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Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?

18/07/2022

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?    

Lo scaldabagno elettrico rappresenta un’alternativa rispetto al classico scaldacqua a gas, con la possibilità di alimentare l’apparecchio con energia elettrica verde e ridurre le emissioni di gas serra. Prima di prendere questa decisione, però, bisogna valutare con attenzione i consumi dello scaldabagno elettrico, per capire se si tratta effettivamente della soluzione migliore.

Sapere quanto consuma uno scaldabagno, infatti, permette di compiere una scelta consapevole in termini di risparmio energetico, per ridurre la propria impronta ambientale e i costi in bolletta. Vediamo qual è il consumo di uno scaldabagno elettrico, per comprendere se vale la pena sostituire lo scaldacqua a gas con un riscaldamento alimentato ad energia elettrica.

Il consumo medio annuo dello scaldabagno elettrico

Uno scaldacqua elettrico è un dispositivo che riscalda gli ambienti interni attraverso l’elettricità, trasformando l’energia elettrica in calore tramite una resistenza in rame. Il calore generato dalla resistenza riscalda l’acqua che viene inviata all’interno di un apposito serbatoio, affinché sia sempre disponibile acqua calda sanitaria per i rubinetti e le docce.

Per sapere quanti kW consuma uno scaldabagno elettrico bisogna considerare una potenza media di 1 kW, quindi un consumo orario di 1 kWh. Tuttavia, il boiler elettrico non rimane in funzione tutto il tempo consecutivamente, ma si attiva soltanto quando la temperatura del serbatoio è inferiore ad un certo valore, oppure quando si preleva dell’acqua calda che quindi deve essere reimmessa nel boiler.

In media, il consumo di uno scaldabagno elettrico è di circa 1-2 kWh al giorno, tenendo conto di una durata di funzionamento complessiva di circa 6 ore nell’arco della giornata. Una stima approssimativa permette di calcolare un consumo medio annuo di circa 2000 kWh, sempre tenendo conto di un boiler elettrico con una potenza di 1 kW.

Ovviamente, l’energia elettrica consumata dipende da vari fattori, tra cui il tipo di scaldacqua. I modelli istantanei consumano di più rispetto a quelli ad accumulo, in quanto devono riscaldare l’acqua al momento del prelievo e hanno bisogno di molta potenza con un assorbimento maggiore di elettricità, rendendo necessario in alcuni casi necessario un aumento della potenza del contatore elettrico.

Un altro aspetto che influenza i consumi è anche la capacità del boiler. Mentre il consumo di uno scaldabagno elettrico da 80 litri, adatto al fabbisogno di acqua calda sanitaria di 3 persone approssimativamente, è di circa 1400 kWh l’anno, il consumo di uno scaldabagno elettrico da 10 litri è inferiore a 500 kWh l’anno ed è adatto a 1 persona.

Scaldabagno a pompa di calore: consumi e vantaggi

Un particolare modello di boiler elettrico è lo scaldabagno a pompa di calore, dotato di un meccanismo di compressione ed espansione di un gas particolare, il quale una volta compresso viene fatto circolare in una resistenza elettrica dove cattura calore dall’aria esterna. In seguito il calore viene ceduto al serbatoio per riscaldare l’acqua ad uso sanitario.

Il vantaggio di uno scaldabagno a pompa di calore è la sua maggiore efficienza energetica, considerando che a parità di prestazioni può offrire un risparmio sui consumi considerevole. In media, una volta attivata, una pompa di calore da 5 kW ha un consumo orario di circa 0,5 kWh, mentre nella prima ora di funzionamento può arrivare anche a 2 kW per riscaldare l’acqua fredda del boiler.

Cosa influisce sul consumo dello scaldabagno elettrico e come risparmiare

I consumi dello scaldabagno elettrico sono condizionati da numerosi fattori, tra cui la potenza, il modello e il tipo di utilizzo. A parità di dimensionamento gli scaldacqua a pompa di calore consentono di ridurre i consumi, con benefici concreti per diminuire le emissioni e risparmiare sui costi in bolletta, tuttavia è sulle modalità d’impiego che bisogna intervenire per minimizzare i consumi e la spesa per l’energia elettrica.

Ecco alcuni consigli utili per ottimizzare i consumi dello scaldacqua elettrico:

  • regolare bene la temperatura: il termostato dovrebbe essere impostato su valori ottimali, evitando sprechi ed eccessi, mantenendo una temperatura di circa 40°C in estate e di 50-60°C in inverno;
  • posizionare lo scaldabagno elettrico nel posto giusto: per limitare le dispersioni di energia è fondamentale scegliere il luogo adatto per l’installazione del boiler elettrico, mantenendolo lontano da finestre, pareti umide e fredde;
  • accendere lo scaldacqua quando necessario: lo scaldabagno andrebbe sempre spento quando non si utilizza per molte ore, ad esempio mentre ci si trova a lavoro, evitando inutili sprechi di elettricità;
  • preferire i modelli programmabili: gli scaldabagno elettrici sono più efficienti e aiutano a contenere i consumi di energia, grazie alla possibilità di impostare orari precisi di attivazione e spegnimento;
  • effettuare la manutenzione ordinaria: piccoli guasti come delle micro perdite o un filo elettrico malfunzionante possono far aumentare i consumi elettrici, quindi è importante sottoporre il boiler elettrico a controlli regolari di manutenzione.

Ovviamente, anche il prezzo dell’energia elettrica incide sul costo di mantenimento dello scaldabagno elettrico, perciò è fondamentale scegliere una tariffa elettrica conveniente per risparmiare sulla bolletta della luce. Con Pulsee non solo è possibile usufruire di un prezzo dell’elettricità competitivo, ma anche di fornitura di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, per ridurre la propria impronta di carbonio senza rinunciare a un comfort termico sostenibile.