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Cosa prevede la detrazione fiscale Ecobonus

17/03/2022

Cosa prevede la detrazione fiscale Ecobonus    

La detrazione fiscale Ecobonus è un’agevolazione per gli interventi di riqualificazione energetica, rinnovata anche per il 2022 attraverso l’ultima Legge di Bilancio. La misura fa parte dei bonus edilizi, una serie di detrazioni disponibili per i lavori realizzati negli edifici esistenti, prorogati fino al 31 dicembre 2024.

La detrazione Ecobonus può anche essere convertita in cessione del credito, con la possibilità di cedere la detrazione a un soggetto autorizzato, oppure in sconto in fattura con un risparmio immediato sulla spesa da sostenere. Vediamo cosa prevedono e quali sono le detrazioni fiscali Ecobonus, dai lavori ammessi alle modalità per usufruire dell’agevolazione pubblica.

Ecobonus: detrazioni fiscali dal 50% all’85%

Per sostenere gli interventi di risparmio energetico la Legge di Bilancio 2022 ha confermato l’Ecobonus, un pacchetto di agevolazioni per rendere gli edifici energeticamente più efficienti. La misura offre una serie di aliquote che vanno dal 50% fino all’85%, a seconda del tipo di lavori e dell’edificio sul quale eseguirli.

In particolare, le aliquote ordinarie comportano una detrazione fiscale del 65% e 50% per la riqualificazione energetica degli immobili. L’aliquota minima è del 50%, valida per tutti i lavori ammessi dall’Ecobonus, tuttavia in alcune circostanze è possibile aumentare la detrazione al 65%, rispettando alcuni requisiti stabiliti dalla normative di legge.

Per gli interventi che interessano gli edifici condominiali, invece, le aliquote dell’Ecobonus prevedono una detrazione fiscale maggiorata dal 70% all’85%. In questo caso è previsto un limite massimo di 40 mila euro su ogni unità immobiliare, da moltiplicare per tutti gli immobili che compongono il condominio.

Se gli interventi vengono eseguiti su edifici condominiali situati nelle aree a rischio sismico 1, 2 e 3, con finalità anche di riduzione del rischio sismico, la detrazione sale all’80%. L’aliquota massima, pari all’85%, è usufruibile sui lavori nei condomini che consentono la diminuzione di almeno 2 classi di rischio sismico, con un limite di spesa di 136 mila euro per ciascuna unità immobiliare.

I lavori ammessi dalle detrazioni dell’Ecobonus

L’Ecobonus concede una detrazione fiscale per gli interventi di aumento dell’efficienza energetica, la cui finalità è rendere gli edifici meno energivori riducendo gli sprechi di energia. Ogni tipologia di lavoro prevede una diversa aliquota, perciò è importante sapere quali detrazioni spettano per ciascuna categoria di lavori di risparmio energetico.

Detrazione Ecobonus 50%:

  • schermature solari (max 60 mila euro);
  • interventi sull’involucro edilizio (max 60 mila euro);
  • caldaie a condensazione (max 30 mila euro);
  • generatori di calore a biomasse (max 30 mila euro.

Per quanto riguarda i lavori sull’involucro edilizio, sono ammessi alcuni interventi di aumento dell’isolamento termico, come la sostituzione delle finestre comprensive degli infissi. Per gli impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria, le caldaie a condensazione devono fornire un livello di efficienza energetica per il riscaldamento pari o superiore al 90%.

Detrazione Ecobonus 65%:

  • interventi globali di riqualificazione energetica (max 100 mila euro);
  • coibentazione dell’involucro edilizio opaco (max 60 mila euro);
  • collettori solari termici (max 100 mila euro);
  • impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria integrati con sistemi di termoregolazione evoluti (max 30 mila euro);
  • caldaie a condensazione negli immobili condominiali (max 30 mila euro);
  • sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore ad alta efficienza (max 30 mila euro);
  • installazione di microgeneratori (max 100 mila euro);
  • sostituzione dello scaldabagno con scaldacqua a pompa di calore (max 30 mila euro);
  • installazione di sistemi di building automation (max 15 mila euro).

A chi spettano le detrazioni Ecobonus?

Il bonus energia 65% e 50% per gli interventi di riqualificazione energetica può essere richiesto da privati e titolari di reddito d’impresa, basta possedere un immobile e realizzare un intervento ammesso con finalità di risparmio energetico. Oltre alle persone fisiche sono incluse anche le società di persone, le società di capitali, le associazioni di professionisti e gli enti pubblici e privati non commerciali.

Come richiedere le detrazioni fiscali dell’Ecobonus

Per usufruire delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus, oppure per richiedere lo sconto in fattura o beneficiare della cessione del credito, bisogna innanzitutto pagare i lavori con un sistema di pagamento tracciabile. La legge prevede l’utilizzo di un bonifico bancario o postale per le persone fisiche, mentre per i titolari di reddito d’impresa appena la presentazione di un documento che attesti le spese sostenute.

Bisogna inoltre essere in possesso di alcuni documenti:

  • asseverazione tecnica;
  • scheda informativa;
  • attestato di prestazione energetica (APE).

Entro 90 giorni dalla fine dei lavori è necessario inviare l’APE telematicamente all’ENEA, utilizzando l’apposito servizio messo a disposizione sul portale online dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’ammissione dell’agevolazione permette di beneficiare della detrazione fiscale in 10 quote annuali di pari importo, da riportare all’interno della dichiarazione dei redditi.

Chi sceglie invece le alternative alle detrazioni, ovvero la cessione del credito e lo sconto in fattura, deve rispettare le norme previste dal decreto Anti-Frode, con l’obbligo di presentare anche il visto di conformità. Ad ogni modo, l’Ecobonus sarà disponibile fino a tutto il 2024, per agevolare le ristrutturazioni edilizie che consentono di ottenere risparmio energetico oppure l’uso delle fonti rinnovabili.

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