La guida completa alla ricarica delle auto elettriche
Il futuro della mobilità è elettrico. Le auto elettriche offrono una soluzione innovativa e pulita per gli spostamenti quotidiani, riducendo drasticamente le emissioni inquinanti e contribuendo alla tutela dell'ambiente. A differenza dei tradizionali motori a combustione interna, i veicoli elettrici necessitano di una ricarica periodica per alimentare la batteria al litio e garantire l'autonomia necessaria.
Esistono diverse modalità di ricarica, ognuna con i suoi tempi e costi specifici, a seconda del modello di auto e del tipo di infrastruttura disponibile. Scopriamo insieme come funziona la ricarica di un'auto elettrica e quali sono i vantaggi di scegliere una mobilità sostenibile.
I veicoli elettrici, al contrario di quelli tradizionali, non dispongono di un motore a scoppio. La propulsione è affidata ad un motore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio. L'autonomia di un'auto elettrica dipende da vari fattori quali la capacità energetica della batteria, la massa del veicolo, l'efficienza del motore e la tecnologia impiegata.
La ricarica della batteria può essere effettuata in qualsiasi momento, tuttavia i costruttori sconsigliano di scaricare la batteria al di sotto del 20% della sua capacità residua. Per ricaricare il veicolo è sufficiente collegarlo ad una presa di corrente mediante un apposito cavo e attendere il completamento del ciclo di carica.
Una volta terminata la ricarica, il cavo può essere scollegato e il veicolo è pronto per riprendere il viaggio. Le auto elettriche di ultima generazione offrono autonomie che variano dai 250 ai 700 chilometri con una singola ricarica, avvicinandosi così alle performance dei veicoli a combustione interna.
Le modalità di ricarica dei veicoli elettrici si diversificano in base al tipo di corrente impiegata: alternata o continua. I sistemi a corrente alternata, più diffusi e accessibili, offrono ricariche più lente e meno efficienti. Al contrario, le ricariche in corrente continua consentono di ripristinare l'autonomia di un'auto elettrica in tempi significativamente più brevi, anche in pochi minuti grazie alle tecnologie più avanzate.
La presa domestica rappresenta la soluzione più economica e semplice per la ricarica, ma richiede tempi prolungati a causa della limitata potenza erogata (3 kW). Il wallbox, invece, ottimizza la ricarica in corrente alternata, offrendo potenze superiori (fino a 22 kW con il tipo 2, lo standard europeo) e riducendo i tempi di ricarica.
Le colonnine di ricarica pubbliche per auto elettriche, infine, possono erogare sia corrente alternata (fino a 43 kW) che continua. Le colonnine DC, grazie a standard come CHAdeMO (fino a 100 kW) e CCS (fino a 350 kW), permettono ricariche ultra-rapide, ideali per i lunghi viaggi.
La tecnologia di ricarica ha fatto passi da gigante, offrendo soluzioni sempre più rapide ed efficienti per gli automobilisti elettrici. In ogni caso, i tempi di ricarica di un'auto elettrica variano significativamente a seconda della potenza della colonnina utilizzata.
Con una presa domestica da 3 kW, ricaricare completamente una batteria da 50 kWh richiede circa 8-10 ore. Al contrario, le stazioni di ricarica rapide da 100 kW possono ridurre notevolmente i tempi di attesa, portandoli a circa 30 minuti.
Le colonnine di ultima generazione, in grado di erogare fino a 350 kW, offrono un'esperienza di ricarica ancora più rapida: una batteria può essere caricata dall'80% al 20% in soli 20 minuti. Questo significa che in pochi minuti, il tempo di una breve pausa, l'auto sarà pronta a ripartire.
Il costo della ricarica delle auto elettriche dipende soprattutto dalla tecnologia utilizzata. Nel caso della ricarica domestica bisogna pagare soltanto il prezzo dell’energia elettrica, quindi è importante avere una fornitura elettrica conveniente e green, per usufruire di una tariffa vantaggiosa e ridurre le emissioni inquinanti attraverso l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Allo stesso modo è fondamentale scegliere la tariffa più adatta. Ad esempio, conviene optare per una tariffa monoraria se si ricarica la vettura elettrica soprattutto durante il giorno, oppure per una tariffa bioraria per risparmiare sul costo dell’energia quando si ricarica l’auto soprattutto di notte e nel weekend.
Ad ogni modo, ecco i principali prezzi per la ricarica dei veicoli elettrici in Italia, considerando una vettura con una batteria di 50 kWh:
I prezzi riportati sono appena indicativi, in quanto variano a seconda dell’operatore e della tecnologia di ricarica. Esistono inoltre abbonamenti e tariffe flat, soluzioni che consentono di fidelizzarsi con una piattaforma di ricarica o un gestore, per beneficiare di prezzi al kWh più convenienti e risparmiare sulle ricariche effettuate mensilmente.
Le modalità di pagamento per la ricarica di veicoli elettrici presentano una certa variabilità a seconda del gestore della stazione di ricarica. Oltre al tradizionale pagamento con carta di credito, basato sul consumo effettivo di energia elettrica, sono sempre più diffuse soluzioni che prevedono l'utilizzo di applicazioni mobili dedicate. Alcune colonnine offrono inoltre la possibilità di effettuare pagamenti tramite QR code o tramite i principali servizi di pagamento digitale.
Per quanto concerne gli abbonamenti, le opzioni più comuni prevedono l'addebito diretto sul conto corrente (una soluzione simile alla domiciliazione delle utenze domestiche) o l'acquisto anticipato di pacchetti di energia, con tariffe maggiorate per i consumi eccedenti.
I principali problemi che potresti incontrare sono legati a:
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