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Qual è il consumo medio di un condizionatore?

25/07/2021

Qual è il consumo medio di un condizionatore?

Sapere quanto consuma un condizionatore è davvero importante, per scegliere il dispositivo giusto sul mercato e usare questo impianto per il raffrescamento in maniera ottimale. Con una maggiore consapevolezza è possibile risparmiare sui costi in bolletta e tutelare l’ambiente, soprattutto quando il condizionatore rimane accesso tutto il giorno.

L’impianto di climatizzazione estiva è un apparecchio indispensabile al giorno d’oggi, per usufruire di un elevato comfort abitativo e proteggersi dalle ondate di calore sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Ad ogni modo è fondamentale usarlo in modo responsabile e sostenibile, perciò vediamo qual è il consumo medio di un condizionatore in termini economici ed energetici.

Quanto consuma un condizionatore d’aria

Il consumo di un condizionatore d’aria dipende da una serie di aspetti, caratteristiche da prendere in considerazione quando bisogna scegliere il climatizzatore più adatto alle proprie esigenze. In particolare, il dispendio economico ed energetico del condizionatore è dato dai seguenti fattori:

  • tipologia di condizionatore;
  • classe energetica;
  • tecnologie integrate;
  • potenza dell’impianto;
  • efficienza energetica della casa;
  • zona climatica dell’immobile;
  • manutenzione periodica;
  • utilizzo del condizionatore.

Il climatizzatore presenta un consumo variabile, influenzato innanzitutto dalla tipologia di condizionatore, con differenze sostanziali tra i modelli fissi e portatili. Bisogna tenere conto anche della potenza dell’impianto, in quanto è inevitabile che un dispositivo 250 Watt per una piccola abitazione sarà meno energivoro rispetto a un apparecchio da 1000 Watt per una casa di grandi dimensioni.

Il consumo del condizionatore dipende dalle tecnologie della macchina, come la presenza di due o più unità interne (split), oppure del sistema inverter. Questo meccanismo consente di ottimizzare il dispendio energetico e ridurre i costi in bolletta, poiché permette di mantenere la temperatura costante facendo lavorare il motore al minimo.

Inoltre, è necessario valutare la classe indicata dall’etichetta energetica: infatti un modello di classe A è più efficiente in confronto a un prodotto di classe B o inferiore. Anche la manutenzione periodica incide sui consumi energetici, perciò per tenere il condizionatore d’aria sempre in perfetto stato è fondamentale effettuare tutti i controlli previsti dal libretto tecnico.

Da non sottovalutare è anche l’isolamento termico della casa, in quanto un’abitazione con un livello di efficienza energetica più elevato richiede meno energia per il raffrescamento indoor. Non meno importante è la zona climatica in cui si trova l’immobile, oltre al corretto utilizzo del climatizzatore, dall’impostazione della temperatura giusta per ottimizzare i consumi alla presenza di cronotermostati e sensori evoluti.

Quanto consuma un condizionatore fisso

Per capire quanto consuma un condizionatore fisso ipotizziamo un dispositivo di classe A, con un dispendio medio di 600 Watt. Tenendo conto di un prezzo dell’elettricità di 0,1 euro/kWh, per scoprire quanto consuma un condizionatore in euro basta simulare un utilizzo in estate di 8 ore al giorno per almeno tre mesi (giugno, luglio e agosto).

In questo modo si ottiene un importo giornaliero di 0,80 euro, per una spesa mensile di 24 euro e un costo nel trimestre di 72 euro. Calcolare l’energia consumata dal condizionatore è molto semplice, in quanto basta dividere il valore della potenza per mille, ottenendo per il nostro modello da 600 Watt un consumo energetico di 0,6 kWh.

Quanto consuma un condizionatore portatile

Non sempre è possibile installare un climatizzatore fisso, ad esempio per mancanza di spazio o in presenza di limitazioni tecniche che non consentono il montaggio dell’impianto. Tuttavia, in questi casi si può usare un condizionatore portatile. Questi modelli non sono altrettanto efficienti, ma aiutano a raffrescare la casa in estate e ridurre la temperatura nelle stanze.

Il consumo di un condizionatore d’aria portatile è legato agli stessi fattori indicati per gli apparecchi con montaggio a parete, perciò per il calcolo basta considerare il costo dell’energia, la potenza e il tempo di utilizzo. Ad ogni modo, a parità di condizioni un modello portatile consuma di più rispetto a un condizionatore fisso, poiché è sprovvisto di alcune tecnologie importanti come il sistema inverter.

Inoltre, bisogna sistemare il tubo per la condensa all’esterno, bloccandolo nella finestra, una soluzione che non permette di tenere chiusi gli infissi e causa uno spreco di energia. Ovviamente i dispositivi portatili costano meno e sono più pratici da usare, ma presentano anche consumi maggiori e sono più rumorosi, quindi si tratta di un’opzione meno efficace per il raffrescamento dell’immobile.

Come ridurre il consumo del condizionatore

In estate un condizionatore acceso tutto il giorno può comportare un consumo di energia ed economico significativo, con una spesa da 70-80 euro per i modelli più efficienti fino a 170-200 euro per quelli più energivori. Per ridurre il consumo del condizionatore d’aria esistono una serie di accorgimenti da seguire, a partire dall’acquisto di un climatizzatore di classe energetica A o superiore.

Inoltre, bisogna leggere con attenzione l’etichetta energetica, all’interno della quale sono presenti informazioni essenziali come:

  • potenza nominale dell’impianto (kW);
  • indicatore EER (indice di efficienza energetica per il raffrescamento);
  • rumorosità dell’unità interna (decibel);
  • consumo energetico per ogni ora di funzionamento (kWh).

L’impianto di climatizzazione invernale deve essere ben dimensionato, scegliendo un dispositivo con una potenza adeguata all’ambiente da raffrescare. Il condizionatore deve essere dotato della tecnologia inverter, con la quale si può diminuire il consumo di energia fino al 30% senza compromettere il comfort domestico.

È anche importante aumentare l’efficienza termica della casa, utilizzando dispositivi smart per programmare le accensioni e gli spegnimenti in modo ottimale. Lo stesso vale per la manutenzione ordinaria, indispensabile per mantenere la macchina in perfette condizioni e in grado di garantire la massima efficienza energetica.

Per abbassare il costo in bolletta è fondamentale scegliere la fornitura elettrica giusta, attivando un’offerta luce green vantaggiosa come le proposte di Pulsee. In più è necessario selezionare la tariffa elettrica più adatta alle proprie abitudini di consumo, optando per quella bioraria o monoraria, per usufruire di un prezzo basso dell’elettricità ed energia proveniente da fonti rinnovabili, in modo da risparmiare e minimizzare l’impatto ambientale legato al raffrescamento estivo della casa.