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Le tipologie di lampadine con i consumi più bassi

14/06/2023

Le tipologie di lampadine con i consumi più bassi      

Il consumo di energia elettrica delle lampadine incide sui costi in bolletta e sull’ambiente, per questo motivo è importante scegliere bene le sorgenti luminose per la propria casa. In particolare, bisogna sapere quali lampadine consumano meno tra le numerose tipologie presenti in commercio.

Ovviamente non bisogna valutare soltanto il consumo elettrico, ma anche altri aspetti come l’intensità luminosa necessaria per illuminare in modo ottimale ogni tipo di ambiente. Vediamo quali sono le lampadine a basso consumo, con alcuni consigli utili per risparmiare energia elettrica in casa.

Quali sono le lampadine che consumano meno?

Tra le lampadine che consumano poco ci sono quelle a LED e fluorescenti. Ad esempio, considerando un flusso luminoso di 600 lumen, ossia la quantità di luce visibile emessa da una sorgente luminosa, è possibile utilizzare una lampadina a LED da appena 12 W oppure una lampada fluorescente da 14 W.

Al contrario, per ottenere 600 lumen servirebbe una lampadina alogena da 42 W o una a incandescenza da ben 60 W. È evidente come maggiore è l’energia elettrica assorbita da una sorgente luminosa a parità di prestazioni d’illuminazione e più elevato sarà il consumo di elettricità, con costi in bolletta e un impatto ambientale superiori.

Per questo motivo le lampadine migliori per ridurre i consumi elettrici sono quelle a LED, in quanto consumano fino all’80% in meno rispetto a una lampada alogena e fino al 20% in meno in confronto a una lampadina fluorescente. Inoltre, le luci a LED durano fino a 50.000 ore, non contengono sostanze nocive e offrono un’ampia gamma di colori freddi e caldi.

In alternativa è possibile scegliere delle lampadine fluorescenti, modelli che riducono i consumi elettrici fino al 70% rispetto alle luci incandescenti e sono meno energivore anche delle lampade alogene. Le luci fluorescenti sono ideali per un impiego prolungato, forniscono un’ottima efficienza luminosa e una lunga durata, ma bisogna prestare attenzione al loro smaltimento in quanto contengono sostanze pericolose.

Quali sono le lampadine a LED che consumano meno?

Sul mercato esistono vari modelli di lampadine a LED con consumi diversi tra loro, a seconda di vari fattori e caratteristiche. Nonostante siano sempre più efficienti rispetto alle luci a incandescenza, alogene e fluorescenti, è importante scegliere i prodotti che offrono le migliori prestazioni luminose con il minor consumo di energia elettrica.

In generale, le lampadine a LED che consumano meno sono quelle con un consumo in watt più basso a parità di lumen. Alcuni modelli di ultima generazione consentono di ottimizzare ulteriormente il dispendio energetico, ad esempio integrando le sorgenti luminose con un sistema di domotica residenziale, oppure personalizzando la luminosità in base alle proprie esigenze.

Si tratta ad esempio delle luci a LED dimmerabili, dotate di un apposito dispositivo chiamato dimmer che permette di regolare l’intensità della luce da 0 al 100% di luminosità. Un altro modello interessante sono le lampadine a LED smart, equipaggiate con un piccolo modulo Wi-Fi per controllarle da remoto tramite app o un hub dedicato, per programmare l’accensione e lo spegnimento delle luci in modo automatico e risparmiare energia.

Altrimenti si possono abbinare le luci a LED ai sensori di movimento, in questo modo le lampadine si accenderanno solo quando c’è qualcuno nella stanza. Questo accorgimento permette di ridurre i consumi elettrici evitando gli sprechi, poiché non appena non sarà più necessario illuminare l’ambiente le luci si spegneranno azzerando i consumi superflui di energia elettrica.

La nuova classe energetica delle lampadine

Il 1° settembre 2021 è entrata in vigore la nuova classificazione energetica per le lampadine, attraverso l’aggiornamento dell’etichetta energetica degli elettrodomestici. Invece delle classi A+ e A++ si è tornati al precedente sistema con le classi energetiche dalla A (la migliore) alla G (la peggiore), per semplificare le scelte di consumo sostenibili e favorire lo sviluppo di prodotti più ecologici.

I criteri per rilevare la classe energetica sono diventati più rigorosi, infatti se prima di questo aggiornamento la maggior parte della lampadine a LED si trovava in classe A++, oggi questi prodotti sono omologati in classe C o D. Inoltre, nell’etichetta energetica viene riportata un’altra informazione importante, ovvero il consumo di energia elettrica di ogni lampadina espresso in kWh per 1000 ore di utilizzo.

Oggi soltanto pochissimi prodotti sono delle lampadine a LED classe A, ma alcuni produttori hanno sviluppato dei modelli in grado di ridurre i consumi fino al 60% rispetto a una lampada standard e ottenere l’omologazione nella migliore classe energetica. Si tratta di bulbi LED ultraefficienti, una soluzione ideale per ridurre l’energia consumata, diminuire gli sprechi e le emissioni prodotte.

Per aumentare il risparmio economico e la salvaguardia dell’ambiente è importante scegliere anche la fornitura di energia elettrica giusta, valutando la sottoscrizione di un’offerta luce conveniente, con un valore della componente energia competitivo, ma anche con la possibilità di richiedere solo elettricità prodotta da energie rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico.