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Che differenza c'è tra agricoltura biologica e biodinamica?

18/07/2022

Che differenza c'è tra agricoltura biologica e biodinamica?

Negli ultimi anni la maggiore sensibilità dei consumatori ha promosso varie forme di agricoltura sostenibile, con l’obiettivo di consumare prodotti più sani e tutelare l’ambiente. I principali metodi alternativi di agricoltura naturale sono il biodinamico e il biologico, due tecniche che benché simili presentano differenze e peculiarità specifiche.

Per compiere scelte consapevoli al momento di fare la spesa è importante comprendere la differenza tra biologico e biodinamico, per valutarne in modo informato i benefici e le prospettive. In questo modo si evita di fare confusione, valorizzando i sistemi agricoli migliori per la tutela dell’ambiente, la salute e lo sviluppo sostenibile.

Cos’è l’agricoltura biodinamica: significato e caratteristiche

L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione molto antico, una disciplina sorta all’inizio del XX secolo ad opera di Rudolf Steiner, scienziato e filosofo tedesco, fondata sulla profonda interconnessione tra cielo e terreno. La biodinamica si basa su procedure agricole che rispettano i cicli naturali e la biodiversità, con il divieto assoluto di utilizzo di prodotti chimici.

I prodotti biodinamici sono ottenuti sfruttando tecniche come la rotazione delle colture, i concimi naturali e la semina in base ai cicli lunari. Questo approccio prevede l’uso delle risorse della terra in modo sostenibile e responsabile, rispettando la capacità del suolo di rigenerare le risorse necessarie per la produzione di alimenti per il sostentamento umano.

L’unica certificazione per il biodinamico riconosciuta è quella dell’associazione Demeter, la quale valuta rigorosamente il rispetto dei requisiti dell’agricoltura biodinamica prima di autorizzare la certificazione dei prodotti. Si tratta dunque di un marchio privato rilasciato soltanto alle agricolture che anzitutto sono certificate biologiche, un presupposto essenziale per il conseguimento della dicitura biodinamica.

Che cos’è l’agricoltura biologica e come funziona?

L’agricoltura biologica è un metodo che implica un approccio meno invasivo rispetto all’agricoltura intensiva, riducendo l’utilizzo di sostanze chimiche come fertilizzanti, diserbanti e insetticidi di sintesi. Anche l’allevamento di bestiame deve rispettare questo approccio, evitando l’impiego di prodotti chimici come stimolanti della crescita e antibiotici.

Il biologico è regolato dalle norme europee, con una serie di regole che disciplinano l’agricoltura biologica e permettono di ottenere le certificazioni bio. Spesso viene equiparata all’agricoltura sostenibile, in quanto molti principi sono simili tra i due processi di allevamento e coltivazione, sebbene ognuno abbia la sua specificità.

Un prodotto biologico, infatti, è il risultato di pratiche agricole che tutelano la biodiversità, conservano gli equilibri ecologici, proteggono la qualità delle risorse idriche e la fertilità del suolo. Inoltre, il biologico tende all’utilizzo delle energie rinnovabili e all’uso responsabile delle risorse naturali, preferendo la qualità alla quantità della produzione agricola.

Le differenze tra agricoltura biodinamica e biologica

Per capire la differenza tra agricoltura biologica e biodinamica bisogna fare una premessa fondamentale. Spesso, infatti, è possibile parlare di prodotti biologici biodinamici, poiché chi riesce ad ottenere la certificazione biodinamica erogata da Demeter sta già rispettando i principi dell’agricoltura biologica, un passaggio indispensabile per considerare una produzione biodinamica.

La prima differenza riguarda proprio le certificazioni, infatti mentre il biologico è garantito da enti certificatori che verificano il rispetto delle norme dell’Unione Europea, il biodinamico viene certificato esclusivamente da Demeter. Nel primo caso si tratta di un marchio ufficiale, nel secondo di un marchio privato concesso dalla multinazionale tedesca.

Un’altra differenza è la possibilità di applicare un metodo scientifico, opzione possibile soltanto con il biologico, in quanto il biodinamico non consente misurazioni e osservazioni sperimentali oggettive. Questi due aspetti creano spesso confusione tra i consumatori, di fatto portando a credere che biodinamico e biologico siano equiparabili e utilizzabili come sinonimi.

Ad ogni modo, tenendo conto che il biodinamico deve essere prima di tutto biologico, è lecito considerare l’agricoltura biodinamica come un’evoluzione dell’agricoltura biologica. Ciononostante, non esistono criteri e sistemi oggettivi e condivisi per la valutazione del biodinamico, un modello la cui preferenza rispetto al biologico rimanda spesso alla discrezionalità di produttori e consumatori.

Biologico o biodinamico: quale scegliere per la propria alimentazione?

Sia l’agricoltura biodinamica che biologica offrono un’alternativa più sostenibile e salutare rispetto ai metodi agricoli convenzionali, soprattutto per la riduzione delle sostanze chimiche di sintesi. Questa caratteristica permette di diminuire l’inquinamento delle falde acquifere e dei bacini idrici, preserva la varietà biologica della biosfera e garantisce alimenti più sani per il fabbisogno alimentare.

In generale, la scelta del biodinamico può essere vista come una decisione personale, poiché già con il biologico vengono rispettati molti requisiti applicati al biodinamico. In entrambi i casi si tratta di scelte positive per il pianeta e il benessere della collettività, per ridurre la propria impronta ecologica ed essere sicuri di mangiare alimenti più salutari.

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