Ecco cos'è il turismo sostenibile
Viaggiare è una vera e propria passione per milioni di italiani, inoltre il settore turistico rappresenta un comparto strategico per l’economia del nostro Paese. Tuttavia, se non viene gestito in modo responsabile può causare gravi danni alle risorse naturali, aumentare le disuguaglianze e incrementare le emissioni di gas ad effetto serra.
Per limitare l’impatto ambientale e sociale dei viaggi è fondamentale adottare un modello di turismo sostenibile, un approccio diverso rispetto al classico turismo di massa che parte dalla maggiore consapevolezza di ognuno di noi. D’altronde, lo slow travel garantisce numerosi vantaggi e offre un modo nuovo per scoprire il mondo senza danneggiarlo.
Per comprendere cos’è il turismo sostenibile è possibile partire dalla definizione dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo. In questo caso viene espresso come una forma di turismo in grado di soddisfare le esigenze dei viaggiatori e delle comunità ospitanti, al contempo capace di tutelare le risorse ambientali e offrire nuove opportunità per le generazioni future.
Il turismo sostenibile, quindi, si inserisce nei principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Ad esempio, può favorire lo sviluppo economico e ridurre la povertà nel mondo (Obiettivo 1), promuovere l’agriturismo per diminuire la fame (Obiettivo 2), favorire l’utilizzo delle energie verdi e pulite (Obiettivo 7) e garantire un lavoro dignitoso a milioni di persone (Obiettivo 8).
Partendo dalla spiegazione dell’UNWTO, è possibile riferirsi al turismo sostenibile come a un turismo responsabile e consapevole del suo impatto ambientale, sociale ed economico, sia presente che futuro. Si tratta di un nuovo modo di viaggiare più rispettoso dei suoi effetti sul pianeta, le comunità locali e le generazioni future, diametralmente opposto rispetto al turismo di massa.
Ecco alcuni pilastri del turismo ecosostenibile e responsabile che aiutano a comprendere meglio il concetto di sostenibilità applicato al turismo:
In tutto il mondo sono sempre di più gli esempi di turismo sostenibile, sia a livello privato che pubblico. Nell’UE, ad esempio, nel 2021 è stata emanata la risoluzione del Parlamento Europeo per la strategia comune per il turismo sostenibile, per ricostruire un settore profondamente danneggiato dalla pandemia sui valori della sostenibilità e della responsabilità ambientale, sociale ed economica.
Anche il PNRR italiano ha previsto obiettivi per la promozione degli investimenti in digitalizzazione, innovazione, competitività e sostenibilità nel settore del turismo. Inoltre, molte aziende e operatori del comparto stanno adottando strategie orientate alla sostenibilità, per soddisfare le esigenze dei nuovi viaggiatori nel post-Covid alla ricerca di esperienza positive per il pianeta e le comunità locali.
Tra gli esempi di turismo sostenibile ci sono:
Turismo sostenibile significa anche scegliere mezzi di trasporto low carbon, ad esempio preferendo il treno all’aereo laddove possibile, valorizzare i ristoranti che utilizzano alimenti provenienti da agricoltura sostenibile e biologica, usare in maniera responsabile le risorse idriche del posto e non contaminare l’ambiente gettando sempre i rifiuti nella raccolta differenziata.
Un esempio pratico di turismo sostenibile in Italia sono gli alberghi diffusi di Montescaglioso, una struttura ricettiva situata in uno storico borgo della Basilicata, in cui le stanze sono ottenute da dimore abbandonate senza alcun consumo di suolo attraverso la cementificazione, valorizzando il patrimonio immobiliare locale in disuso.