Quanto consuma una friggitrice ad aria?
Negli ultimi anni le airfryer sono diventate molto popolari in Italia, in quanto consentono di cucinare in maniera più sana rispetto a metodi come la frittura e il soffritto. Allo stesso tempo, le friggitrici ad aria permettono di ottenere cibi croccanti e fragranti in modo comodo e veloce, basta inserire gli alimenti e avviare il programma di cottura.
Trattandosi di un elettrodomestico, però, non bisogna sottovalutare l’impatto dei consumi elettrici sulla bolletta della luce e in termini di sostenibilità ambientale. Per compiere una scelta consapevole, quindi, è necessario sapere qual è il consumo della friggitrice ad aria e capire se conviene rispetto al forno elettrico.
La friggitrice ad aria è un elettrodomestico che consente di cucinare i cibi sfruttando l’aria calda, usando il calore prodotto attraverso una resistenza elettrica. Si tratta di apparecchi che possono raggiungere una temperatura fino a 200°C, quindi sono in grado di cucinare gli alimenti velocemente e senza l’utilizzo di olio, o appena con una leggera spennellata.
Tuttavia, la rapidità delle friggitrici ad aria richiede molta energia, infatti questi elettrodomestici sono considerati tra i più energivori della casa. In particolare, sono tra gli apparecchi che consumano più elettricità negli ambienti domestici, insieme ad altri dispositivi con un alto dispendio energetico come il bollitore, il forno elettrico e la lavastoviglie.
Il consumo di una friggitrice ad aria è legato alla potenza assorbita dall’elettrodomestico, quindi cambia in base al modello e al tipo di impiego. L’energia elettrica utilizzata da questi apparecchi è in media 1,4-1,7 kWh, ossia per ogni ora d’uso possono consumare da 1.400 a 1.700 watt, ma può andare da un minimo di 0,8 kWh fino a un massimo di 2 kWh.
Il valore dipende da serie di fattori:
Inoltre, il consumo energetico della friggitrice ad aria non è sempre uguale durante la cottura, ma varia nelle diverse fasi del procedimento. L’assorbimento di corrente è maggiore all’inizio, quando l’apparecchio deve raggiungere la temperatura impostata, mentre è ridotto nella fase successiva quando deve appena mantenere la temperatura richiesta.
Un confronto importante è quello tra il consumo del forno elettrico e di una friggitrice ad aria, in quanto per molte ricette è possibile utilizzare entrambi gli elettrodomestici. In particolare, la friggitrice ad aria è considerata un’alternativa al classico forno alimentato ad energia elettrica, ma bisogna valutare la convenienza economica in termini di consumi.
Il consumo del forno elettrico è di circa 1 kWh, ovvero 1.000 watt all’ora, ma può oscillare da un minimo di 0,9 kWh fino a un massimo di 1,5 kWh considerando anche la fase di preriscaldamento. Inoltre, un forno elettrico di bassa classe energetica può consumare di più, arrivando anche a 2 kWh per i modelli di classe G.
Tuttavia, bisogna tenere conto della maggiore velocità di cottura della friggitrice ad aria rispetto al forno elettrico, con la possibilità di cucinare lo stesso alimento in tempi più rapidi di oltre la metà. Considerando anche il tempo di cottura, la friggitrice ad aria consuma meno di un forno elettrico, quindi è senz’altro un’opzione da valutare per il risparmio energetico.
Le friggitrici ad aria sono elettrodomestici energivori, ma in alcune circostanze aiutano a ridurre i consumi di elettricità in casa velocizzando i tempi di cottura in confronto al forno elettrico. Per contenere il dispendio energetico è possibile adottare alcuni accorgimenti utili:
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