Economia circolare: cos'è e tutti i vantaggi per l'ambiente
L’economia circolare è alla base dello sviluppo sostenibile, un modello che prevede un benessere economico globale rispettoso dell’ambiente e della società. Le soluzioni circolari garantiscono numerosi vantaggi per il pianeta, con effetti positivi anche per la salute e la qualità della vita dei cittadini.
Oggi l’economia circolare è un pilastro di tutte le strategie di sviluppo sostenibile, dall’Agenzia 2030 delle Nazioni Unite al Green Deal europeo. Tuttavia, è fondamentale la partecipazione di tutti al cambiamento in corso, per questo motivo è importante capire il significato di economia circolare e comprendere quali benefici offre.
La definizione di economia circolare secondo il Parlamento Europeo è un modello di produzione e consumo sostenibile, il quale comporta la condivisione, il riciclo e il riutilizzo dei materiali e dei prodotti, il più a lungo possibile. L’obiettivo è l’estensione del ciclo di vita dei prodotti immessi sul mercato, per ridurre i rifiuti generati dalle attività umane.
Un ciclo economico tradizionale prevede una serie di fasi per i prodotti:
Questo modello tiene conto appena della convenienza dei prodotti senza considerare l’impatto ambientale, causando sprechi e uno sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta. Le conseguenze sono ormai note, come l’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di gas ad effetto serra, le disuguaglianze sociali e la distruzione degli ecosistemi naturali.
Secondo il concetto di economia circolare, invece, le materie prime rappresentano appena una minima parte del ciclo di vita dei prodotti. Questi ultimi, grazie a una progettazione virtuosa e un sistema più efficiente, sono riparati, prestati, riutilizzati e ricondizionati per allungarne la vita utile e diminuirne l’impronta ecologica complessiva.
Soltanto quando i prodotti e i materiali non possono essere più riutilizzati sono avviati allo smaltimento, tuttavia la maggior parte di essi passa per processi di raccolta e riciclo. In questo modo è possibile ridurre i residui da smaltire, ad esempio nelle discariche o nei termovalorizzatori, diminuendo di conseguenza anche lo sfruttamento di nuove materie prime.
Affinché l’economia europea diventi sostenibile, con zero emissioni di carbonio entro il 2050, a febbraio 2021 il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo Piano d’Azione per l’Economia Circolare. Si tratta di una serie di misure per favorire l’adozione di soluzioni circolari nei Paesi UE, per ridurre gli sprechi e aumentare il riutilizzo di materiali e prodotti nei cicli produttivi successivi.
Le strategie adottate dall’UE in favore dell’economica circolare sono numerose. Tra queste ci sono misure di contrasto all’obsolescenza programmata dei prodotti, per allungare la vita dei prodotti e la durata di utilizzo da parte dei consumatori. Viene inoltre richiesta la produzione di prodotti più sostenibili, realizzati con una percentuale minore di materie prime e una quantità più elevata di materiali di recupero e riciclo.
Vengono anche garantiti maggiori diritti da parte dei cittadini, affinché le aziende rendano più facile ed economicamente accessibile riparare i prodotti. Sono anche previste norme severe per il riciclo dei prodotti e dei materiali, oltre a specifiche disposizioni per la messa al bando di prodotti non sostenibili, come stabilito dalla nuova direttiva SUP (Single Use Plastics) per vietare la vendita di alcuni oggetti in plastica monouso.
L’economia circolare garantisce importanti vantaggi per l’ambiente e la società. Secondo il Parlamento Europeo, la produzione di materiali e prodotti causa il 45% delle emissioni di CO2, inoltre con l’attuale modello di economia lineare i consumatori hanno a disposizione prodotti poco durevoli e, in alcuni contesti, anche poco innovativi.
Al contrario, le soluzioni circolari consentono di ridurre le emissioni di gas serra, con un effetto positivo sul riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Inoltre permettono di diminuire la pressione sull’ambiente, preservando le risorse naturali dal sovrasfruttamento, con benefici sociali per tutelare le comunità locali più vulnerabili ed esposte dai danni ambientali.
Attraverso l’economia circolare è anche possibile gestire meglio le materie prime, per aumentare la sicurezza del sistema economico, offrendo un maggiore impulso all’innovazione e alla competitività. Secondo le stime dell’Unione Europea, queste misure possono anche favorire la crescita economica fino allo 0,5% l’anno, oltre ad aumentare l’occupazione con 700 mila nuovi posti di lavoro entro il 2030.
Noi di Pulsee favoriamo l’economia circolare e la sostenibilità, offrendo forniture luce e gas green e smart prodotte da fonti rinnovabili e pulite. Inoltre proponiamo tanti servizi per uno stile di vita più sostenibile, come Zero Carbon Footprint per certificare le buone abitudini di consumo e stimare la riduzione di CO2 ottenuta dai comportamenti ecologicamente virtuosi.