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Caratteristiche e vantaggi delle lampadine a LED

02/05/2023

Caratteristiche e vantaggi delle lampadine a LED

Per ridurre i costi della bolletta dell’energia elettrica in casa non basta scegliere un’offerta luce conveniente, ma è indispensabile adottare anche alcuni accorgimenti per il risparmio energetico. Una soluzione efficace per diminuire il fabbisogno energetico dell’illuminazione è l’utilizzo delle lampadine a LED, sorgenti luminose a basso consumo e più sostenibili.

Sostituire le lampadine convenzionali con la tecnologia a LED garantisce numerosi vantaggi economici e ambientali, aspetti importanti per chi desidera vivere in modo green e risparmiare. Scopriamo quali sono le caratteristiche delle lampadine a LED e i benefici offerti da questi dispositivi, con alcuni consigli utili per scegliere la tipologia giusta per illuminare gli ambienti domestici.

Come funzionano le lampadine a LED

La tecnologia LED (Light Emitting Diode) permette di illuminare uno spazio attraverso dei diodi alimentati dall’energia elettrica, ossia dei semiconduttori che irradiano la luce quando assorbono la corrente elettrica. Poiché i LED funzionano con la corrente continua, sono dotati di un trasformatore che commuta l’energia elettrica in corrente alternata della rete elettrica in corrente continua.

I semiconduttori delle luci a LED ricevono la corrente elettrica tramite un filo conduttore, dopodiché il passaggio della corrente è garantito dai due pin (anodo o polo positivo e catodo o polo negativo). In base al numero di cristalli semiconduttori e ai materiali in cui sono realizzati, le lampadine LED possono emettere luce in diversi colori.

Quanto consuma una lampadina a LED?

Il consumo delle lampadine incide in modo considerevole sul fabbisogno energetico di un’abitazione, tuttavia con la tecnologia a LED è possibile evitare sprechi e risparmiare. In confronto alle vecchie lampadine a incandescenza, con i LED è possibile risparmiare fino all’80% sui consumi elettrici, ottenendo importanti riduzioni anche rispetto all’utilizzo di sorgenti luminose fluorescenti e alogene.

Il risparmio energetico è dato anche dalla maggiore efficienza energetica delle lampadine a LED rispetto alle altre sorgenti luminose. Ad esempio, mentre per ottenere un flusso luminoso di 800 lumen basta una lampadina a LED da 9-12 W, con altri modelli di lampade il consumo può arrivare fino a 75 W per usufruire della stessa potenza di illuminazione.

Quanto dura una lampadina a LED?

Tra i vari tipi di lampadine disponibili sul mercato quelle a LED vantano la durata più lunga in assoluto. Queste sorgenti luminose, infatti, possono avere una vita utile fino a 100.000 ore, quindi circa 10 volte in più rispetto a una lampadina fluorescente di pari livello e fino a 100 volte superiore alla durata di una lampadina a incandescenza.

Questo aspetto permette di ridurre l’impatto ambientale delle lampadine a LED e rendere l’illuminazione della casa più sostenibile, grazie alla possibilità di allungare la vita utile delle lampade e diminuire la frequenza di smaltimento delle lampadine usate. Inoltre, i LED non contengono sostanze nocive per l’ambiente, come succede invece per le lampadine alogene e fluorescenti.

Come scegliere le lampadine a LED per la casa

Utilizzare le lampadine a LED per l’illuminazione della casa permette di usufruire di molteplici benefici:

  • minore consumo di energia elettrica;
  • risparmio sui costi in bolletta;
  • maggiore durata delle sorgenti luminose;
  • illuminazione immediata al momento dell’accensione;
  • non producono calore poiché non si riscaldano;
  • riduzione dell’impatto ambientale;
  • ampia disponibilità di colori e modelli;
  • integrabili con la domotica residenziale.

Nella scelta delle lampadine a LED per la propria abitazione bisogna però considerare alcune caratteristiche importanti. Innanzitutto bisogna verificare la compatibilità dell’attacco:

  • E27 per le lampade con attacco grande da 27 mm;
  • E14 per le lampade con attacco piccolo da 14 mm;
  • GU10 per i faretti con attacco a baionetta senza trasformatore;
  • GU4 per i faretti con potenza limitata a 12V;
  • GU5.3 per i faretti con attacco a incasso e trasformatore da 12V;
  • G13 per i tubi a LED T8 con diametro di 28 mm;
  • G5 per i tubi a LED T5 con diametro di 16 mm.

Le lampadine a LED possono inoltre avere una luce calda, neutra o fredda, a seconda della tonalità del colore misurata in gradi Kelvin (K), oppure RGB multicolore per scegliere in modo personalizzato il colore della luce. Le luci calde fino a 3.300 K sono indicate per la cucina, la zona living o la camera da letto, le luci neutre tra 3.300 e 5.300 K per la zona relax e le luci fredde oltre 5.300 K per le zone esterne, i box auto e le cantine.

Per quanto riguarda la forma delle lampadine a LED, in caso di sostituzione conviene scegliere un modello della stessa forma per evitare complicazioni e imprevisti. Ad ogni modo, in commercio esistono lampade LED con forme classiche a goccia, a candela o sfera, oppure quelle dallo stile vintage che ricordano le vecchie lampadine a incandescenza e i faretti a funghetto, ma anche forme originali e fantasiose per i più estroversi.

Un’altra caratteristica è l’angolo di diffusione della luce, dai modelli fino a 36° per direzionare il fascio luminoso verso un unico punto, fino alle luci da 150° a 300° per il soffitto e a quelle da 360° per i lampadari a sospensione. I lumen invece devono essere scelti in base alle dimensioni dell’ambiente da illuminare, ad esempio optando per una lampada a LED da 500 lumen per la scrivania, da 1.000 lumen per un ambiente di dimensioni medie e da 2.000 lumen per una stanza molto ampia.

È opportuno valutare anche la presenza di un dimmer per regolare l’intensità luminosa in modo personalizzato, oppure la scelta di lampadine Wi-Fi per gestire l’illuminazione da remoto tramite app o comandi vocali. Infine bisogna verificare l’efficienza luminosa, assicurandosi che offrano un rapporto di almeno 100 lumen per ogni Watt per essere sicuri di acquistare lampadine a LED efficienti e sostenibili.