Quando conviene rifare l'impianto elettrico
L’impianto elettrico della casa è uno dei sistemi domestici più importanti, senza il quale non sarebbe possibile usare l’energia elettrica della fornitura che passa per il contatore. Tuttavia, anche questo sistema ha una sua durata, quindi è fondamentale sapere quando rifare l’impianto elettrico della propria abitazione.
Se in alcuni casi possono bastare dei lavori di manutenzione, in altre circostanze è preferibile ripristinare completamente il sistema evitando rischi per la sicurezza. Ecco alcuni aspetti da valutare per capire se conviene rifare l’impianto elettrico, per sapere come fare in queste situazioni e quali sono i vantaggi di un impianto elettrico nuovo.
Un impianto elettrico ben realizzato può durare dai 15 ai 30 anni, tuttavia dipende dalle attenzioni e dalla manutenzione del sistema elettrico nel corso del tempo. Inoltre, durante gli anni potrebbero cambiare le norme tecniche e le leggi di riferimento, rendendo necessario un adeguamento dell’impianto per renderlo di nuovo conforme e sicuro.
Innanzitutto, dunque, una buona manutenzione periodica allunga la vita utile dell’impianto, quindi non bisogna mai sottovalutare questo aspetto. In alcuni casi, però, ci si trova di fronte alla scelta tra un complesso e costoso intervento di manutenzione straordinaria, ad esempio dopo anni di incuria e nessuna manutenzione, oppure al rifacimento completo dell’impianto elettrico.
Ovviamente, rifare interamente l’impianto comporta una serie di disagi, tra cui una spesa superiore e opere invasive nell’abitazione. Tuttavia, consente di effettuare qualsiasi tipo di modifica, sostituire tutti i componenti con prodotti nuovi e più sicuri, in più si può approfittare dell’occasione per realizzare altri interventi di ristrutturazione edilizia.
In particolare, rifare un impianto elettrico conviene quando:
Per il rifacimento dell’impianto elettrico bisogna procedere per gradi. Prima di tutto è indispensabile rivolgersi a dei professionisti specializzati, in grado di eseguire un lavoro a regola d’arte e realizzare un impianto a norma. Si tratta di un intervento complesso, che richiede la presenza di esperti qualificati e in grado di certificare la conformità del nuovo impianto elettrico.
Inoltre, bisogna valutare tutti gli elementi di rifare, ad esempio il quadro elettrico, le linee elettriche che si diramano nei vari ambienti, i punti luce e gli interruttori magnetotermici differenziali. Il rifacimento comprende anche tutti gli interventi di messa a norma dell’impianto, ovvero le opere vanno eseguite obbligatoriamente per rendere il sistema conforme alle leggi.
Oggi i nuovi impianti elettrici devono rispettare quanto previsto dal DM 37/08, inoltre se realizzati dopo il 2008 devono possedere la dichiarazione di conformità, altrimenti per quelli antecedenti basta la dichiarazione di rispondenza. Bisogna anche definire il livello di prestazione dell’impianto elettrico, ossia a quale livello di performance puntare con il nuovo sistema.
Ad esempio, in assenza di particolari esigenze basta un impianto elettrico di base, che rispetti tutti i requisiti minimi di legge (CEI 64-8 aggiornamento 8.1) in termini di numero di punti luce e prese, numero di interruttori differenziali, prese telefoniche e punto presa per la TV. Altrimenti, se si desidera aggiungere un sistema domotico per rendere la casa più smart e meno energivora, sarà necessario installare un impianto elettrico di livello superiore.
Il costo del rifacimento dell’impianto elettrico di un’abitazione residenziale è piuttosto variabile. In particolare, la spesa dipende soprattutto da alcuni fattori principali:
In media, il prezzo di un impianto elettrico residenziale è compreso tra 65 e 90 euro al metro quadro, ma i costi possono variare a seconda se sia necessario rifare interamente l’impianto o solo alcune porzioni. Il prezzo deve essere comprensivo di tutti i servizi, dalla progettazione dell’impianto all’emissione della dichiarazione di conformità, fino alla presentazione della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) in caso di opere murarie e demolizioni.
Rifare un vecchio impianto elettrico obsoleto, non a norma o poco prestazionale garantisce innumerevoli vantaggi:
Inoltre, se il rifacimento dell’impianto elettrico rende necessario effettuare anche delle opere murarie, potrebbe essere l’occasione giusta per realizzare altri lavori in casa, come il rifacimento del bagno o l’installazione di un cappotto termico per la riduzione delle dispersioni energetiche. Non bisogna sottovalutare anche le agevolazioni del Bonus Ristrutturazioni, con la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 50% per tutto il 2023 fino a una spesa massima di 96mila euro.