Come funziona l'impianto fotovoltaico con accumulo
Per sfruttare appieno l’energia solare per la produzione di energia elettrica green e l’autoconsumo, la soluzione migliore è un impianto fotovoltaico con accumulo. Si tratta di un sistema completo, composto dai pannelli solari fotovoltaici, dall’inverter fotovoltaico e da batterie che consentono di immagazzinare l’energia prodotta e non immediatamente utilizzata.
Il fotovoltaico con accumulo è la scelta ideale per ottimizzare l’autoconsumo, per gestire al meglio l’elettricità verde durante il giorno e la notte e coprire il proprio fabbisogno energetico. Ecco come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo, quanto costano i sistemi di storage e quali vantaggi offrono.
Gli impianti fotovoltaici sono composti da pannelli solari, un inverter e un collegamento alla rete elettrica della casa e a quella esterna. Quando i pannelli fotovoltaici producono elettricità questa può essere consumata sul momento, oppure immessa nella rete per ottenere un vantaggio economico attraverso lo scambio sul posto del GSE (Gestore Servizi Energetici).
Aggiungendo un sistema di accumulo è possibile stoccare l’energia elettrica prodotta di giorno, utilizzando il surplus energetico per ricaricare delle apposite batterie. In questo modo è possibile disporre di energia verde e autoprodotta sempre disponibile, da usare di notte o nelle giornate nuvolose quando l’impianto fotovoltaico non produce nuova elettricità.
Un sistema fotovoltaico con accumulo è dunque un impianto solare fotovoltaico con batterie per lo storage di energia. La batteria può essere integrata, quindi accoppiata all’inverter fotovoltaico, oppure esterna e collegata ai pannelli solari con accumulo. Quest’ultima soluzione garantisce maggiore libertà di scelta, con numerosi modelli di batterie tra cui scegliere.
L’accumulo fotovoltaico è in pratica un sistema di batterie al litio, ricaricate dall’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e non consumata. Le batterie vanno installate secondo le linee guida del GSE, rispettando le configurazioni consentite per lo storage dei sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica verde dai pannelli solari.
In particolare, è possibile installare le batterie lato produzione tra l’impianto e l’inverter, in modo monodirezionale (le batterie possono essere ricaricate solo dall’impianto fotovoltaico) o bidirezionale (l’accumulo può essere ricaricato anche dalla rete elettrica esterna). In alcune circostanze è permessa anche l’installazione bidirezionale post-produzione, con le batterie collocate dopo l’inverter fotovoltaico.
Il costo delle batterie per il fotovoltaico dipende da numerosi fattori. Innanzitutto bisogna considerare la potenza dell’accumulo, la capacità di storage e la tecnologia utilizzata. Altri aspetti che influiscono sul prezzo sono il tipo di batterie, ad ogni modo la maggior parte dei modelli sono composti da batterie al litio, più efficienti e durevoli rispetto ad altre tipologie di storage.
Il prezzo dell’accumulo fotovoltaico è di circa 1.000-1.500 euro al kWh, con la possibilità di risparmiare grazie alle offerte dei fornitori o alle agevolazioni come il Superbonus 110% e il bonus ristrutturazione. Ad esempio, per acquistare un parco batterie da 4,8 kWh è necessario spendere circa 5.000 euro, tuttavia con lo sconto in fattura del 50% per il bonus ristrutturazione è possibile abbattere questo costo della metà.
Un impianto fotovoltaico con accumulo garantisce importanti vantaggi. Prima di tutto non bisogna cedere l’energia elettrica prodotta alla rete esterna, ma la si può conservare per utilizzarla nei momenti di bassa produzione dei pannelli solari. Le batterie, infatti, consentono di massimizzare l’autoconsumo, aumentando il risparmio energetico e rientrando prima dell’investimento iniziale.
Inoltre, con l’accumulo è possibile coprire meglio il proprio fabbisogno energetico, riducendo il prelievo di elettricità dalla rete con vantaggi in termini di risparmio economico in bolletta e riduzione delle emissioni inquinanti. Incrementando la percentuale di autoconsumo si ottiene infatti anche una maggiore sostenibilità ambientale, diminuendo l’impronta di carbonio dell’abitazione.
Ovviamente, bisogna valutare con attenzione il costo dell’accumulo e i benefici economici di risparmio in bolletta, per stabilire l’effettiva convenienza di un sistema di storage per il fotovoltaico. In generale, più elevata è la quota di autoconsumo maggiore è il risparmio sui costi dell’energia elettrica in bolletta, tuttavia bisogna considerare anche il corretto dimensionamento dell’accumulo.
Le batterie devono essere della taglia giusta, quindi né con una capacità di storage insufficiente né eccessivamente elevata, per assicurare il miglior rapporto possibile tra i costi e il rendimento dell’accumulo fotovoltaico. Inoltre, per ottimizzare il risparmio sui consumi elettrici e le emissioni è opportuno abbinare lo storage a una fornitura elettrica green, per coprire il fabbisogno energetico restante con energia elettrica verde a un prezzo conveniente.