Che cos'è l'energia geotermica e come si produce
L’energia geotermica è una fonte rinnovabile, una risorsa naturale sostenibile con la quale è possibile produrre elettricità in modo ecologico senza emissioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera. La geotermia è un processo conosciuto da migliaia di anni, in particolare fin dalla Preistoria, infatti venne sfruttato per secoli da popolazioni come gli Etruschi e i Romani.
Con la rivoluzione industriale la geotermia venne sostituita dai combustibili fossili, come il carbone, il petrolio e il gas, causando gravi danni al Pianeta e provocando il riscaldamento climatico. Con l’innovazione tecnologica e la necessità della transizione ecologica, l’energia geotermica è tornata in auge, proponendosi come una fonte stabile ed efficiente di energia per la rivoluzione verde.
Al di sotto della crosta terrestre la temperatura sotterranea incrementa costantemente con l’aumento della profondità, infatti avvicinandosi al nucleo il calore naturale della Terra cresce. Secondo gli scienziati si tratta di un incremento di circa 3°C ogni 100 metri di profondità, un fenomeno che riscalda le rocce, che quando entrano in contatto con l’acqua sotterranea ne provocano l’evaporazione e quindi la formazione di vapore.
Lo schema dell’energia geotermica dipende dalla modalità con la quale viene sfruttato il calore naturale della Terra, infatti al giorno d’oggi esistono tre tipologie di centrali geotermiche:
Nelle centrali geotermiche a vapore secco le turbine vengono azionate dal vapore estratto dalle fratture della crosta terrestre, utilizzando un alternatore per trasformare l’energia cinetica in elettricità. Nelle centrali flash l’acqua calda ad alta pressione viene raffreddata e sottoposta a una riduzione di pressione, mentre negli impianti binari la turbina è azionata da un fluido riscaldato attraverso l’acqua bollente del sottosuolo.
Secondo l’ultimo rapporto del GSE, l’energia geotermica in Italia rappresenta circa il 5% dell’elettricità prodotta da fonti green, con una potenza installata di 813 MW. Si tratta di una fonte energetica ancora poco sfruttata rispetto al suo potenziale, infatti a fronte di una produzione di 6 terawattora l’anno la capacità stimata del geotermico nel nostro Paese è di almeno 5.800 terawattora.
L’Italia infatti è un territorio particolarmente ricco di risorse geotermiche, con la presenza di numerose sorgenti naturali localizzate nei primi 5 chilometri di profondità. Il primo impianto italiano ad essere costruito fu quello di Larderello in Toscana nel 1913, infatti le due principali aree geotermiche in Italia sono quella di Larderello/Travale/Radicondoli e la zona del Monte Amiata.
Nel complesso il nostro Paese ospita circa una trentina di centrali geotermiche attive, ubicate soprattutto in Toscana con alcuni impianti presenti anche in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Sicilia ed Emilia Romagna. Oltre agli 800 MW di energia elettrica le sorgenti geotermiche sono utilizzate in minima parte anche per il teleriscaldamento, con un uso diretto che include le terme, le serre e gli impieghi terapeutici.
Nonostante l’Italia sia leader europeo nell’utilizzo dell’energia geotermica, questa fonte rinnovabile è ancora sottoutilizzata rispetto al suo enorme potenziale. Il principale vantaggio è la sostenibilità ambientale del geotermico, un’energia che non produce emissioni di CO2 e permette di ridurre la carbon footprint al pari delle altre fonti green.
A differenza dell’energia solare, la geotermia permette di produrre elettricità in modo costante, in quanto si tratta di una fonte che non subisce alterazioni legate alle condizioni climatiche e meteorologiche. Inoltre le centrali geotermiche sono più silenziose rispetto ad una turbina per l’energia eolica, con un impatto acustico nullo sulle comunità locali che si trovano nelle vicinanze dell’impianto.
La geotermia può essere applicata in alcuni casi anche nelle abitazioni, infatti laddove sono disponibili sorgenti geotermiche a bassa profondità è possibile sfruttarle attraverso le pompe di calore. Questi impianti consentono di riscaldare e raffrescare la casa senza emissioni di anidride carbonica, con la possibilità di fornire anche acqua calda sanitaria in modo ecologico.
Per quanto riguarda gli svantaggi, le centrali geotermiche possono emanare dei cattivi odori, in presenza ad esempio di alcuni minerali come l’idrogeno solforato all’interno dell’acqua. Allo stesso modo la costruzione degli impianti di grandi dimensioni comporta comunque un impatto ambientale, sebbene sia minimo e ridotto rispetto ad altre centrali, in più le risorse geotermiche non sono disponibili su tutto il territorio ma solo in alcune zone.
L’energia geotermica rappresenta senza dubbio una fonte essenziale per lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica, una risorsa indispensabile per contrastare l’effetto serra e il cambiamento climatico. Secondo le stime la geotermia potrebbe soddisfare fino al 40% del fabbisogno elettrico italiano, tuttavia sono necessari investimenti pubblici/privati e una maggiore consapevolezza sulle opportunità legate al settore geotermico.
Per supportare le energie pulite è importante passare subito a una fornitura luce e gas green, per ridurre le emissioni causate dalle fonti fossili e sostenere la diffusione delle energie verdi. Puoi anche scegliere energia elettrica 100% sostenibile grazie al servizio My Green Energy, con il quale adottare un impianto a energia rinnovabile e certificare i consumi green.