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Comunità energetiche: ecco cosa sono e come funzionano

07/03/2022

Comunità energetiche: ecco cosa sono e come funzionano

Le comunità energetiche sono un modello innovativo di condivisione dell’energia pulita, in cui ogni membro partecipa alle fasi di produzione, scambio e consumo di energia. Si tratta di un sistema partecipativo e collaborativo, basato sui principi dell’autonomia energetica e l’utilizzo responsabile ed efficiente delle energie rinnovabili.

Questo modello virtuoso è adatto a chiunque, soprattutto alle comunità locali e alle zone remote, dove le difficoltà di approvvigionamento energetico possono essere superate attraverso una soluzione circolare. Scopriamo cosa sono le comunità energetiche e come funzionano, per capire quali vantaggi offrono e come si crea una community dell’energia verde e sostenibile.

Che cosa è una comunità energetica

Le fonti rinnovabili consentono di produrre energia in modo ecologico, ad esempio utilizzando un impianto fotovoltaico per sfruttare l’energia solare, oppure una turbina eolica per generare elettricità attraverso l’energia eolica. Negli ultimi anni la diffusione delle energie rinnovabili è aumentata in Europa, non soltanto nelle grandi centrali ma anche nei piccoli impianti per l’autoconsumo.

Tuttavia, le energie verdi presentano un problema rispetto alle fonti fossili. La generazione di energia è incostante, con differenze sostanziali tra le diverse zone geografiche e le fasce orarie della giornata. Ad esempio, in alcune aree può esserci più vento e una maggiore produzione di energia eolica, in altre invece si può generare con il fotovoltaico più energia di quella necessaria per coprire il proprio fabbisogno energetico.

Una comunità energetica è una soluzione per questo problema, per ottimizzare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili condividendola all’interno di una rete di utenti interconnessi tra loro. In questo modo chi genera più energia la cede agli altri utenti collegati, secondo un sistema che massimizza il rendimento e valorizza la produzione e il consumo in loco riducendo la dipendenza dall’esterno.

Nel 2019 le comunità energetiche in Italia sono state riconosciute a livello ufficiale, attraverso al decreto Milleproroghe n. 169/2019. Oggi, quindi, le energy community sono una forma giuridica con base legale, garantendo a tutte le imprese, i cittadini e le pubbliche amministrazioni di potersi unire in associazioni per la generazione, lo scambio e la condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Come funzionano le comunità energetiche

Il funzionamento delle comunità energetiche si basa sul concetto di smart grid, ovvero di una rete intelligente. Si tratta di un’infrastruttura energetica moderna, tramite la quale è possibile gestire la condivisione dell’energia tra una serie di utenti tutti connessi tra loro. Gli utenti sono in genere dei prosumer, ovvero sia dei produttori che dei consumatori di energia, interconnessi tra loro attraverso la smart grid.

La rete è un sistema decentralizzato e digitalizzato, con il quale si possono gestire tutti i vari tipi di collegamenti tra gli utenti (one-to-one, many-to-many). Grazie alla tecnologia è possibile monitorare tutti i punti in tempo reale, per garantire da un lato che tutti gli utenti abbiano l’energia sufficiente al proprio fabbisogno energetico, dall’altro che l’energia prodotta non vada sprecata.

Per questo motivo le energy community comprendono anche sistemi di accumulo, per immagazzinare l’energia che non viene consumata e utilizzarla in un secondo momento, ad esempio di notte quando la produzione del fotovoltaico è ridotta.

Come costruire una comunità energetica

La legge italiana (è il recepimento della Direttiva Europea RED II 2018/2001/UE) prevede una serie di requisiti per creare una comunità energetica. Innanzitutto, i partecipanti devono avere un impianto condiviso per l’energia con una potenza fino a 200 kW. L’impianto deve essere connesso alla rete, utilizzando la stessa cabina di trasformazione a media o bassa tensione impiegata dalla energy community per il prelievo di energia dalla rete esterna.

Devono inoltre essere previsti dei contratti di diritto privato, nei quali appena i consumatori di energia sono liberi di uscire in qualsiasi momento dalla comunità energetica. I prosumer e i produttori, invece, devono rispettare quanto stabilito dal contratto. La partecipazione deve essere aperta a tutti, basta trovarsi nella zona raggiunta dalla cabina di trasformazione utilizzata dalla comunità energetica.

Ovviamente, ogni membro può continuare a scegliere il proprio fornitore di energia nel mercato libero senza limitazioni, per decidere da quale venditore ricevere l’energia prelevata dalla rete esterna. In questo caso è preferibile optare per una fornitura luce e gas green da energie rinnovabili, per mantenere lo stesso livello di sostenibilità anche nell’energia prelevata al di fuori della energy community.

Quali sono i vantaggi delle comunità energetiche?

Una comunità energetica garantisce importanti benefici ambientali, sociali ed economici. La produzione di energia da fonti rinnovabili consente di ridurre l’impronta di carbonio, per diminuire le emissioni di gas serra. Inoltre permette di minimizzare gli sprechi di energia, grazie a smart grid evolute che consentono una gestione più efficiente e responsabile dell’energia.

La creazione di una comunità energetica permette di ridurre i costi in bolletta, diminuendo la quantità di energia prelevata dalla rete. In più, è possibile usufruire di tante agevolazioni per le energie rinnovabili e la riqualificazione energetica, come il Superbonus 110%, l’Ecobonus e i numerosi altri bonus per la casa, per rendere il proprio immobile più ecosostenibile e meno costoso da mantenere.

Le comunità energetiche assicurano anche vantaggi sociali, in quanto promuovono la collaborazione e la partecipazione dei cittadini a dei progetti condivisi. Le energy community migliorano la qualità dell’aria, riducono l’impatto ambientale e favoriscono l’innovazione tecnologica, con benefici concreti per le comunità locali e una maggiore democratizzazione dell’energia per uno sviluppo sostenibile accessibile a tutti.