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Quanto consuma il riscaldamento elettrico e come funziona

25/10/2021

Quanto consuma il riscaldamento elettrico e come funziona

Il riscaldamento elettrico rappresenta un’alternativa rispetto al classico impianto a gas, con la possibilità di alimentare il sistema attraverso le energie rinnovabili per una soluzione più ecosostenibile. Si tratta di un modo green per contenere i consumi energetici, per risparmiare sui costi in bolletta e ridurre le emissioni di gas serra.

I nuovi sistemi di riscaldamento elettrico consentono infatti di aumentare l’efficienza energetica, per diminuire la carbon footprint della casa e spendere meno per l’energia. Tuttavia è importante scegliere con attenzione il tipo di impianto, valutando tutte le opzioni disponibili in base al proprio fabbisogno energetico per individuare il riscaldamento a basso consumo più adatto.

Impianto di riscaldamento elettrico: le tipologie disponibili

Costi e consumi del riscaldamento elettrico dipendono da una serie di fattori, tra cui il tipo di impianto scelto per il benessere termico abitativo. Ovviamente bisogna cercare di ottenere un comfort sostenibile, analizzando in modo accurato il dispendio energetico di ogni tecnologia disponibile per riscaldare la propria abitazione.

Riscaldamento a pavimento elettrico

In caso di ristrutturazione edilizia, oppure in occasione della nuova costruzione di un immobile, è possibile considerare il riscaldamento elettrico a pavimento. Si tratta di un sistema a basso consumo composto da una serie di resistenze, le quali vengono alimentate con l’energia elettrica e trasformano l’elettricità in calore diffondendolo per tutta la stanza.

In confronto ad un impianto tradizionale questo impianto consente di ridurre i consumi fino a un quarto, tuttavia richiede un investimento iniziale elevato legato soprattutto alla ristrutturazione dei rivestimenti della casa. La diminuzione dei costi in bolletta rende possibile recuperare la spesa in tempi relativamente brevi, inoltre può funzionare a temperature basse con una distribuzione uniforme del calore.

Riscaldamento elettrico con radiatori svedesi

I radiatori elettrici sono un’alternativa più efficiente rispetto ai classici termosifoni collegati alla caldaia a gas, poiché aiutano a contenere i consumi energetici e tagliare i costi per le utenze domestiche. In particolare, il radiatore svedese aspira l’aria fredda dal basso, la riscalda tramite delle resistenze elettriche e la espelle dall’alto liberandola nella stanza.

Attraverso un termostato è possibile regolare la temperatura e ottimizzare il funzionamento dei radiatori, per ridurre gli sprechi e le accensioni necessarie per mantenere un adeguato comfort termico in casa. Questi impianti assicurano un rendimento elevato, non causano emissioni di CO2 se vengono alimentati con energie rinnovabili e richiedono poca manutenzione, mentre il costo iniziale dipende dalle dimensioni dell’abitazione da riscaldare.

Riscaldamento elettrico a parete

Una soluzione innovativa per il riscaldamento domestico elettrico è quello a parete, un sistema molto silenzioso e invisibile in quanto viene integrato nei rivestimenti delle murature. Durante il funzionamento non viene sollevata la polvere, né si creano ingombri, con la possibilità di ottimizzare lo spazio disponibile in casa eliminando i classici termosifoni.

L’investimento necessario è abbastanza alto, sebbene nel medio/lungo periodo sia possibile ammortizzare la spesa e recuperare i costi sostenuti grazie alla diminuzione dei costi in bolletta. Può servire anche come integrazione di altri impianti, ad esempio per potenziare il riscaldamento invernale all’interno delle stanze particolarmente fredde.

Riscaldamento elettrico a soffitto

Il riscaldamento elettrico a soffitto funziona in modo simile a quello a pavimento, ad ogni modo richiede l’installazione di ventole per far circolare il calore nell’ambiente e distribuirlo uniformemente nella stanza. Di norma viene installato all’interno di contropareti in cartongesso, perciò è necessario avere abbastanza spazio in altezza.

Di solito risulta utile e conveniente per uffici e ambienti di lavoro, oppure per le abitazioni di grandi dimensioni come supporto per il riscaldamento a pavimento. Per una casa di piccole dimensioni è senza dubbio meno adatto, infatti in questo caso i radiatori svedesi rappresentano l’opzione con il miglior rapporto costi/benefici.

Riscaldamento elettrico a battiscopa

Una via di mezzo tra il riscaldamento elettrico a pavimento e a parete è quello a battiscopa, con il quale le resistenze vengono installate all’interno di apposite canaline simili ai battiscopa. Questa caratteristica consente di ottimizzare l’ingombro, evitando di ridurre lo spazio disponibile nelle stanze senza causare nessun tipo di intralcio.

L’impianto di riscaldamento a battiscopa elettrico non è adatto per abitazioni di grandi dimensioni, mentre risulta vantaggioso in immobili di metratura contenuta. Questo tipo di sistema garantisce bassi consumi energetici, con la possibilità di diminuire i costi in bolletta fino al 15% in confronto a un impianto convenzionale, offrendo un buon risparmio energetico.

Riscaldamento elettrico a infrarossi

Una soluzione green è il riscaldamento elettrico a infrarossi, il quale può essere collegato con l’impianto fotovoltaico utilizzando l’autoconsumo elettrico per alimentare l’intero sistema. È costituito da una serie di pannelli con rivestimento in vetro, i quali vengono installati a parete e cedono il calore attraverso delle onde elettromagnetiche.

I raggi infrarossi sono invisibili per l’occhio umano, tuttavia si propagano nell’ambiente tramite irraggiamento e riscaldando l’abitazione in modo uniforme. L’impianto richiede pochissima manutenzione, non emette gas serra ed è ultra silenzioso, con una convenienza significativa in termini ambientali ed economici per un riscaldamento green ed ecologico.

Riscaldamento basso consumo: quale scegliere per risparmiare?

La scelta di un impianto di riscaldamento elettrico a basso consumo energetico comporta un vantaggio importante, in quanto questi sistemi possono essere alimentati con le energie rinnovabili. A seconda del tipo di impianto è possibile sfruttare il fotovoltaico installato sul tetto, oppure sottoscrivere una fornitura luce 100% green prodotta da fonti rinnovabili e sostenibili.

In alternativa è possibile optare per una pompa di calore, un sistema che sfrutta il calore presente nell’aria, nell’acqua o nel terreno per riscaldare e raffrescare la casa senza inquinare, collegabile all’impianto fotovoltaico o alla rete elettrica domestica. Per scegliere l’opzione giusta è necessario rivolgersi a un tecnico specializzato, per far eseguire un sopralluogo e realizzare una diagnosi energetica.

In questo modo è possibile valutare le soluzioni più adatte a seconda dell’abitazione, della zona geografica e del risparmio sui consumi energetici che si vuole ottenere. Dopodiché non resta che prendere una decisione consapevole, analizzando con attenzione il rapporto tra i costi dell’investimento iniziale ed i benefici che si possono ottenere grazie al risparmio energetico.

Gli impianti ad alta efficienza possono usufruire anche delle agevolazioni fiscali, con una detrazione dal 50 al 65% tramite il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus. In questo modo investire nel riscaldamento a basso consumo diventa una scelta più conveniente, per recuperare più velocemente l’investimento ottenendo un comfort sostenibile ed economicamente vantaggioso.