11/09/2025
Tutti gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025
Gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025 rappresentano una leva decisiva per le famiglie che intendono installare un impianto domestico. In un contesto di costi energetici elevati e di spinta alla transizione ecologica, le agevolazioni statali, regionali e legate al PNRR consentono di ridurre l’investimento iniziale e rientrare più rapidamente della spesa sostenuta.
Il panorama delle misure disponibili è ampio: dal bonus ristrutturazione alle detrazioni fiscali del nuovo Superbonus, fino al Reddito Energetico nazionale e ai contributi regionali.
Bonus e agevolazioni disponibili nel 2025
Il 2025 conferma un ventaglio ampio di misure per sostenere chi sceglie il fotovoltaico domestico. Detrazioni fiscali, contributi diretti e nuovi strumenti legati al PNRR permettono di ridurre l’investimento iniziale e rendere l’autoconsumo energetico più accessibile. Ecco quali sono i principali bonus e agevolazioni previsti.
- Bonus ristrutturazione: detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari destinati all’autoconsumo sulla prima casa, ridotta al 36% per altre unità abitative. La scadenza è fissata al 31 dicembre 2025 per l’aliquota massima.
- Superbonus ridotto al 65%: dal 2025 la misura prevede una detrazione fino a 48.000 euro, con limite di spesa di 2.400 €/kWp per impianti fotovoltaici. Per accedervi l’intervento deve essere trainato da opere di efficientamento energetico o antisismiche.
- Reddito energetico nazionale: misura rivolta a famiglie con ISEE fino a 15.000 euro (30.000 euro con almeno quattro figli a carico), che finanzia interamente impianti da 2 a 6 kWp. L’energia in eccesso deve essere ceduta al GSE.
- Incentivi per comunità energetiche rinnovabili (CER): tariffa incentivante ventennale per energia condivisa e contributo a fondo perduto fino al 40% nei comuni sotto i 30.000 abitanti.
- Conto Termico 3.0: in fase di attuazione nel 2025, prevede contributi fino al 65% per installazione di fotovoltaico e sistemi di accumulo abbinati a pompe di calore.
- Agevolazioni IVA: aliquota ridotta al 10% per impianti domestici destinati all’autoconsumo.
Requisiti per accedere agli incentivi per privati
Gli incentivi per il fotovoltaico 2025 per privati richiedono criteri specifici.
- Il bonus ristrutturazione è accessibile a proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari, con obbligo di inviare la documentazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
- Il Superbonus necessita di un miglioramento di almeno due classi energetiche e dell’avvio pratiche edilizie entro il 15 ottobre 2024.
- Per il Reddito Energetico è richiesto un ISEE entro le soglie previste e priorità di accesso alle famiglie del Mezzogiorno.
- Gli incentivi per le comunità energetiche prevedono l’adesione a una CER con impianti collegati alla stessa cabina primaria.
- Il Conto Termico 3.0 sarà destinato a persone fisiche e unità immobiliari non residenziali con sostituzione di vecchi impianti a gasolio o Gpl.
Come funzionano i contributi regionali e PNRR
Accanto alle misure nazionali, alcune Regioni attivano bandi specifici.
- In Friuli Venezia Giulia sono disponibili fondi per impianti domestici e sistemi di accumulo fino a fine 2025.
- In Toscana il bando “Casa a zero emissioni” prevede voucher fino a 12.500 euro per sostituzioni con pannelli fotovoltaici.
- In Regione Lombardia, gli incentivi per il fotovoltaico sono quelli iniziati già nel 2024, rivolti a sostenere imprese e microimprese con finanziamenti e contributi per nuovi impianti.
- Le misure PNRR finanziano le comunità energetiche rinnovabili con fondi a fondo perduto fino al 40% per comuni sotto i 5.000 abitanti.
Quali impianti fotovoltaici possono beneficiare degli incentivi
Gli incentivi per il fotovoltaico coprono sia piccoli impianti domestici da 2 a 6 kWp, tipici delle abitazioni monofamiliari, sia sistemi condominiali collegati a comunità energetiche fino a 1 MW. Gli impianti devono essere realizzati in assetto di autoconsumo, con possibilità di cedere l’energia eccedente al GSE.
Per le agevolazioni fiscali è previsto un tetto massimo di spesa detraibile (96.000 euro per unità abitativa nel bonus ristrutturazione; 48.000 euro nel Superbonus). I sistemi di accumulo possono beneficiare di detrazione se installati contestualmente all’impianto. Gli impianti devono rispettare i requisiti tecnici stabiliti da ENEA e GSE, compresa l’iscrizione dei moduli fotovoltaici al registro ENEA per ottenere maggiorazioni negli incentivi del Conto Termico 3.0.
Come fare domanda e ottenere i rimborsi fiscali
La richiesta di incentivi varia a seconda dello strumento.
- Per il bonus ristrutturazione e Superbonus è necessario presentare in dichiarazione dei redditi le spese sostenute, allegando ricevute di bonifici parlanti e certificazioni tecniche. La detrazione avviene in dieci quote annuali di pari importo.
- Per il Reddito Energetico la domanda va inoltrata tramite il portale GSE, con istruttoria a sportello fino a esaurimento fondi.
- Per le CER, la richiesta di incentivo si fa sempre attraverso il portale GSE, previa costituzione della comunità e registrazione dell’impianto.
- Per il Conto Termico, la procedura prevede domanda al GSE entro 60 giorni dalla conclusione lavori.
- Per i contributi regionali è necessario seguire i bandi specifici delle Regioni (Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Trentino).
Il quadro degli incentivi per pannelli solari del 2025 è articolato e in continua evoluzione. Le famiglie possono combinare agevolazioni fiscali nazionali e contributi regionali per massimizzare il risparmio, tenendo conto dei requisiti previsti e delle scadenze. Comprendere le differenze tra bonus ordinari, Superbonus, Reddito Energetico, CER e Conto Termico è essenziale per scegliere la soluzione più adatta. Gli incentivi restano uno strumento fondamentale per sostenere la diffusione del fotovoltaico, ridurre la dipendenza energetica e abbattere i costi in bolletta.