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Cosa fare se salta la corrente ma non il contatore

04/03/2024

Cosa fare se salta la corrente ma non il contatore

Se salta la corrente ma non il contatore è necessario verificare quale sia l’origine del malfunzionamento, in quanto significa che il contatore elettrico funziona adeguatamente e il problema interessa l’impianto domestico. In questa situazione esistono alcuni controlli che si possono effettuare in autonomia, per accertarsi che sia tutto in ordine e capire quale sia la causa.

In alternativa non rimane che contattare un elettricista, per far ispezionare l’impianto elettrico e intervenire in modo sicuro ed efficiente. Scopriamo cosa fare se salta il salvavita ma non il contatore, con tutti i procedimenti da mettere in atto in queste circostanze.

Come funziona il salvavita dell’impianto elettrico

All’interno delle abitazioni è sempre presente un salvavita, ovvero un dispositivo di sicurezza indispensabile per proteggere le persone e i dispositivi elettrici ed elettronici in caso di cortocircuiti o sbalzi di corrente. Questo strumento è installato all’ingresso del sistema elettrico di casa, ed è configurato in base alla potenza installata dal distributore locale secondo quanto previsto dal contratto con il fornitore.

Se il salvavita rileva un’anomalia elettrica interrompe la corrente, preservando gli apparecchi da una serie di danneggiamenti che potrebbero essere provocati da un flusso elettrico irregolare. I motivi che possono far scattare il salvavita sono diversi, tra cui:

  • cortocircuiti;
  • contatti tra conduttori;
  • sbalzi di tensione;
  • sovraccarichi elettrici.

In condizioni normali, quando si manifesta il problema elettrico, il salvavita scatta e blocca l’afflusso di corrente. In questi casi basta tirare su di nuovo il salvavita, oppure verificare se l’interruzione è avvenuta presso l’interruttore generale presente del contatore. Altrimenti, se continua a scattare è necessario rilevare la causa del malfunzionamento o chiamare un tecnico specializzato.

Perché può saltare la corrente ma non il contatore?

Quando in casa salta la corrente ma il contatore funziona significa che è entrato in funzione il salvavita. Il problema non è dunque un guasto esterno, ad esempio dovuto al maltempo o un’anomalia alla rete di distribuzione locale, ma il malfunzionamento si trova nell’impianto elettrico della propria abitazione.

Il motivo potrebbe essere una presa di corrente guasta, perché usurata o danneggiata da un contatto anomalo, una condizione che provoca un cortocircuito facendo scattare il salvavita. L’origine del problema potrebbe essere anche l’umidità, infatti la presenza di condensa può causare il distacco automatico della corrente per ragioni di sicurezza.

Un’altra situazione abbastanza comune è un sovraccarico: ad esempio, quando si collegano nello stesso momento un numero eccessivo di apparecchi ed elettrodomestici. Un problema analogo è il superamento della potenza installata: infatti, se il punto di prelievo prevede 3 kW ma il fabbisogno oltrepassa questa soglia l’impianto generale si stacca.

In questi casi è il sistema di sicurezza del contatore ad entrare in funzione, perciò non resta che richiedere un aumento di potenza rivolgendosi al proprio fornitore o al distributore di zona. Questa procedura è gratuita da quando l’incremento di potenza serve anche per ricaricare i veicoli elettrici, grazie alla sperimentazione prevista da ARERA per promuovere la mobilità sostenibile.

Cosa fare se salta la corrente

Nel momento in cui salta la corrente ci sono delle best practices che si possono mettere in atto per controllare e individuare la causa.

  1. Controllare il salvavita: la prima cosa da fare è individuare il quadro elettrico, solitamente ubicato in un ripostiglio o vicino al contatore. Aprilo e verifica se il salvavita è abbassato. Se così fosse, basterà portarlo in posizione on. In caso di scatti ripetuti, non forzarlo: potrebbe esserci un problema serio che richiede l'intervento di un elettricista qualificato.
  2. Staccare gli elettrodomestici: se il salvavita è in posizione on, il problema potrebbe essere causato da un sovraccarico di corrente. Prova a staccare tutti gli elettrodomestici e le apparecchiature elettroniche collegate alle prese. Rialza il salvavita: se rimane su, ricollega gli apparecchi uno alla volta, attendendo qualche istante tra l'uno e l'altro per individuare l'eventuale responsabile del sovraccarico.
  3. Verificare le prese e gli interruttori: presta attenzione a eventuali fili danneggiati, bruciature o scintille nelle prese o sugli interruttori. Se noti anomalie, non toccare nulla e rivolgiti ad un elettricista.
  4. Controllare l'interruttore generale: in alcuni casi, il problema potrebbe riguardare l'interruttore generale, situato vicino al contatore. Prova ad abbassarlo e rialzarlo. Se il guasto persiste, contatta il tuo fornitore di energia elettrica o il distributore della zona.

Ricorda sempre di mantenere la sicurezza come priorità. Se non sei sicuro di cosa fare o se ci sono rischi evidenti, è meglio lasciare l'intervento a professionisti qualificati.

Salta il salvavita ma non il contatore: come risolvere?

Se si riesce ad individuare la causa dell’entrata in funzione del salvavita risolvere il problema è abbastanza semplice, infatti basta sistemare il guasto che ha provocato l’interruzione e non avere più noie. In caso contrario bisogna chiamare un tecnico abilitato, evitando di tentare riparazioni fai da te per motivi di sicurezza.

Innanzitutto, è possibile provare a staccare tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi, per vedere se una volta tirata su la leva del salvavita la corrente rimane in funzione. In seguito, si possono riaccendere i vari dispositivi uno per volta, per scoprire se un apparecchio in particolare è la causa dell’anomalia.

Inoltre, è necessario controllare le prese di corrente, per vedere se esistono fili staccati, componenti usurate o infiltrazioni d’umidità, realizzando questa ispezione con la corrente staccata. In caso di cortocircuiti è indispensabile contattare un elettricista, in quanto questo malfunzionamento richiede esperienza, strumenti appropriati e competenze per essere risolto.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore

Se ti stai chiedendo se aumentare la potenza del contatore possa risolvere i problemi di sovraccarico e salti di corrente, è importante sapere che questo può essere un passo utile, ma comporta anche dei costi.

Aumentare la potenza del contatore significa aumentare la capacità del sistema elettrico della casa, consentendo così l’utilizzo di più apparecchi contemporaneamente senza rischi di sovraccarico.

Il costo per l’aumento di potenza del contatore può variare in base a diversi fattori, tra cui la potenza attuale del contatore, le tariffe applicate dal tuo fornitore di energia elettrica e eventuali lavori di installazione necessari. In genere però, il costo si aggira tra i 50€ e i 250€.

Come richiedere l’aumento della potenza installata

Se il salvavita continua a scattare il problema potrebbe essere una potenza installata insufficiente, una situazione abbastanza frequente in alcuni casi. Ad esempio, questa condizione può verificarsi quando il numero di membri del nucleo familiare aumenta, oppure se si sostituisce una caldaia a gas con un apparecchio elettrico senza verificare prima l’incremento dei consumi elettrici.

Lo stesso può succedere in presenza di elettrodomestici e impianti obsoleti, i quali nel tempo perdono efficienza e accrescono l’assorbimento di corrente. In queste situazioni esistono due soluzioni possibili, contattare il fornitore per richiedere un aumento di potenza del contatore, oppure migliorare l’efficienza energetica in casa riducendo i consumi di corrente.

Distacco Imposto Supero Potenza: cos'è?

Il Distacco Imposto o Supero Potenza è una notifica che compare sul contatore quando la potenza richiesta supera la potenza massima consentita per l’abitazione o per il contratto di fornitura elettrica.

Questo avviene quando si utilizzano contemporaneamente troppi dispositivi ad alto consumo energetico, come ad esempio l'asciugatrice, il forno, il condizionatore d'aria e altri apparecchi, oltre alla capacità massima prevista dal contatore. Di conseguenza il contatore interrompe l'erogazione dell'elettricità per evitare danni al sistema elettrico o possibili pericoli per la sicurezza. In questo caso, è necessario ridurre il consumo di energia spegnendo alcuni dispositivi o apparecchi ad alto consumo.

Se il problema persiste o se si desidera aumentare la potenza massima consentita, è possibile contattare il proprio fornitore di energia elettrica per valutare le opzioni disponibili e, eventualmente, chiedere un aumento della potenza del contatore.

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