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Biodiversità: cos'è e perché occorre salvaguardarla

13/06/2022

Biodiversità: cos'è e perché occorre salvaguardarla  

La vita sulla terra è caratterizzata da un’elevata diversità biologica, una ricchezza di microrganismi, piante e animali che contraddistinguono gli ecosistemi complessi della biosfera. Tuttavia, non sempre viene compreso appieno il significato di biodiversità, un termine molto utilizzato al giorno d’oggi quando si parla di sostenibilità ambientale.

Eppure, i diversi livelli di biodiversità sono essenziali per la vita sul pianeta, in quanto garantiscono l’esistenza stessa della vita nella sua varietà di forme. Analizziamo nel dettaglio che cos’è la biodiversità, per capire perché è importante e occorre preservarla con il massimo impegno.

Cosa si intende per biodiversità: significato e caratteristiche

Come riportato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la definizione di biodiversità può essere espressa come la ricchezza e varietà della vita sulla terra. Questo termine è stato utilizzato per la prima volta nel 1988, quando l’entomologo statunitense Edward O. Wilson coniò la parola inglese biodiversity.

La diversità biologica si riferisce ai biosistemi degli animali, delle piante e agli ecosistemi marini e terrestri, inoltre comprende anche gli esseri umani. Come specificato dalla Convenzione sulla Biodiversità delle Nazioni Unite, la biodiversità non include solo gli ecosistemi e gli esseri viventi che li abitano, ma anche le interazioni esistenti tra loro.

In particolare, bisogna considerare i seguenti livelli di biodiversità:

  • diversità di ecosistema, ovvero il numero e l’abbondanza di ecosistemi, habitat e comunità in cui vivono e si evolvono gli organismi viventi;
  • diversità di specie, il numero di specie in una certa zona e la loro abbondanza o rarità in un determinato territorio;
  • diversità genetica, la differenza genetica di una specie e il patrimonio di geni a cui partecipa ogni organismo vivente del pianeta.

Perché è importante la biodiversità?

La progressiva perdita di biodiversità sta destando molta preoccupazione a livello globale, tanto da aver portato l’ONU ad istituire la Giornata internazionale per la diversità biologica, la cui celebrazione avviene ogni anno il 22 maggio a partire dal 2000. Secondo le Nazioni Unite, oggi ci sono 1 milione di specie viventi a rischio estinzione, mentre le attività umane hanno seriamente alterato il 66% dell’ambiente marino e il 75% di quello terrestre.

La biodiversità, infatti, non è soltanto la varietà di organismi viventi ed ecosistemi, ma anche le differenze genetiche che esistono in ogni specie e habitat e le interazioni tra di essi. Compromettere la diversità biologica significa mettere in pericolo la sopravvivenza stessa della vita sulla terra, un serio rischio per tutti i biosistemi e le specie che abitano il pianeta.

Nel dettaglio, le conseguenze della riduzione di biodiversità comportano una serie di condizioni gravi e spesso irreversibili come:

  • diminuzione del numero di specie vegetali e animali;
  • riduzione del patrimonio genetico degli organismi viventi;
  • aumento della trasmissibilità di malattie dagli animali all’uomo;
  • incremento della degradazione degli ecosistemi naturali;
  • crescita esponenziale delle specie invasive;
  • riduzione della produzione agricola.

Ad esempio, la perdita di alcune specie animali e vegetali compromette l’intera catena alimentare, minacciando la sicurezza alimentare della popolazione mondiale. La riduzione di diversità biologica degli ecosistemi, invece, costringe gli agricoltori ad aumentare l’utilizzo di prodotti chimici, causando danni ingenti per la salute e l’ambiente, oltre che accelerare ulteriormente la diminuzione di biodiversità.

Pregiudicare la diversità biologica significa alterare il delicato equilibrio della biosfera, un insieme di biosistemi complessi strettamente interconnessi tra loro, in cui ogni modifica può causare un danno considerevole e irreparabile. Un esempio dei rischi legati alla perdita di biodiversità è quello delle api, la cui scomparsa metterebbe a rischio la maggior parte delle piante che forniscono la base della nostra alimentazione.

Come proteggere la biodiversità ambientale

La biodiversità è minacciata da una serie di fattori, tra cui:

  • inquinamento ambientale degli ecosistemi marini e terrestri;
  • aumento delle concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera;
  • impiego di fitofarmaci, diserbanti e fertilizzanti chimici in agricoltura;
  • pesca intensiva non regolamentata e illegale;
  • riduzione della superficie coperta da foreste e aree boschive;
  • alimentazione non sostenibile basata su pochi prodotti;
  • diminuzione degli habitat delle specie animali selvatiche.

Per tutelare la diversità biologica è fondamentale una strategia globale condivisa, oltre all’azione dei governi a livello nazionale e delle amministrazioni locali. Allo stesso tempo, anche i piccoli gesti quotidiani sono indispensabili per la preservazione della biodiversità, in quanto è necessario il contributo di ognuno per proteggere questo bene essenziale per la vita sulla terra.

Ad esempio, bisogna prestare attenzione a ciò che si mette in tavola, supportando l’agricoltura sostenibile con le proprie scelte alimentari, in quanto più rispettosa della diversità biologica. Lo stesso vale per il consumo responsabile di pesce e carne, favorendo modelli di allevamento e pesca sostenibili, riducendo la quantità di proteine nella dieta e non consumando sempre gli stessi prodotti animali.

È importante anche proteggere le risorse idriche e non sprecare l’acqua, una risorsa fondamentale per la vita e la biodiversità, valorizzando le soluzioni circolari per ridurre la quantità di risorse utilizzate e di rifiuti da smaltire. Bisogna anche diminuire le emissioni di gas serra, in quanto causano una serie di conseguenze gravi sulla biodiversità, dall’acidificazione degli oceani agli eventi meteorologici estremi provocati dal cambiamento climatico.

Inoltre, è cruciale utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili riducendo l’utilizzo dei combustili fossili, poiché hanno un impatto significativo sul degrado ambientale e la perdita di diversità biologica. Ad esempio, con una fornitura di energia elettrica e gas attenta all’ambiente è possibile diminuire la propria carbon footprint, tagliando le emissioni di CO2 legate alla propria quotidianità per contribuire alla tutela della biodiversità.