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I componenti del quadro elettrico

01/07/2022

I componenti del quadro elettrico   

Il quadro elettrico di un appartamento è la parte più importante dell’impianto, in quanto contiene tutti gli interruttori e i sistemi di sicurezza e protezione. Ovviamente soltanto gli elettricisti qualificati devono intervenire in questa struttura, tuttavia è utile sapere quali sono i componenti del quadro elettrico e conoscerne il funzionamento.

In questo modo è possibile sapere cosa fare se manca la corrente in casa, oppure essere capaci di isolare una parte del circuito elettrico per risolvere un piccolo malfunzionamento. Ecco una spiegazione semplice e veloce dei principali elementi del quadro elettrico presente nella propria abitazione.

Gli elementi di un quadro elettrico

Un quadro elettrico è composto da una serie di componenti principali sempre presenti in questo tipo di strutture, nonostante ogni quadro sia configurato su misura in base alle caratteristiche dell’impianto elettrico domestico. In particolare, gli elementi più importanti del quadro del sistema elettrico sono:

  • interruttore generale della corrente;
  • interruttori specifici di linea;
  • differenziali puri.

L’interruttore generale del quadro elettrico

Il componente più importante del quadro elettrico è l’interruttore generale, ovvero il differenziale magnetotermico o salvavita. Si tratta di un dispositivo di protezione che in caso di necessità toglie la corrente a tutto l’impianto elettrico dell’abitazione, ad esempio al verificarsi di un sovraccarico elettrico o di un cortocircuito.

Interruttori di linea

Oltre all’interruttore generale dell’impianto elettrico nel quadro ci sono anche una serie di interruttori di linea, tramite i quali è possibile gestire i vari circuiti elettrici. Ad esempio, è possibile staccare la corrente dei bagni per sistemare una presa elettrica senza togliere l’elettricità a tutta la casa, oppure isolare il circuito elettrico che alimenta i condizionatori per rimuovere le macchine mantenendo la corrente nelle altre linee.

Differenziale puro

Il differenziale puro è un sistema essenziale all’interno di un quadro elettrico, poiché protegge l’impianto interrompendo il flusso di corrente elettrica qualora la quantità di elettricità in uscita dovesse superare quella in entrata. Questo strumento tutela in caso di dispersioni di corrente, ma non protegge invece dalle sovratensioni, condizione che richiede la presenza di un interruttore magnetotermico.

Le dimensioni del quadro elettrico di casa

Il dimensionamento del quadro elettrico deve essere effettuato in base al numero di circuiti e al tipo di interruttori da installare, affinché sia in grado di ospitare tutti gli elementi e lasciare un po’ di spazio per eventuali modifiche future all’impianto elettrico. A seconda di questi parametri è possibile un quadro elettrico più piccolo e compatto, oppure una struttura più grande e spaziosa in cui sistemare i vari componenti.

Naturalmente, l’installazione del quadro elettrico deve essere realizzata da un professionista abilitato, per garantire un lavoro a norma per la massima sicurezza. Il tecnico quindi realizzerà i fori per il fissaggio a parete, monterà la scatola di distribuzione e porterà i cavi all’interno, iniziando poi dall’installazione dell’interruttore generale.

In seguito l’elettricista monterà gli altri interruttori e differenziali, procedendo con il collegamento dei diversi cavi che connettono le linee dell’impianto elettrico. Infine, il tecnico effettuerà la messa a terra del quadro per evitare shock elettrici in caso di guasti e malfunzionamenti, collaudando l’impianto elettrico e verificando eventuali anomalie tramite appositi strumenti di misurazione.

Quadro elettrico appartamento: prezzi e normativa

Il costo di un quadro elettrico è piuttosto contenuto, infatti per un’abitazione da 50 a 100 metri quadri il prezzo può andare da 10 a 30 euro circa. A questo valore bisogna aggiungere il costo dei componenti, i quali possono avere un prezzo a partire da 15-20 euro per gli elementi più economici fino ad arrivare anche a 80-100 euro per un interruttore magnetotermico differenziale.

La spesa da sostenere dipende anche dalla complessità dell’impianto elettrico, con prezzi più bassi per i sistemi più semplici e più elevati per i circuiti di livello superiore. In media, un quadro elettrico completo può costare da 200 a 300 euro per una casa di 50 metri quadri, oppure circa 300-400 euro per un’abitazione di 100-120 metri quadri.

Per garantire che un quadro elettrico sia a norma bisogna rispettare le norme CEI EN 61439-1 e 61439-2, un requisito indispensabile ad esempio per ottenere l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica. In Italia, le norme tecniche CEI sono state recepite attraverso il DM 37/2008, successivamente modificato dal decreto 19/05/2010.

Differenza tra il quadro elettrico e il contatore

Non bisogna confondere il quadro elettrico con il contatore elettronico della luce, in quanto si tratta di due sistemi completamente diversi. Il contatore è uno strumento di misurazione e distribuzione dell’energia elettrica al punto di prelievo, con il quale l’impianto elettrico dell’immobile viene collegato alla rete elettrica esterna.

Il contatore è di proprietà del distributore di zona, tuttavia per qualsiasi intervento è possibile contattare direttamente il proprio fornitore di energia elettrica e gas, ad esempio per richiedere un aumento di potenza. Quasi sempre il contatore si trova all’esterno dell’abitazione, ma è accessibile al proprietario dell’appartamento che può utilizzare il display digitale per fare l’autolettura del contatore della luce.

Il quadro elettrico è installato all’interno della casa, è di proprietà del titolare dell’immobile ed eventuali modifiche non richiedono l’intervento del distributore locale ma di un elettricista. È collegato con il contatore, dal quale arrivano i fili della corrente che poi vengono usati per alimentare i vari circuiti, installando laddove necessario i sistemi di protezione