Cosa sono e come si misurano le emissioni di CO2
Quando si parla di emissioni di CO2 si fa riferimento alle emissioni di anidride carbonica che viene rilasciata nell’aria come rifiuto della combustione di gas naturale, carbone e altri materiali.
È un gas inodore e incolore che di per sé non rappresenta un problema. Il punto è che la specie umana per il proprio sostentamento ne sta producendo una quantità dannosa per la salute della terra e l’umanità stessa.
Le emissioni di CO2, con l’alta produzione di gas, petrolio e carbone nel tempo hanno creato una patina invisibile intorno alla Terra. Questo strato trattiene il calore, e con gli anni ha portato a creare il cosiddetto effetto serra che sta contribuendo al cambiamento climatico, anzi ne è la principale causa.
Al giorno d’oggi pertanto sta diventando sempre più importante adottare uno stile vita sostenibile, attento all’ambiente ed ecologico.
Le preoccupazioni delle istituzioni, che con gli obiettivi 2030 stanno cercando di ridurre le emissioni sono evidenti, ma non servono loro a ricordarci quanto sia importante fare delle scelte consapevoli giornalmente.
Le conseguenze le vediamo con i nostri occhi ogni giorno che passa, con le stagioni che non sono più nettamente definite, ghiacciai che si sciolgono, eventi atmosferici gravosi sempre più frequenti e altre conseguenze che influiscono negativamente sulla nostra sicurezza ma anche sulla nostra salute, per non parlare del danno alla biodiversità che sta portando sempre più specie ad essere in via d’estinzione.
Conoscere l’inquinamento provocato dalle proprie azioni e decisioni quotidiane permette di essere più consapevoli, ma non sempre prendere scelte sostenibili è facile. Esiste infatti un parametro importante da considerare che è la Carbon Footprint.
La carbon footprint, letteralmente impronta di carbonio, è una misura che esprime l’impronta delle emissioni di CO2 legate alla produzione di un prodotto o all’erogazione di un servizio.
È possibile infatti stabilire il quantitativo di gas serra che viene emesso per produrre un prodotto, dalla sua realizzazione al momento del suo smaltimento.
Per poter misurare le emissioni di CO2 vengono prese in analisi diverse sostanze (definite inquinanti climateranti) che sono in grado di alterare il clima contribuendo al suo cambiamento. Queste sostanze, con un alto grado di inquinamento, sono state definite dal protocollo di Kyoto del 1997 come GHG, ovvero Greenhouse gases.
I principali gas che contribuiscono alla creazione della carbon footprint sono:
L’impronta delle emissioni di CO2 viene calcolata tenendo in considerazione i gas serra di un prodotto o di un servizio, che vengono quantificati sulla base del loro contributo al cambiamento del clima.
Il parametro che viene utilizzato è il CO2eq ovvero l’impronta di carbonio in termini di anidride carbonica equivalente calcolato sulla base del Global Warming Potential. Questa misura permette di capire l’impatto ambientale mostrando quanto calore mantiene nell’atmosfera un gas serra comparato con quello intrappolato dalla massa di anidride carbonica.
Le fasi nella produzione di un prodotto che vengono analizzate per capire la carbon footprint sono:
Per contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nel mondo, esistono diversi approcci che si possono seguire e tutti partono da una consapevolezza di quanto le nostre scelte quotidiane influiscono direttamente sull’abbassamento dell’inquinamento e della carbon footprint.
Prima di tutto è importante scegliere prodotti e servizi da aziende che si impegnano giornalmente nella rivoluzione verde, come per esempio optare per una macchina elettrica o una mobilità condivisa, cibo a km0 o un’offerta di luce e gas da fornitori di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Altri consigli per uno stile di vita più sostenibile: