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A cosa serve un cappotto termico interno ed esterno

27/09/2021

A cosa serve un cappotto termico interno ed esterno        

Il cappotto termico è un importante intervento per la riqualificazione energetica degli edifici, attraverso il quale si possono ridurre gli sprechi energetici e rendere l’abitazione più efficiente. Non a caso è possibile usufruire di generose agevolazioni fiscali, con la possibilità di ottenere una detrazione del 50% tramite l’Ecobonus arrivando fino al 110% con il Superbonus.

Con un cappotto termico interno o esterno è possibile ottimizzare l’isolamento termoacustico della casa, risparmiando sui costi dell’energia in bolletta e ottenendo un maggiore benessere abitativo. Vediamo a cosa serve il cappotto termico, come si fa e quali sono vantaggi e svantaggi di questo tipo di intervento.

Che cos’è il cappotto termico

Il cappotto termico è un intervento con il quale viene applicato un rivestimento isolante interno o esterno, uno strato con il quale si aumenta l’isolamento termico dell’abitazione. Una casa ben isolata può essere riscaldata e raffrescata utilizzando meno energia, riducendo la carbon footprint dell’immobile con un risparmio importante in termini economici e ambientali.

La coibentazione dell’edificio viene realizzata da ditte specializzate, in quanto è necessaria una progettazione ottimale dell’intervento per assicurare un risultato soddisfacente. L’isolamento termico può essere effettuato su tutte le superfici orizzontali e verticali, come il pavimento, le pareti e il tetto, scegliendo soluzioni e materiali adatti al tipo di applicazione.

Cappotto termico interno

Un approccio per l’aumento dell’isolamento termico interno consiste nell’installazione di un cappotto termico dentro l’abitazione, un’opzione ottimale quando esistono restrizioni e difficoltà significative nella realizzazione di un cappotto esterno. In questo caso si applica lo strato isolante alle pareti interne della casa, utilizzando pannelli in lana di roccia o in fibra di vetro, oppure materiali più ecologici come la fibra di cellulosa.

Cappotto termico esterno

Il cappotto termico esterno è uno degli interventi più comuni per l’isolamento degli edifici, un lavoro di efficientamento energetico degli immobili molto efficace. Questa modalità prevede l’applicazione dei pannelli o dello strato isolante dall’esterno, intervenendo dunque sulle facciate dell’abitazione per migliorare in modo significativo l’isolamento termico ed eliminare i ponti termici.

Cappotto termico: a cosa serve?

L’installazione del cappotto termico serve per ridurre gli sprechi di calore, rendendo l’abitazione più efficiente dal punto di vista energetico. Una casa con un cappotto termico richiede meno energia per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, quindi si ottengono benefici importanti nella diminuzione delle emissioni inquinanti e dei costi in bolletta.

Allo stesso tempo è possibile migliorare anche l’isolamento acustico della residenza, per beneficiare di un maggiore comfort indoor all’interno dell’immobile. Un’altra finalità è la possibilità di ridurre l’influenza delle condizioni climatiche esterne, in questo modo la casa sarà meno soggetta alla formazione di muffa e umidità, e sarà inoltre più facile da climatizzare in ogni stagione.

Cappotto termico: come si fa

L’applicazione di un cappotto termico esterno o interno è un intervento abbastanza lungo e complesso, infatti richiede un’accurata pianificazione da parte di aziende altamente qualificate. Il lavoro consiste nella copertura delle superfici con dei materiali isolanti, dopodiché devono essere chiusi i vuoti tra i pannelli con appositi composti come le schiume espanse e infine vengono realizzate le rifiniture.

Il costo del cappotto termico dipende da vari fattori, tra cui:

  • dimensioni dell’edificio;
  • tecnica utilizzata;
  • isolamento interno o esterno;
  • materiale isolante scelto;
  • durata dell’intervento;
  • difficoltà tecniche.

Uno dei principali costi è legato al materiale scelto per il cappotto termico, con differenze di prezzo che possono aumentare anche di 4 o 5 volte in base al tipo di isolante. Naturalmente ogni materiale offre delle prestazioni specifiche, perciò è fondamentale considerare sempre il rapporto qualità-prezzo e il risparmio energetico ottenibile nel lungo termine.

I materiali sintetici sono tra i più economici, con costi medi intorno a 10-25 euro al metro quadro per i pannelli in polistirene o poliuretano espanso. Tra i 15 e i 30 euro al metro quadro si possono acquistare materiali isolanti minerali, come la lana di roccia, il silicato di calcio e la lana di vetro. Altrimenti ci sono i materiali naturali come la fibra di legno, il sughero e la canapa, con prezzi tra i 15 e i 40 euro al metro quadro.

Cappotto termico: pro e contro

L’isolamento a cappotto termico presenta ovviamente pro e contro, aspetti che devono essere valutati in maniera accurata prima di iniziare i lavori. Lo svantaggio principale è legato al costo elevato dell’intervento, soprattutto in presenza di complessità tecniche per la realizzazione dell’intervento o di superfici molto estese da coprire, inoltre ogni lavoro di ristrutturazione successivo deve essere effettuato con attenzione per non rovinare l’isolamento.

Al contrario, tra i numerosi vantaggi del cappotto termico ci sono i seguenti benefici:

  • alto risparmio energetico;
  • riduzione dei costi in bolletta;
  • diminuzione delle emissioni inquinanti;
  • aumento del comfort abitativo;
  • eliminazione dei ponti termici.

Per aumentare i vantaggi energetici ottenuti con un cappotto termico è possibile sottoscrivere anche una fornitura luce e gas green e conveniente, sfruttando le offerte di Pulsee per il mercato libero. In questo modo è possibile da un lato ridurre gli sprechi energetici, dall’altro passare alle fonti rinnovabili e scegliere una fornitura con prezzi vantaggiosi, 100% digitale e personalizzabile a seconda delle proprie abitudini di consumo.