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Differenze e caratteristiche del riscaldamento autonomo o centralizzato

08/08/2022

Differenze e caratteristiche del riscaldamento autonomo o centralizzato

Il riscaldamento della casa non solo permette di usufruire di un comfort abitativo ottimale, ma comporta anche un costo considerevole per l’energia. Per questo motivo è importante scegliere bene, quando possibile, se utilizzare un sistema di riscaldamento centralizzato o autonomo, valutando con attenzione i pro e contro di ogni opzione.

In questa guida abbiamo raccolto una serie di informazioni utili per capire quale soluzione conviene, tenendo conto del proprio fabbisogno termico e delle abitudini personali. Ecco quali sono differenze e caratteristiche del riscaldamento autonomo e di quello centralizzato, per comprendere meglio come scegliere quello giusto.

Come funziona il riscaldamento condominiale centralizzato

Il riscaldamento centralizzato è un sistema che prevede l’utilizzo di una caldaia in comune tra vari appartamenti. In questi casi la caldaia è unica per tutte le abitazioni, con un orario di attivazione e spegnimento regolato secondo le normative di legge in base alla zona climatica, quindi non è possibile modificare il periodo di funzionamento dell’impianto.

Questi sistemi sono utilizzati soprattutto nei condomini, dove una sola caldaia di grandi dimensioni riscalda l’acqua e la invia a tutte le abitazioni, dove arriva ai termosifoni e aumenta la temperatura dell’appartamento. Con l’uso delle valvole termostatiche ogni utente può regolare i radiatori a proprio piacimento, per pagare una spesa in linea con il consumo effettivo di gas.

Riscaldamento centralizzato: costi, pro e contro

Con il riscaldamento centralizzato si paga una quota della spesa complessiva per l’energia utilizzata, in base ai consumi rilevati attraverso le valvole termostatiche. Una parte dell’importo fa parte dei costi involontari, ossia le spese per la manutenzione straordinaria e le dispersioni termiche, tenendo conto anche le tabelle millesimali che consentono di pagare un importo in linea con il tipo di abitazione.

In media, i costi del riscaldamento centralizzato condominiale per una famiglia di 4 persone sono di circa 40-50 euro al mese, tuttavia possono cambiare anche di molto in base ai consumi e alle caratteristiche dell’appartamento. Ad esempio, le case ai piani più alti e bassi pagano in proporzione di più, in quanto sono soggette a maggiori dispersioni termiche rispetto agli appartamenti situati nei piani intermedi.

Nel complesso, i vantaggi del riscaldamento centralizzato sono:

  • non bisogna occuparsi della gestione dell’impianto o della sua manutenzione;
  • maggiore efficienza energetica della caldaia rispetto a un sistema autonomo;
  • spese suddivise tra tutti i condomini e dunque più sostenibili;
  • costi più bassi per una famiglia numerosa che vive in un appartamento di medie dimensioni ai piani centrali.

Al contrario, tra gli svantaggi del riscaldamento centralizzato ci sono:

  • non è possibile scegliere gli orari di funzionamento;
  • non si può decidere il tipo di combustile né il modello di caldaia da usare;
  • costi elevati per una coppia o un single che vivono in una casa di grandi dimensioni, soprattutto al piano terra o all’attico.

Come funziona il riscaldamento autonomo

Il significato di riscaldamento autonomo è un sistema di climatizzazione invernale gestito in modo indipendente. Si tratta di un’abitazione dotata di una caldaia ad uso esclusivo degli inquilini dell’immobile, con la possibilità di scegliere il tipo di impianto da installare e impostare gli orari di funzionamento adatti alle proprie esigenze.

In questo caso è possibile decidere di utilizzare una caldaia a gas a condensazione ad alta efficienza, oppure optare per una soluzione più ecologica come una pompa di calore. Inoltre, si può scegliere che tipo di terminali usare per il riscaldamento domestico, ad esempio se mantenere i classici termosifoni oppure passare ad alternative più efficienti come il riscaldamento a pavimento.

Anche negli edifici condominiali è comunque possibile staccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato, purché questa scelta non crei problemi di efficienza e funzionamento al condominio. Inoltre, bisogna continuare a pagare i costi involontari per il mantenimento dell’impianto centralizzato, installato una canna fumaria in regola con le norme di legge.

Vantaggi, svantaggi e costi del riscaldamento autonomo

La spesa per il riscaldamento autonomo dipende da alcuni aspetti, tra cui il tipo di caldaia, le modalità di utilizzo e la tariffa energetica della fornitura. Lo stesso vale per l’efficienza energetica dell’abitazione, le dispersioni termiche e il numero di persone che vivono nell’immobile, ma anche la zona geografica, l’esposizione della casa e il livello di isolamento termico.

Il costo è piuttosto variabile, ma in genere con una caldaia a gas a condensazione si pagano circa 30-50 euro al mese durante il periodo invernale. In questo caso è possibile risparmiare scegliendo una fornitura energetica con un prezzo competitivo, regolando la temperatura non oltre i 20°C, installando un sistema di termoregolazione avanzato e migliorando la classe energetica dell’immobile.

Per quanto riguarda i vantaggi del riscaldamento autonomo bisogna considerare:

  • maggiore libertà di scelta nel tipo di riscaldamento da usare;
  • gestione indipendente degli orari di funzionamento della caldaia;
  • controllo completo su tutti gli elementi dell’impianto di riscaldamento;
  • vantaggi economici per chi usa poco il riscaldamento.

Tra gli svantaggi del riscaldamento autonomo ci sono invece:

  • nessun supporto per le spese di manutenzione e riparazione;
  • bisogna occuparsi direttamente della gestione dell’impianto;
  • minore efficienza energetica rispetto a un sistema centralizzato.

Riscaldamento: meglio autonomo o centralizzato?

Non esiste una soluzione migliore in assoluto, ma bisogna valutare ogni situazione in modo specifico. In particolare, è necessario tenere conto delle proprie esigenze termiche, del tipo di nucleo familiare e dello stile di vita, ma anche delle caratteristiche dell’immobile da riscaldare e delle soluzioni adottate dal proprio condominio.

In generale, il riscaldamento centralizzato conviene ad una famiglia numerosa che abita ai piani centrali e rimane in casa durante le ore diurne.

Il riscaldamento autonomo è più vantaggioso per una giovane coppia, single o inquilini che vivono ai piani alti o bassi e trascorrono la giornata fuori casa.

In caso di riscaldamento autonomo è importante analizzare tutte le agevolazioni disponibili per l’acquisto e la posa della caldaia. Inoltre, bisogna scegliere bene la fornitura energetica, per risparmiare e ridurre la propria impronta di carbonio.

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