Come viene determinato il prezzo del gas naturale
Il prezzo del gas naturale è un indicatore molto importante, in quanto non solo influisce sulla bolletta del gas ma anche su quella dell’energia elettrica. Secondo i dati di Terna relativi al 2022, su un fabbisogno di 316,8 TWh di energia elettrica il 31% della domanda di elettricità è stata coperta dalle rinnovabili, mentre il resto da centrali a carbone e soprattutto da impianti termoelettrici alimentati appunto a gas.
Poiché il gas naturale è una materia prima energetica fungibile, ossia rimane uguale tra i diversi produttori, il prezzo viene definito sul mercato all’ingrosso e adeguato dai fornitori nel mercato libero o da ARERA nel regime di tutela. Scopriamo quali sono i fattori che condizionano il prezzo del gas e come si compone nella bolletta.
Il gas naturale è estratto dai giacimenti a terra e in mare, dopodiché viene raffinato ed è inviato ai paesi consumatori attraverso i gasdotti o nella forma liquefatta, ovvero il GNL (Gas Naturale Liquefatto). In Europa la vendita avviene principalmente attraverso il TTF (Title Transfer Facility), il mercato all’ingrosso per la compravendita di gas con sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.
Attraverso una piattaforma virtuale vengono registrati tutti i contratti di cessione e acquisto del gas naturale, dove i fornitori italiani comprano la materia prima energetica e la rivendono ai clienti, ovvero famiglie e aziende. Il prezzo finale viene stabilito in base alla quotazione del gas naturale, quindi in relazione all’indice TTF, in cui il fornitore deve caricare il suo margine.
Sebbene non tutto il gas contrattato in Europa passi per il TTF di Amsterdam, trattandosi del mercato più grande del continente l’indice influenza tutti i prezzi. Anche il nostro Paese, infatti, ha la propria borsa del gas chiamata PSV (Punto di Scambio Virtuale), il cui indice è utilizzato da ARERA per definire le tariffe nel mercato tutelato e da alcuni fornitori nel mercato libero, tuttavia il prezzo del gas del PSV e quello TTF presentano spesso dei valori simili.
Attraverso la media aritmetica di tutte le quotazioni del gas che avvengono ogni giorno nella borsa olandese viene calcolato l’indice TTF, in base al quale è possibile conoscere la quotazione media del prezzo del gas nel mese anteriore. Questo valore viene espresso in due unità di misura:
La conversione tra le due unità di misura viene realizzata moltiplicando il prezzo in €/MWh per un coefficiente di 0,0107 (si riferisce a un potere calorifico del gas di 0,03852 GJ/Smc). Il valore espresso in €/Smc è più facile da analizzare, in quanto utilizza la stessa unità di misura adottata per contabilizzare il consumo di gas in bolletta, trasformando i metri cubi di gas consumatori in standard metri cubi.
Analizzando l’andamento dell’indice TTF è possibile valutare le fluttuazioni del prezzo del gas naturale, che si riflettono sulle bollette del gas nel mercato tutelato e nelle offerte a prezzo indicizzato nel mercato libero dell’energia. In particolare, il prezzo del gas nel TTF è passato da 0,219 €/MWh di gennaio 2021 a 1,178 €/MWh di dicembre 2021, toccando il massimo di 2,379 €/MWh ad agosto 2022 per poi scendere fino a 1,268 €/MWh a dicembre 2022.
Il movimento del prezzo del gas negli hub europei riflette molteplici contesti e fattori, tra cui la situazione geopolitica (l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia), il rapporto tra la domanda e l’offerta, le previsioni degli analisti e le performance economiche. Inoltre, trattandosi di contratti futures (acquisto differito a un prezzo prefissato), bisogna considerare anche la componente legata alla speculazione finanziaria.
L’importo della bolletta del gas in Italia prevede varie componenti, tra cui:
Soltanto la quota relativa alla materia gas naturale corrisponde all’effettivo prezzo del gas, ossia il costo pagato dai fornitori sul mercato all’ingrosso e rivenduto ai clienti con l’aggiunta del loro margine. Questa percentuale in genere era di circa il 50% dell’importo totale della bolletta del gas, ma le fluttuazioni del prezzo e gli interventi del governo per ridurre imposte e oneri di sistema possono cambiare questo rapporto.
In Italia molti fornitori e la stessa ARERA utilizzano l’indice PSV per determinare il prezzo del gas da applicare ai consumi dei clienti finali. Con la delibera 374/2022/R/gas, l’Autorità ad ottobre ha modificato il metodo di calcolo utilizzato per stabilire le tariffe dei consumatori con un’offerta attiva nel mercato tutelato, introducendo alcune novità importanti per gli utenti.
Nel dettaglio, è stato deciso l’aggiornamento dei prezzi mensile e non più trimestrale, con la pubblicazione delle nuove tariffe entro il giorno 2 del mese successivo. Inoltre, invece di usare come riferimento le quotazioni alla scadenza del mercato all’ingrosso, ARERA ha iniziato a utilizzare la media dei prezzi effettivi del PSV italiano, considerato un parametro più rappresentativo del mercato nazionale.
Per quanto riguarda il mercato libero, i fornitori possono scegliere se definire le tariffe in base all’indice PSV o TTF, con valori che differiscono spesso di pochi centesimi e si alternano come convenienza. Per scegliere un’offerta gas o luce + gas vantaggiosa, quindi, è importante valutare altri fattori come la presenza di sconti, la qualità del servizio, la competitività della componente energia a prescindere dall’indice di riferimento e i servizi extra disponibili.