La differenza tra bassa, media e alta tensione
Quando si parla di energia elettrica capita spesso di fare confusione sull'organizzazione della rete nazionale e di come l’energia arriva nelle nostre case e nei nostri uffici.
L’energia elettrica viene prodotta nelle centrali presenti in diversi punti sul territorio nazionale e poi trasportata fino alle nostre case, grazie alla rete elettrica nazionale.
In questo approfondimento andremo ad analizzare le tipologie di tensione, quando vengono utilizzate e come arriva l’energia nelle reti domestiche.
La rete è composta da una serie di stazioni elettriche di linee e di trasformazione che si distinguono per la loro tensione (o voltaggio elettrico):
L’alta e la bassa tensione si differenziano per il loro utilizzo:
La tensione è la pressione che dalla centrale di produzione spinge gli elettroni carichi (la corrente) attraverso un circuito completo di conduzione, permettendo così di compiere loro il lavoro, come per esempio caricare un dispositivo elettrico o accendere una lampadina.
Tutto il processo e il viaggio dell’elettricità parte da una centrale che genera energia elettrica e poi la trasforma in alta e altissima tensione, questo per contenere le possibili perdite durante il trasporto.
Fatto questo, la Terna spa, che si occupa di trasportare l’elettricità su lunghe distanze, la porta dai centri di produzione ai centri di distribuzione che a loro volta la trasformano in media e bassa per poi definitivamente renderla disponibile nelle case e negli uffici dei cittadini.
Questo processo è possibile anche grazie alle Cabine primarie che trasformano l’elettricità da altissima/alta in media tensione e grazie alle Cabine secondarie che si occupano di trasformarla da media a bassa per poterla mettere a disposizione dell’uso domestico.
La corrente che arriva nelle nostre case generalmente ha una tensione media o bassa per due motivi:
Garantire pertanto un’adeguata sicurezza a cose e persone è essenziale, e lo si fa proprio mettendo a disposizione una tensione media o bassa per gli usi domestici quotidiani.
Misurare e prevenire gli sbalzi di tensione è davvero essenziale per la sicurezza delle persone ma anche per la protezione e la salvaguardia degli impianti elettrici.
Ti è mai capitato di asciugarti i capelli, e che tutto si spegnesse perché nel frattempo avevi l’asciugatrice accesa? Questa situazione rappresenta uno sbalzo di tensione.
Gli sbalzi di tensione sono un fenomeno comune sia nelle impianti elettrici delle case che in quelli industriali. Si tratta di un improvviso abbassamento della tensione dovuto a sovraccarichi o guasti che possono però causare problemi a dispositivi elettrici o agli elettrodomestici.
Questi sbagli possono essere evitati grazie a dei sistemi di controllo come stabilizzatori o UPS (sistemi di alimentazione di emergenza), che aiutano a mantenere la tensione nel range necessario ad alimentare gli elettrodomestici e i dispositivi elettrici.
Per misurare invece gli sbalzi di tensione vengono utilizzati apparecchi chiamati “registratori di tensione”, e servono per evitare picchi di tensione e generare degli allarmi in caso di sbalzo eccessivo.
Le cause degli sbalzi elettrici possono essere:
Prevenire queste situazioni di possibile pericolo per noi ma anche per i nostri dispositivi è essenziale, ricordiamo però che un impianto elettrico è sempre protetto dagli sbalzi di tensione grazie alla presenza del “salvavita”.
Tuttavia è davvero essenziale porre grande attenzione a non collegare troppi device contemporaneamente alla stessa presa elettrica perché potrebbe portare a situazioni poco piacevoli.