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Voci in bolletta: spesa per il trasporto e la gestione del contatore

01/08/2022

Voci in bolletta: spesa per il trasporto e la gestione del contatore        

La bolletta della luce e del gas è composta da una serie di voci che determinano la spesa finale in fattura, alcune delle quali non sempre sono chiare e comprese. Una di queste è la voce relativa alla spesa per il traporto e la gestione del contatore, un importo che si paga con tutte le forniture, sia nel mercato tutelato che in quello libero.

Le condizioni economiche, infatti, sono determinate da ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente, quindi i fornitori di energia non possono modificare la struttura di questa voce. Conoscere come funziona garantisce una maggiore consapevolezza nella gestione delle utenze domestiche, per sapere a cosa servono i vari costi pagati in bolletta.

Che cos’è la spesa trasporto e gestione contatore

Le bollette dell’energia elettrica e del gas sono composte da 4 voci principali:

  • materia prima energia;
  • imposte;
  • trasporto e gestione del contatore;
  • oneri di sistema.

L’unica voce che viene determinata dal regime di libero mercato è la materia prima energia, ad eccezione del mercato tutelato in cui è definita da ARERA e uguale per tutti i fornitori. Le altre sono voci stabilite dall’Autorità e non cambiano tra un contratto nel libero mercato o in regime di tutela, poiché non possono essere alterate dai singoli fornitori di energia.

In particolare, le spese di trasporto e del contatore si riferiscono ai costi necessari per la consegna dell’energia ai consumatori. L’energia elettrica e il gas, infatti, vengono distribuiti attraverso la rete nazionale a livello locale, fino ad arrivare nelle varie utenze finali, inoltre bisogna gestire le forniture mediante la manutenzione dei contatori e le letture dei consumi.

Tutte queste attività comportano delle spese, costi che vanno a formare la voce della bolletta chiamata appunto spesa per il trasporto e la gestione del contatore. Nel dettaglio, questa voce include le seguenti attività di trasporto, distribuzione e misurazione:

  • spese per il trasporto dell’energia sulla rete nazionale elettrica o del gasdotto;
  • costi di distribuzione locale dell’energia elettrica e del gas sulle reti di zona gestite dai vari distributori locali;
  • spese per l’attività di gestione dei contatori della luce e del gas volta dai distributori di zona;
  • costi per la lettura dei contatori, la gestione dei dati e la loro trasmissione.

Come si calcolano le spese di trasporto e gestione del contatore del gas

Nelle bollette del gas la voce di spesa per il trasporto e la gestione del contatore corrisponde ai costi di trasmissione, distribuzione e misura relativi al gas. Rientrano in questa voce anche gli importi per l’incentivazione e la qualità del servizio, oltre ad eventuali canoni comunali applicati a questi servizi in base ai canoni di concessione per la distribuzione dell’energia.

La tariffa definita dall’Autorità viene calcolata tenendo conto di due elementi:

  • quota fissa;
  • quota variabile.

La quota fissa è un importo che non dipende dal consumo di gas naturale, ma dalla zona climatica in base a una serie di scaglioni di consumo. La quota variabile è un importo legato al consumo di gas dell’utenza, con il quale vengono coperte le spese per il trasporto della materia prima, espresso in euro/Smc (Standard metri cubi di gas).

Ci sono anche altre due voce non presenti nella bolletta del gas, la quota per il trasporto che dipende dalla zona geografica dell’utenza e la quota di stoccaggio legata al consumo. Considerando lo stesso consumo di gas, le spese per il trasporto e la gestione del contatore del gas sono più alte in regioni come la Sicilia, la Calabria, la Campania e la Valle d’Aosta, mentre sono più basse in Lombardia, Veneto e Toscana.

Come si calcolano le spese di trasporto e gestione del contatore dell’energia elettrica

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore dell’energia elettrica è composta da tre voci distinte, uguali per le tariffe residenti e non residenti:

  • quota fissa;
  • quota potenza;
  • quota energia.

La quota fissa è un importo definito da ARERA in un certo valore fisso per anno, il quale si paga per avere un punto di prelievo fisso, anche se non viene usato in quanto la fornitura non è attiva. La quota potenza è un importo pagato in proporzione alla potenza impegnata del contatore, espressa in euro per kW per mese; si paga anche se non è presente alcun tipo di consumo.

Infine, la quota energia include tutti gli importi pagati in proporzione al consumo, un valore espresso in euro/kWh per l’elettricità. Gli importi cambiano quasi sempre su base annuale, quando l’Autorità definisce il valore di ogni voce in base alle esigenze del sistema elettrico, affinché vengano sempre coperte le spese necessarie per le attività di trasporto, distribuzione e misura dell’energia elettrica.

Quanto influisce la spesa per trasporto e gestione del contatore sulle bollette di luce e gas?

Il peso della voce spesa per il trasporto e la gestione del contatore sulle bollette di luce e gas non è sempre uguale, ma cambia in base agli importi stabiliti da ARERA ogni anno e al peso delle altre voci che compongono la fattura. L’Autorità pubblica regolarmente la composizione percentuale del prezzo del gas naturale e dell’energia elettrica, relative alle forniture nel regime tutelato ma utili per capire l’evoluzione delle varie voci in bolletta.

Nel primo trimestre 2022 la spesa per il trasporto e la gestione del contatore ha avuto un peso dell’11,27% sul prezzo del gas, mentre lo stesso trimestre dell’anno precedente era del 19%. La stessa voce nel terzo trimestre 2022 per l’energia elettrica ha avuto un peso del 9,3% sul prezzo complessivo dell’elettricità, mentre il trimestre dell’anno precedente era del 17,5%.

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