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Cos'è un impianto di cogenerazione e come funziona

22/09/2021

Cos'è un impianto di cogenerazione e come funziona        

Negli ultimi anni si parla molto di cogenerazione, un sistema innovativo per la produzione di energia in modo più sostenibile. Questo approccio è rivolto alla promozione dell’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas serra, per sfruttare meglio le risorse a disposizione per la generazione di energia elettrica e termica.

L’obiettivo è ottimizzare gli impianti per la produzione di energia, adottando soluzioni più eco-friendly per accelerare l’abbandono dei combustibili fossili. Per capire meglio di cosa si tratta proponiamo un approfondimento completo, attraverso il quale comprendere come funziona la cogenerazione e quali vantaggi offre in termini ambientali ed economici.

Sistema di cogenerazione: cos’è esattamente?

I sistemi di produzione energetica tradizionali prevedono la separazione tra le diverse forme di generazione di energia, con impianti specifici per ottenere energia elettrica e altri per fornire energia termica. Nel primo caso si utilizzano le centrali termoelettriche per la produzione di elettricità, mentre nel secondo le caldaie per il riscaldamento dell’acqua tramite una fonte di energia rinnovabile o fossile.

Con la cogenerazione questi due processi vengono integrati, usando la stessa centrale per la generazione di energia elettrica e termica, in questo modo è possibile soddisfare entrambe le domande con un unico impianto. Il processo si basa sul miglior uso delle risorse disponibili, in particolare sul riutilizzo del calore dissipato per la produzione di elettricità per generare energia termica.

Impianto cogenerazione: come funziona

Il funzionamento di un impianto termoelettrico convenzionale prevede quattro fasi distinte:

  • approvvigionamento di un combustibile;
  • utilizzo all’interno dell’impianto;
  • generazione di energia elettrica;
  • smaltimento del calore disperso.

Di solito il calore dissipato viene rilasciato nell’atmosfera, causando un danno ambientale considerevole quando si impiegano fonti fossili come il petrolio o il gas, contribuendo all’aumento dell’effetto serra. Nella cogenerazione, invece, il calore dissipato è recuperato, inviato a un apposito impianto e utilizzato per produrre energia termica a basso costo e con poche emissioni di CO2.

Per essere riconosciuti come tali gli impianti di cogenerazione devono rispondere a specifici requisiti tecnici e operativi secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia. Il funzionamento di un sistema di cogenerazione prevede l’utilizzo di un motore principale, un generatore elettrico e uno scambiatore di calore.

Il motore dell’impianto può essere alimentato da varie tipologie di fonti energetiche, tra cui un combustibile fossile come il gasolio o il gas naturale, oppure una risorsa pulita e rinnovabile come il biogas o perfino con i rifiuti solidi e le biomasse. Grazie all’evoluzione tecnologica oggi sono disponibili diversi modelli di motore, come le turbine a gas o a vapore, le microturbine, i turbogeneratori ORC o i sistemi con celle a combustibile.

Negli impianti di cogenerazione il motore viene alimentato da una fonte energetica, dopodiché aziona il generatore per trasformare l’energia meccanica in elettricità. A questo punto viene utilizzato il calore dissipato, per diminuire la quantità di energia necessaria al processo, quindi attraverso uno scambiatore di calore l’energia elettrica viene convertita in energia termica, ovvero acqua calda o vapore.

Cos’è la cogenerazione domestica

Oltre ai grandi impianti di cogenerazione esistono anche dei microcogeneratori, dei sistemi per la cogenerazione domestica di energia elettrica e termica. Si tratta di dispositivi di piccole e medie dimensioni, con una potenza non superiore a 50 kW, con i quali è possibile usare lo stesso combustibile per generare acqua calda ed elettricità.

Questi impianti sono riservati alle esigenze degli edifici residenziali, oppure per soddisfare il fabbisogno energetico di piccole e medie aziende. L’installazione di un microcogeneratore permette di ottimizzare l’efficienza energetica e i consumi, con una forte riduzione delle emissioni di gas climalteranti e un sensibile risparmio economico in bolletta.

Inoltre, questo intervento consente di usufruire di importanti agevolazioni fiscali, con una detrazione dal 50 al 65%, oltre alla possibilità di convertire il rimborso fiscale in cessione del credito e sconto in fattura. In più, l’energia elettrica in surplus può essere ceduta all’azienda elettrica, per massimizzare il vantaggio economico ottenibile con un sistema di cogenerazione domestica.

Quali sono i vantaggi della cogenerazione

Le tecnologie di cogenerazione garantiscono numerosi vantaggi, per questo motivo si tratta di una tipologia di impianti al centro di un forte programma di sviluppo e innovazione. In particolare, i principali benefici di un impianto di cogenerazione sono:

  • diminuzione delle emissioni inquinanti;
  • minore impatto ambientale;
  • elevato risparmio economico;
  • recupero dell’energia dissipata;
  • uso responsabile delle risorse energetiche;
  • ampia gamma di applicazioni compatibili.

Ovviamente è fondamentale valutare sempre la convenienza dell’installazione di un impianto di cogenerazione o microcogenerazione, attraverso uno studio di fattibilità accurato. Nel dettaglio bisogna analizzare diversi aspetti, come i consumi di energia elettrica e termica, la compatibilità ambientale del sistema e il vantaggio economico in termini di risparmio energetico.

Se non hai modo di mettere un impianto di cogenerazione a casa tua, puoi comunque ottimizzare i vantaggi ambientali attivando una delle offerte luce e gas disponibili e grazie al servizio My Green Energy puoi scegliere una fornitura la cui energia proviene al 100% da fonti rinnovabili.