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Cosa significa componente sostitutiva materia prima gas

03/09/2021

Cosa significa componente sostitutiva materia prima gas 

La dicitura componente sostitutiva materia prima gas fornisce un riferimento importante sul prezzo dell’energia, per capire qual è il costo del gas naturale applicato dal fornitore. Essere in grado di valutare in modo consapevole questa e altre voci è indispensabile, poiché permette di compiere le scelte giuste e avere il massimo controllo sulle utenze domestiche.

Per questo motivo è fondamentale sapere come leggere la bolletta del gas, conoscendo almeno le principali indicazioni tariffarie presenti all’interno del documento. In questa guida vedremo in particolare cos’è la componente sostitutiva materia prima gas e cosa significa esattamente, analizzando nel dettaglio il ruolo di questa voce di spesa.

All’interno della bolletta del gas sono presenti una serie di voci, tra cui quelle principali sono:

  • spesa per la materia prima gas naturale;
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  • spesa per gli oneri di sistema;
  • imposte;
  • ricalcoli;
  • altre partite;
  • bonus sociale;
  • totale IVA.

Ognuno di questi riferimenti offre il dettaglio dei costi in bolletta, affinché ogni cliente del mercato libero e del servizio di maggior tutela (entro gennaio 2023 il mercato tutelato cesserà di esistere e sarà obbligatorio concludere il passaggio al mercato libero) possa sapere come si arriva all’importo finale da pagare al fornitore di gas naturale.

In particolare, la prima voce di spesa indica il prezzo del gas pagato dagli utenti, il quale viene calcolato sommando tutte le varie componenti che incidono sul costo della materia prima proposto dal fornitore. Si tratta dell’importo espresso in euro/Smc (euro per Standard metro cubo), un valore facile da usare per comparare offerte gas differenti e scegliere agevolmente quella più conveniente.

All’interno di questa voce si trova anche la componente sostitutiva materia prima gas, un riferimento tariffario composto da diversi elementi, la cui somma permette di calcolare il prezzo finale della spesa per la materia gas naturale. Dopodiché la bolletta è comprensiva degli altri costi, dal trasporto dell’energia agli oneri di sistema, tuttavia in questa guida tratteremo appena della prima componente.

Cos’è la componente sostitutiva materia prima gas

La componente materia prima gas è una delle voci di spesa che determinano il prezzo dell’energia, fornendo un’importante indicazione sulla tariffa concordata con il fornitore nel mercato tutelato o libero. Il costo finale è condizionato da una quota fissa (euro/anno) e una quota energia (euro/Smc), la prima indipendente dal consumo in quanto legata alla presenza di un punto di prelievo attivo, la seconda relativa al consumo di energia.

La spesa totale viene calcolata considerando varie componenti, tra cui:

  • componente materia prima gas;
  • copertura rischi commerciali;
  • commercializzazione;
  • gradualità;
  • rinegoziazione contratti.

La componente materia prima gas (Cmem) è il costo per l’acquisto del gas che il fornitore rivende ai clienti, calcolato direttamente nei consumi. Questa voce non varia in base al consumo di gas, ma è legata alla zona territoriale in cui si trova il punto di prelievo e al coefficiente P (potere calorifero superiore convenzionale, ovvero la quantità di energia ottenuta a parità di consumo).

La seconda componente è la copertura rischi commerciali (CCR), un costo applicato direttamente al gas consumato, il quale rappresenta le spese sostenute dal fornitore per tutelare i clienti dalle variazioni elevate di prezzo del gas sul mercato. Si tratta ad esempio di alterazioni dovute agli eventi climatici estremi, oppure ad oscillazioni significative della domanda di gas naturale.

Tra le voci delle componenti che incidono sulla materia prima energia c’è anche la commercializzazione (QVD), ovvero la quota per la vendita al dettaglio. Questo riferimento comprende i costi affrontati dal fornitore per la gestione commerciale degli utenti, con una quota fissa e una variabile calcolata in base al consumo di gas naturale.

Tra gli oneri aggiuntivi ci sono anche altre componenti interne. Tra queste ci sono gli oneri di gradualità (GRAD) per l’aggiornamento dei contratti di acquisto del gas naturale all’ingrosso, mentre gli oneri di rinegoziazione dei contratti (Cpr) si applicano al gas consumato, con lo scopo di incentivare i fornitori a rinegoziare la durata dei contratti di acquisto del gas all’ingrosso con modalità più vantaggiose.

Come si determina il costo materia prima gas nel mercato tutelato e libero?

Nel mercato tutelato il prezzo della materia prima gas è stabilita da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, perciò non esistono particolari differenze tra i diversi fornitori, in quanto sono obbligati a proporre i prezzi definiti dall’Autorità. Il costo del gas dipende dunque dalle tariffe previste da ARERA, tenendo conto della zona geografica e dei consumi.

Nel mercato libero, invece, l’Autorità individua appena gli altri costi, come gli oneri di sistema e le spese per il trasporto dell’energia, lasciando il calcolo della componente materia prima gas ai fornitori. Questa voce incide in media sul 40-45% dell’importo in bolletta, perciò è una voce davvero importante, in grado di fare la differenza per risparmiare sull’utenza domestica del gas.

In particolare, quando si valuta la convenienza di un’offerta sul mercato libero bisogna considerare la spesa per il gas naturale e il costo medio unitario. Quest’ultimo è il riferimento più importante, poiché consente di sapere qual è il prezzo in euro applicato dal fornitore per ogni Standard di metro cubo di gas naturale (euro/Smc).

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