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Differenze bolletta del gas per residente e non

07/03/2022

Differenze bolletta del gas per residente e non 

Molte persone si chiedono quale sia la differenza tra la bolletta del gas residente e non residente, ad esempio quando si possiede una seconda abitazione al mare o in montagna per le vacanze. In questa circostanza le regole sono abbastanza chiare, valide sia per le forniture nel mercato libero sia per quelle attive nel servizio di maggior tutela.

Ad ogni modo è importante conoscere come funziona la rendicontazione dei consumi di gas, per una maggiore consapevolezza nella gestione di questa utenza energetica fondamentale per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e la cottura. Ecco cosa bisogna sapere sulla bolletta del gas non residente e le differenze con le bollette del gas per gli immobili di residenza.

Utenza gas residente o non residente: cosa cambia?

A differenza del costo dell’energia elettrica per residente e non residente, il quale prevede una tariffa diversa per le seconde case con costi fissi più elevati, per il gas il sistema utilizzato è un altro. La fornitura di gas prevede una tariffa che non cambia in base alla residenza, ma a seconda della zona climatica in cui è localizzato l’immobile.

Per questo motivo, se le due abitazioni si trovano entrambe nella stessa area climatica la tariffa applicata è la medesima, senza nessuna differenza sui costi fissi per le due utenze. Se invece gli immobili sono ubicati in fasce climatiche differenti, in questo caso anche i costi fissi sono differenti, tuttavia la non residenza non è una condizione che influenza la tariffa.

Come funziona la bolletta del gas non residente

Le utenze per le seconde case, al pari di quelle per le abitazioni di residenza, sono composte da due tipi di costi: fissi e variabili. I primi sono una quota fissa pagata da tutti i consumatori con un punto di prelievo attivo; i secondi sono dei costi variabili in base al consumo di energia, quindi dipendono dal gas o dall’energia elettrica utilizzati.

Le spese fisse non sono determinate dai fornitori di energia ma da ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente, perciò tutte le forniture simili prevedono lo stesso importo per i costi fissi. Ciò che cambia tra i diversi fornitori è la tariffa per la materia prima energia, la quale in genere incide per circa il 40-50% dell’importo complessivo in bolletta.

In modo analogo a quanto avviene per le forniture di gas residenti, anche le utenze gas non residenti sono soggette allo stesso sistema di calcolo. Per calcolare il costo del gas, infatti, si moltiplicano i consumi di gas rilevati in metri cubi per un coefficiente C, per ottenere gli standard metri cubi e determinare il costo del gas in bolletta.

Il coefficiente C è un parametro che dipende dalla zona climatica in cui si trova l’immobile, calcolato tenendo conto del numero di giorni di funzionamento del riscaldamento e dei gradi giorno. L’Italia è suddivisa in 6 aree climatiche, ognuna delle quali presenta uno specifico coefficiente C, quindi anche un diverso moltiplicatore per il calcolo del costo del gas:

  • Zona A – meno di 600 gradi giorno (Lampedusa, 568 gradi giorno).
  • Zona B – tra 600 e 900 gradi giorno (Palermo, 751 gradi giorno).
  • Zona C – tra 901 e 1400 gradi giorno (Napoli, 1034 gradi giorno).
  • Zona D – tra 1401 e 2100 gradi giorno (Roma, 1415 gradi giorno).
  • Zona E – tra 2101 e 3000 gradi giorno (Milano, 2404 gradi giorno).
  • Zona F – oltre 3000 gradi giorno (Cuneo, 3012 gradi giorno).

Domiciliazione e costo della bolletta del gas non residente

Per l’energia elettrica, essendo applicati costi fissi diversi per le utenze residenti e non residenti, è necessario indicare sempre qual è l’abitazione di residenza. Ciò non è rilevante per il gas, in quanto la differente tariffazione è legata appena alla localizzazione geografica dell’immobile, quindi non è importante segnalare se si tratta di un’utenza non residente o residente.

Per le bollette del gas il costo dell’energia è legato all’area climatica, perciò chi possiede due abitazioni in due diverse zone climatiche, a parità di consumi di gas avrà due bollette di importo differente, una più cara e l’altra più conveniente. Ciò non vale appena per la quota energia, ma anche per i costi fissi, in quanto la quota energia incide anche nel calcolo degli oneri di sistema.

Per risparmiare sulla bolletta del gas non residente esistono appena due possibilità: consumare meno energia e scegliere una fornitura gas vantaggiosa. Nel primo caso è possibile ottimizzare i consumi, ad esempio cambiando la caldaia con un impianto più efficiente, oppure realizzando un intervento di riqualificazione energetica come il cappotto termico.

Nel secondo caso bisogna scegliere bene la fornitura di energia, valutando con attenzione le tariffe disponibili nel mercato libero. Noi di Pulsee proponiamo offerte convenienti, smart e sostenibili come Gas Relax, una fornitura chiara e vantaggiosa, richiedibile anche in modalità dual fuel per semplificare la gestione delle utenze domestiche con le nostre offerte luce e gas green per la casa.