A quanto ammonta il consumo di gas mensile medio
Tra le principali voci di spesa delle famiglie c’è la bolletta del gas, una fonte energetica ancora oggi molto utilizzata per il riscaldamento, la cottura e la produzione di acqua calda sanitaria. In questo caso è utile sapere quanti metri cubi di gas si consumano in un mese, per essere più consapevoli sul proprio fabbisogno energetico e capire come risparmiare.
D’altronde, ridurre i consumi di gas non sono permette di spendere meno in bolletta, ma anche di diminuire le emissioni di gas serra e rendere la propria abitazione più sostenibile ed ecologica. Ecco qual è il consumo di gas mensile di una famiglia tipo italiana, per calcolare quando si spende di gas nel nostro Paese e quali sono gli ambiti in cui è possibile risparmiare.
Il consumo medio di gas mensile dipende da alcuni fattori, tra cui le dimensioni dell’immobile, il numero di componenti del nucleo familiare e il tipo di consumo dell’energia. Ad esempio, è del tutto normale che il fabbisogno energetico per riscaldare una casa di 150 metri quadri sarà superiore a quello di un’abitazione di 70 metri quadri, infatti nel primo caso si consumerà molto più gas.
Lo stesso vale per il numero dei membri della famiglia, in quanto ogni persona comporta un numero più elevato di docce calde, una camera da letto riscaldata in più e un utilizzo maggiore dei fornelli. Anche la tipologia di consumo influisce sulla quantità di gas utilizzato, infatti non tutte le abitazioni usano il gas per riscaldare, cucinare e produrre acqua calda sanitaria, ad esempio perché hanno sostituito lo scaldabagno a gas con lo scaldacqua elettrico o il forno a gas con il piano cottura a induzione.
Ad ogni modo, secondo le stime di ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, il consumo medio di gas di una famiglia di 4 persone è di circa 1.400 metri cubi l’anno. In questo modo si ottiene una media mensile di 116,6 metri cubi di gas, ovvero quasi 4 metri cubi di gas al giorno, tuttavia il consumo di gas non è mai omogeneo ma varia in base alla stagione dell’anno.
Ad esempio, in estate non si usa il riscaldamento e neanche lo scaldabagno per l’acqua calda, quindi il consumo di gas si riduce in modo significativo. Al contrario, in inverno il fabbisogno di gas aumenta considerevolmente, a causa dell’accensione del riscaldamento e della frequente richiesta di acqua calda sanitaria per le docce e i rubinetti, soprattutto nelle zone con un clima particolarmente rigido.
Naturalmente, non tutti gli impieghi del gas incidono allo stesso modo nella bolletta. La maggior parte del consumo è legato infatti al riscaldamento, il quale può andare da una media di 370 metri cubi all’anno a Palermo, fino a circa 800 metri cubi all’anno a Roma e 940 metri cubi all’anno a Milano, considerando le diverse condizioni ambientali presenti in queste fasce climatiche.
Il consumo di gas per la produzione di acqua calda sanitaria incide per il 10-15% dell’intero fabbisogno energetico di gas, ed è legato soprattutto al numero di persone che compongono il nucleo familiare. Se un single consuma circa 70 metri cubi di gas all’anno per l’acqua calda, 2 persone arrivano a 130 metri cubi e una famiglia di 4 persone fino a 250 metri cubi all’anno di gas.
Infine c’è il consumo di gas per la cottura dei cibi, che pesa appena per il 5% circa della quantità complessiva di gas utilizzato. Anche in questo caso il consumo varia soprattutto in base al numero di componenti della famiglia, con circa 50 metri cubi di gas all’anno per un single, 70 metri cubi di gas all’anno per una famiglia di 2 persone e circa 100 metri cubi per 4 persone.
Per ridurre il fabbisogno energetico di gas e risparmiare sulla bolletta esistono alcuni accorgimenti utili che si possono adottare. Innanzitutto è possibile migliorare le proprie abitudini ed eliminare alcuni sprechi, ad esempio chiudendo l’acqua calda mentre ci si insapona sotto la doccia, oppure evitando di lasciare aperta l’acqua calda in cucina anche quando non serve.
Inoltre, è opportuno sostituire i vecchi impianti obsoleti con dispositivi a basso consumo, come una caldaia a condensazione ad alta efficienza che recupera il calore di fumi di scarto. Bisogna anche ridurre gli sprechi termici, realizzando degli interventi di miglioramento dell’isolamento termico dell’immobile, ad esempio un cappotto termico o la sostituzione delle finestre con modelli più efficienti.
Ovviamente bisogna anche scegliere una fornitura di gas o di gas e luce conveniente, possibilmente che consenta di compensare la CO2 emessa con i propri di gas, come avviene con il servizio aggiuntivo Gas Compensation attivabile con le offerte luce e gas Pulsee. Infine è possibile elettrificare una parte dei consumi di gas, ad esempio passando dalla caldaia a gas alla pompa di calore per il riscaldamento, valutando la convenienza di usare l’energia elettrica al posto del gas in alcune circostanze.