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Aumento bollette luce e gas: news e attualità

17/03/2022

Aumento bollette luce e gas: news e attualità

L’aumento delle bollette di luce e gas preoccupa famiglie e imprese, tuttavia si tratta di un problema di difficile soluzione a causa dell’attuale contesto internazionale. Le recenti tensioni geopolitiche, in particolare la guerra della Russia in Ucraina, rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione, rendendo ancora più importante sapere come tutelarsi.

Esistono infatti degli strumenti che consentono di proteggersi dall’incremento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, dalle misure pubbliche introdotte dal Governo alla scelta del fornitore giusto all’interno del mercato libero dell’energia. Scopriamo le ultime novità sull’aumento delle bollette, dalle cause alle soluzioni disponibili per evitare i rincari.

Le cause degli aumenti delle bollette di luce e gas

Secondo ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, il prezzo dell’energia elettrica negli hub europei è salito da 30,92 euro per MWh del 2020 a 125,46 euro per MWh nel 2021. Anche il gas è aumentato in modo considerevole, passando da 10 euro circa per MWh dello scorso anno a una media di circa 48 euro per MWh nel 2021.

L’Autorità italiana ha indicato come l’incremento del prezzo dell’energia all’ingrosso abbia condizionato le bollette a partire del secondo semestre 2021, quindi con un certo ritardo rispetto all’aumento effettivo del costo dell’energia. Per l’Authority, nel mercato tutelato nel primo trimestre 2022 ci sarà una crescita del 41,8% delle utenze domestiche del gas, mentre per l’energia elettrica l’incremento sarà del 55%.

Le cause degli aumenti delle bollette sono diverse, infatti si tratta di un congiunto di fattori e non appena di una situazione legata ad un’unica motivazione. Ecco quali i principali motivi che hanno portato agli incrementi del prezzo dell’energia.

  • Squilibrio tra domanda e offerta: nel post pandemia si è verificato un disallineamento tra la domanda e l’offerta di energia, considerando l’eccezionale crescita economica avvenuta nel post-Covid (il PIL italiano è cresciuto del 6,6% nel 2022). Nel 2020, invece, molte centrali hanno dovuto interrompere l’attività a causa del crollo dei prezzi dell’energia, con meno produttori pronti a soddisfare il rialzo improvviso ed elevato della domanda dopo il lungo lockdown.
  • Fattori climatici: nel 2021 c’è stato un inverno particolarmente freddo e un’estate piuttosto afosa, due fattori che hanno fatto impennare i consumi di gas naturale per il riscaldamento e di energia elettrica per la climatizzazione estiva. Il consumo extra di gas naturale ha ridotto le riserve, causando anche un aumento del prezzo dell’energia elettrica in quanto una quota considerevole di elettricità viene generata dalle centrali termoelettriche.
  • Produzione ridotta dalle energie rinnovabili: lo scorso anno in molte zone europee è stato registrato un calo dell’energia eolica, con una scarsezza di vento che ha portato le centrali eoliche a produrre meno energia elettrica. La diminuzione di questa energia rinnovabile ha richiesto l’aumento dell’utilizzo dei combustibili fossili, nel dettaglio del gas naturale, con ripercussioni sul prezzo dell’energia all’ingrosso.
  • Questioni internazionali: i fattori internazionali che hanno condizionato i prezzi di gas e luce sono diversi, tra cui la guerra in Ucraina, il mancato aumento di vendita di energia da parte della Russia e lo spegnimento di alcune centrali nucleari in Francia per interventi di manutenzione. Anche il blocco del gasdotto Nord Stream 2 tra Russia e Germania non ha aiutato la situazione, con la Russia irritata dai partner europei e dagli Stati Uniti che ha stretto nuovi accordi di fornitura con la Cina.
  • Certificazioni di CO2: le aziende che utilizzano le fonti fossili non rinnovabili devono pagare un sovrapprezzo, infatti sono obbligate ad acquistare i certificati di emissioni di CO2. In alcuni casi questa spesa aggiuntiva ricade sulle utenze finali, mentre ciò non avviene da parte delle aziende che utilizzano fonti sostenibili e rinnovabili.

Come risparmiare sulle bollette e tutelarsi dagli aumenti

Per proteggersi dai rincari di luce e gas esistono alcune soluzioni. Innanzitutto il Governo ha introdotto alcune misure per aiutare famiglie e imprese attraverso il decreto Energia. Si tratta ad esempio della conferma dell’azzeramento degli oneri di sistema per il primo trimestre 2022, oltre al rafforzamento dei bonus sociali per le famiglie che si trovano in una condizione di disagio economico.

La misura prevede anche un contributo economico sotto forma di credito d’imposta per le imprese ad elevato consumo di gas, oltre alla riduzione dell’IVA al 5% per il comparto del gas. Anche le imprese possono beneficiare del taglio degli oneri di sistema, in particolare quelle con utenze fino a 16,5 kW come laboratori artigiani, botteghe e negozi.

Ovviamente bisogna anche scegliere bene l’offerta luce e gas più conveniente nel mercato libero, privilegiando le forniture di energia da fonti rinnovabili in quanto meno esposte alla volatilità del prezzo delle fonti fossili. È importante individuare la tariffa giusta, scegliendo tra una tariffa monoraria e bioraria.

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