Riqualificazione energetica: la guida completa
Gli interventi di riqualificazione energetica consentono di rendere l’abitazione più efficiente, usufruendo di vantaggi economici e benefici ambientali. Si tratta di modifiche che consentono di migliorare energeticamente un edificio già esistente, rendendolo meno energivoro e più rispettoso del pianeta.
Oggi questi interventi sono oggetto di importanti agevolazioni, con la possibilità di ottenere detrazioni fiscali per diversi tipi di lavori incentrati sul risparmio energetico. Ecco tutto quello che bisogna sapere a riguardo, per poter rendere il proprio immobile più virtuoso nell’utilizzo dell’energia elettrica e del gas.
Prima di tutto è necessario comprendere bene la differenza tra una ristrutturazione e un intervento di riqualificazione energetica. Nel primo caso si tratta di un lavoro edilizio, ad esempio un restauro conservativo oppure un’opera di manutenzione ordinaria, attività per le quali è possibile beneficiare di una detrazione fiscale del 50%.
Questi interventi non alterano le prestazioni energetiche di un edificio, ma ne modificano o conservano l’aspetto estetico e l’integrità. È il caso ad esempio del rifacimento di un bagno, della sostituzione delle porte con altri modelli, oppure della tinteggiatura di una stanza o dell’intera abitazione: tutti lavori che non influiscono sul fabbisogno energetico dell’immobile.
Al contrario, un intervento di riqualificazione energetica su un edificio esistente ha l’obiettivo di aumentarne l’efficienza energetica, allo scopo di ridurre la carbon footprint dell’abitazione e i costi in bolletta. Si tratta di lavori come il cappotto termico interno o esterno, l’installazione di un impianto termico a basso consumo, oppure l’integrazione di pannelli fotovoltaici per generare elettricità verde.
Quando si vogliono diminuire i consumi energetici della propria casa, per risparmiare sulle utenze domestiche e avere un’abitazione più ecologica e sostenibile, bisogna innanzitutto contattare un professionista. È necessario infatti realizzare uno studio di fattibilità, un’analisi energetica completa che permetta di individuare gli sprechi energetici e stabilire come risolverli.
Questa operazione viene eseguita da tecnici abilitati e specializzati, i quali dopo una serie di misurazioni procedono alla realizzazione di un progetto dettagliato. Per farlo si servono di software specifici, con i quali sono in grado di individuare delle soluzioni personalizzate di riqualificazione energetica in base alle caratteristiche dell’edificio su cui intervenire.
Inoltre, i professionisti tengono conto anche delle agevolazioni pubbliche disponibili, per proporre interventi non solo efficaci ma anche in grado di ottenere i bonus statali per l’efficienza e il risparmio energetico. Infine non resta che realizzare i lavori concordati, sapendo già quale potrà essere il miglioramento energetico che si potrà conseguire.
La prima agevolazione disponibile per i lavori di riqualificazione energetica è l’Ecobonus, recentemente esteso fino al 2024. In questo caso è possibile usufruire di una detrazione del 65% a seconda del tipo di intervento, mentre per i lavori di efficientamento energetico all’interno degli edifici condominiali è possibile arrivare fino al 75%.
Con l’Ecobonus è possibile ottenere il rimborso pubblico di una parte delle spese per i seguenti interventi:
Se l’intervento di riqualificazione energetica consente di migliorare due classi energetiche dell’abitazione è possibile beneficiare del Superbonus 110%. Questo risultato deve essere certificato dall’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, un documento prodotto prima e dopo il lavoro da parte di un tecnico abilitato.
Gli interventi agevolabili con il Superbonus sono analoghi a quelli rimborsati dall’Ecobonus, tuttavia sono incluse anche altre attività come l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, la rimozione delle barriere architettoniche e l’integrazione del fotovoltaico con accumulo. Inoltre, mentre l’Ecobonus prevede la detrazione fiscale in 10 quote annuali, il Superbonus offre il rimborso fiscale in 4 quote.
Negli edifici meno efficienti una parte considerevole dell’energia consumata viene sprecata, causando costi aggiuntivi in bolletta ed emissioni più elevate del normale nell’atmosfera. Ciò è dovuto a numerosi fattori, come standard edilizi obsoleti, impianti termici non di ultima generazione, oppure la mancata transizione verso le energie rinnovabili.
Investire nella riqualificazione energetica permette di diminuire i consumi senza compromettere il comfort abitativo, riducendo il fabbisogno energetico dell’abitazione. In questo modo si ottiene un risparmio sulle bollette di energia elettrica e gas, rendendo questi interventi particolarmente convenienti nel lungo termine.
Allo stesso modo si tagliano le emissioni di carbonio, rendendo la casa più ecosostenibile e rispettosa dell’ambiente, con benefici anche di tipo economico grazie all’apprezzamento del valore commerciale dell’immobile. Ovviamente è essenziale scegliere degli interventi fattibili, considerando tutte le specificità dell’edificio da riqualificare energeticamente.
Ad esempio, laddove non fosse possibile installare un impianto fotovoltaico, è possibile scegliere una fornitura luce green, per ricevere elettricità da fonti energetiche pulite, tagliando costi in bolletta ed emissioni. Ad ogni modo, questo processo richiede il supporto di professionisti esperti, in grado di guidare ogni cliente nella definizione della migliore strategia di efficientamento energetico.