza sulla sostenibilità del proprio immobile.
In questo modo si possono pianificare interventi mirati per aumentare la classe energetica, rendendo l’abitazione più ecologica ed economica da mantenere. Si tratta di un approccio fondamentale soprattutto per i proprietari delle case più obsolete, con una classificazione energetica bassa al di sotto della classe B o C.
Tra gli interventi che consentono di migliorare la classe energetica ci sono:
Gli interventi di ristrutturazione possono usufruire di una detrazione fiscale di almeno il 50%, mentre i lavori di riqualificazione energetica rientrano nell’Ecobonus e sono coperti da una detrazione del 50 e 65%.
La classe energetica di una casa è una valutazione della sua efficienza energetica. Questo voto varia da A (molto efficiente) a G (poco efficiente). Ma come si arriva a determinare questo voto?
La valutazione si basa su diversi fattori, tra cui:
Ci sono diverse azioni che si possono mettere in atto per migliorare la classe energetica della casa e ridurre i consumi energetici:
Migliorare la classe energetica della casa può richiedere un investimento iniziale, ma i vantaggi a lungo termine sono notevoli:
Richiedere un attestato di prestazione energetica (APE) è il primo passo per conoscere la classe energetica della casa e individuare i punti su cui intervenire per migliorarla. Un tecnico abilitato saprà fornirti la consulenza necessaria per ottimizzare i consumi energetici dell’abitazione e rendere la tua casa più efficiente, confortevole e sostenibile
Per ottimizzare l’efficienza energetica è essenziale installare anche un impianto a energie rinnovabili, ad esempio un solare termico per l’acqua calda sanitaria o un fotovoltaico per l’energia elettrica. Qualora non fosse possibile, è possibile attivare una fornitura luce e gas green e scegliendo soltanto offerte la cui energia fornita è prodotta al 100% da fonti rinnovabili.