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Spese fisse bolletta luce: ecco quali sono e come calcolarle

07/03/2022

Spese fisse bolletta luce: ecco quali sono e come calcolarle

Le spese fisse nella bolletta sono un’importante voce nell’utenza energetica, tuttavia a differenza delle spese variabili non cambiano in base ai consumi di energia elettrica. In bolletta la quota fissa è uguale per tutti i fornitori, infatti viene determinata da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.

Conoscere questo tipo di costi permette di comprendere meglio la bolletta della luce, per una maggiore consapevolezza su questa spesa energetica e una migliore capacità di scegliere bene l’offerta luce più conveniente nel mercato libero. Ecco cosa bisogna sapere sui costi fissi nella bolletta della luce, quali sono e come vengono calcolati.

Quali sono le spese fisse in una bolletta della luce?

Nelle utenze dell’energia elettrica si possono trovare sia costi fissi che spese variabili. Nel mercato libero la quota che cambia è quella legata alla materia prima energia, mentre nel mercato tutelato anche questa voce viene definita dall’Autorità, quindi è uguale per tutti i fornitori senza la possibilità di trovare offerte più convenienti.

Gli altri costi invece sono fissi, quindi anche nel mercato libero non cambiano ma sono stabiliti da ARERA. Il loro peso sulla bolletta della luce può essere più o meno elevato, a seconda delle politiche pubbliche e dell’andamento del prezzo dell’energia all’ingrosso.

Trasporto e gestione del contatore

Questo costo viene calcolato dall’Authority, infatti non può essere alterato dai venditori, ed è richiesto per sostenere le spese per il trasporto e la gestione del contatore elettrico. L’importo è composto da una quota fissa per ogni fornitura, una quota potenza in base alla potenza contrattata in kW e una quota energia che dipende dal consumo di energia elettrica.

Oneri di sistema

Se il trasporto e la gestione del contatore sono legati ai costi sostenuti dal distributore, gli oneri di sistema dipendono dalle tariffe calcolate da ARERA. Questi costi fissi servono a finanziare delle attività strategiche per il Paese, come le sovvenzioni alle energie rinnovabili, tuttavia sul portale online dell’Autorità sono pubblicati ogni trimestre i valori delle varie componenti.

Imposte e IVA

La terza voce che compone le spese fisse nella bolletta della luce sono le imposte e l’IVA. Le accise sono calcolate in base all’energia consumata, quindi sebbene si tratti di costi fissi sono comunque legati alla quantità di energia utilizzata. L’IVA è del 10% per le abitazioni di residenza e del 22% per le seconde case, con una base di calcolo che tiene conto dell’importo totale in bolletta.

Quanto incidono i costi fissi nella bolletta della luce?

In genere, nella bolletta della luce le spese fisse rappresentano circa il 55-60% dell’importo complessivo, mentre il restante 40-45% è rappresentato dal costo della materia prima e nel mercato libero varia da ogni fornitore. Ultimamente, però, il Governo ha deciso per l’azzeramento degli oneri di sistema, una misura adottata per ridurre l’aumento del prezzo all’ingrosso dell’energia.

Il taglio degli oneri di sistema ha interessato le bollette del quarto trimestre 2021 e del primo trimestre 2022, portando dunque a una diminuzione del peso dei costi fissi in bolletta. Nell’ultimo semestre, infatti, tra le spese fisse sono rimaste appena le imposte e i costi per il trasporto e la gestione del contatore, aumentando la quota per la materia energia.

Ecco come era ripartita la bolletta nel mercato tutelato nel primo trimestre 2021 secondo i dati ARERA:

  • 46% materia prima energia;
  • 21% oneri di sistema;
  • 20% trasporto e gestione del contatore;
  • 13% imposte.

Questa invece è la ripartizione straordinaria nel primo trimestre 2022 dopo l’intervento del Governo:

  • 80,8% materia prima energia;
  • 0% oneri di sistema;
  • 10,8% imposte
  • 8,4% trasporto e gestione del contatore.

Come risparmiare sulla bolletta della luce

Se i costi fissi nella bolletta della luce non variano, per risparmiare è necessario individuare la tariffa migliore sul mercato libero. Ovviamente è importante anche utilizzare l’energia elettrica in modo responsabile ed evitare gli sprechi, inoltre è utile investire nel risparmio energetico e realizzare interventi di efficientamento dell’immobile.

Ad esempio, è possibile acquistare elettrodomestici a basso consumo, ottimizzare l’utilizzo dei condizionatori d’aria e usare correttamente la lavatrice e la lavastoviglie. In più si può valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico, per generare elettricità verde per l’autoconsumo e ridurre i costi in bolletta.

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