Tutto sulla classe energetica degli elettrodomestici
Gli elettrodomestici utilizzati in casa rappresentano la principale fonte di consumo di energia elettrica, per questo bisogna prestare molta attenzione all’efficienza energetica degli apparecchi. Per farlo è importante considerare la classe energetica degli elettrodomestici, un parametro che aiuta a scegliere i modelli con un consumo di elettricità più basso.
Questo riferimento è riportato nell’etichetta energetica, un documento tecnico con tutte le informazioni sugli elettrodomestici in merito al consumo di energia e ad altri parametri come la rumorosità e il consumo idrico. Vediamo come funzionano le classi energetiche e in che modo aiutano a risparmiare energia in casa.
Le classi energetiche degli elettrodomestici sono state introdotte in Italia nel 1998, con l’obiettivo di informare i consumatori sul consumo degli apparecchi usati nell’ambiente domestico, come la lavatrice o il frigorifero. Lo scopo è aiutare a scegliere i dispositivi migliori, ossia i modelli che a parità di prestazioni offrono un consumo elettrico ridotto.
Il sistema è stato aggiornato dall’Unione Europea nel 2021, modificando le classi energetiche e introducendo alcune novità per l’etichetta energetica, come l’inserimento di un QR Code per scansionare le informazioni tramite il proprio smartphone. Le nuove classi energetiche vanno dalla A alla G, con la prima che indica gli elettrodomestici più efficienti e meno energivori.
Ad ogni classe energetica corrisponde un certo intervallo di consumo di energia elettrica, espresso in chilowattora o kWh, quindi a seconda della classe i dispositivi offrono un determinato livello di efficienza energetica. La differenza tra una classe e l’altra è considerevole, un divario che diventa molto ampio in termini di risparmio energetico quando si passa dalla classe G alla A.
Le nuove classi energetiche degli elettrodomestici dalla A alla G hanno sostituito il precedente sistema, con cui l’efficienza energetica e il consumo elettrico erano indicati con le classi dalla A+++ alla D. Questo standard creava una certa confusione tra i consumatori, inoltre l’evoluzione tecnologica avrebbe richiesto l’aggiunta di altri simboli +.
Nel confronto tra le vecchie e le nuove classi energetiche, gli elettrodomestici di classe A+++ sono diventati di classe D o inferiore, a causa dell’aggiornamento dei parametri previsti dall’UE. In pratica, il livello di efficienza energetica degli apparecchi è rimasto invariato, ma il differente metodo di calcolo ha comportato una diversa classificazione degli elettrodomestici.
Questo approccio ha reso impossibile un confronto diretto delle classi energetiche vecchie e nuove, in quanto sono calcolate secondo criteri completamente diversi. Tuttavia, l’obiettivo è quello di spingere i produttori a sviluppare elettrodomestici sempre più efficienti e meno energivori, per questo motivo esistono ancora pochi prodotti in classe A disponibili sul mercato.
Per capire meglio l’importanza delle classi energetiche degli elettrodomestici per il risparmio energetico vediamo alcuni esempi concreti. Un frigorifero in classe A da 300 litri con congelatore integrato, sistema No Frost e configurazione a installazione libera ha un consumo pari o inferiore a 100 kWh/annui, mentre lo stesso modello in classe D arriva a consumare da 156 a 194 kWh/annui e in classe G supera i 303 kWh/annui.
Una lavastoviglie da 12 coperti a libera installazione, invece, indicata per una famiglia di 3-4 persone a seconda della frequenza con cui si lavano le stoviglie, se scelta in classe A consuma 34 kWh/100 cicli o meno. Al contrario, optando per un modello meno efficiente in classe D i consumi vanno da 47 a 53 kWh/100 cicli, fino ad arrivare ad oltre 65 kWh/100 cicli in classe G.
Si tratta di una differenza significativa, considerando che dalla classe energetica migliore a quella peggiore i consumi e i costi possono raddoppiare o triplicare. Se ad esempio si pagano 0,50 euro al kWh con la propria tariffa elettrica, con un frigorifero di classe G si spendono oltre 150 euro l’anno, mentre con un modello di classe A meno di 50 euro, con un risparmio di oltre 100 euro l’anno in bolletta soltanto su un unico elettrodomestico.
La classe energetica degli elettrodomestici non solo aiuta a consumare meno energia elettrica in casa, ma permette anche di ridurre le emissioni nocive per l’ambiente. Scegliere apparecchi della migliore classe energetica, infatti, garantisce benefici economici grazie al risparmio sui costi in bolletta, ma anche vantaggi ambientali per diminuire le emissioni di gas serra e vivere in modo sostenibile.
Ovviamente, non basta appena comprare elettrodomestici di una classe energetica elevata, ma bisogna anche adottare buone abitudini di risparmio energetico utilizzando in modo razionale gli apparecchi. Inoltre, è importante scegliere una fornitura elettrica conveniente con energia prodotta da fonti rinnovabili, per massimizzare il risparmio in bolletta e minimizzare l’impronta di carbonio legata al proprio fabbisogno energetico