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Cos'è il Prezzo Unico Nazionale dell'energia

25/10/2021

Cos'è il Prezzo Unico Nazionale dell'energia     

Fino al 2007 il mercato elettrico veniva gestito in regime di monopolio dall’ENEL, tuttavia con il processo di liberalizzazione (D.Lgs. 79/99) è stata istituita la borsa elettrica. In questo ambiente virtuale avviene l’incontro tra la domanda e l’offerta di energia, utilizzando come prezzo di riferimento per le negoziazioni il PUN.

Si tratta di un acronimo che sta per Prezzo Unico Nazionale, ed è un riferimento tariffario per il costo dell’energia contrattata nella borsa elettrica. Scopriamo cos’è il PUN esattamente e come funzionano i processi nel mercato energetico, per capire meglio come si gestiscono queste operazioni prima che l’elettricità arrivi nelle utenze domestiche.

PUN: cos’è il Prezzo Unico Nazionale?

Dopo la liberalizzazione del settore energetico nel 2007 sono sorti il mercato libero, in cui operano i fornitori in regime di concorrenza e il servizio di maggior tutela. Quest’ultimo è in scadenza a gennaio 2023, con il passaggio obbligatorio al mercato libero, perciò è importante valutare le offerte luce e gas più convenienti entro tale data se ancora si possiede una fornitura nel mercato tutelato.

Le contrattazioni per l’acquisto e la vendita di energia elettrica vengono realizzate nell’IPEX (Italian Power Exchange), ovvero la Borsa Elettrica Italiana. Qui avvengono le negoziazioni con l’incontro della domanda e dell’offerta, usando come prezzo di riferimento il PUN, ovvero il Prezzo Unico Nazionale dell’energia.

La borsa elettrica funziona secondo una serie di dinamiche estremamente complesse, infatti nel prezzo finale pagato dai consumatori entrano in gioco numerosi fattori. Tra questi ci sono i costi del produttore di energia, il prezzo pagato dai fornitori sul mercato libero e le spese per il trasporto e la distribuzione dell’energia, con tariffe variabili in base all’elettricità prodotta dai combustibili fossili e quella ottenuta dalle fonti rinnovabili.

Il prezzo unico nazionale del gas, invece, fa riferimento alle negoziazioni che avvengono nel punto di scambio virtuale (PSV), un mercato telematico per le negoziazioni di offerta e domanda di gas naturale. Anche in questo caso si tratta del prezzo all’ingrosso dell’energia, secondo le rilevazioni realizzate nella borsa del gas, una piattaforma digitale gestita dal GME.

Come viene stabilito il Prezzo Unico Nazionale dell’energia

Il PUN è un parametro variabile, un indicatore che permette di valutare il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica, secondo le quotazioni che sono state registrate nella giornata precedente. Questo riferimento rappresenta la media nazionale dei prezzi, in base alle negoziazioni avvenute per la vendita di energia all’interno della borsa elettrica italiana.

Il calcolo viene effettuato in diversi modi, ad esempio utilizzando la media ponderata delle tariffe di zona in base ai contratti totali realizzati, tenendo conto di ogni fascia oraria e di tutte le giornate in cui si effettuano le contrattazioni. Riassumendo, il PUN è un indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, un dato italiano che consente di capire la media dei costi energetici nelle varie ore della giornata e nelle diverse zone del Paese.

L’andamento del Prezzo Unico Nazionale dell’energia viene monitorato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), infatti è possibile consultare i documenti di sintesi delle quotazioni sul sito ufficiale del GME. In questo modo viene garantita la massima trasparenza ai consumatori, i quali possono visualizzare il PUN e analizzare i report giornalieri, mensili, o annuali.

In che modo il PUN condiziona il prezzo dell’energia

Ovviamente il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica influisce in modo considerevole sul costo pagato dagli utenti con il consumo finale. Quando il Prezzo Unico Nazionale tende a salire anche le tariffe energetiche diventano più care, mentre al contrario se il PUN nella borsa elettrica scende di conseguenza anche il prezzo dell’energia per gli utenti è più conveniente.

L’oscillazione del PUN non incide sul prezzo dell’energia soltanto per chi sceglie le tariffe a prezzo fisso, contratti in cui il costo della componente energetica viene bloccato, in genere per un periodo di 12 o 24 mesi. Altrimenti, per chi opta per una fornitura con tariffa a prezzo indicizzato il costo dell’energia varia in base all’andamento del PUN, con un importo più o meno elevato a seconda delle fluttuazioni del Prezzo Unico Nazionale.

Per questo motivo è importante scegliere con attenzione tra una tariffa a prezzo fisso o indicizzato, due soluzioni entrambe potenzialmente vantaggiose ma adatte a profili differenti. Il prezzo fisso conviene a chi non vuole sorprese, infatti è possibile pagare sempre lo stesso costo per la materia prima energia per tutto il periodo garantito dal fornitore.

Al contrario, le tariffe con prezzo indicizzato sono indicate per chi preferisce seguire il mercato, approfittando delle oscillazioni del PUN per pagare meno quando le negoziazioni nella borsa elettrica sono più basse. Si tratta di una decisione da prendere in maniera consapevole, valutando con attenzione le due soluzioni per capire qual è l’opzione in linea con le proprie esigenze.

Con Pulsee puoi sempre scegliere tra prezzo fisso o indicizzato

Noi di Pulsee crediamo nella libera concorrenza e nella trasparenza, infatti mettiamo a disposizione dei nostri clienti la possibilità di sottoscrivere una fornitura luce e gas personalizzata. Le nostre tariffe sono disponibili con prezzo fisso e indicizzato, in questo modo ognuno può decidere quale tipo di soluzione preferire in modo autonomo.

Naturalmente offriamo forniture green per la massima sostenibilità ambientale, inoltre è possibile ottenere un servizio 100% ecologico con energia esclusivamente da fonti rinnovabili con il piano My Green Energy. Si può anche optare per una fornitura da biogas certificato, per passare dal gas naturale convenzionale ad una energia verde e sostenibile, con gestione smart della fornitura online o tramite l’apposita app per smartphone.