Risolvere il problema dei consumi stimati illegittimi

Ti ritrovi con una bolletta di luce o gas basata su consumi stimati, e il dubbio ti assale: è legittima? Purtroppo, la stima dei consumi da parte del fornitore non sempre è corretta, e può capitare di ricevere fatture con importi eccessivi e ingiustificati.

In questa guida completa, faremo luce sui consumi stimati illegittimi, chiarendo cosa sono, come identificarli e, soprattutto, come difendersi per ottenere una rettifica della bolletta.

Cosa sono i consumi stimati?

I consumi stimati si verificano quando il fornitore di energia non è in grado di leggere il contatore per un malfunzionamento o per l'inaccessibilità del luogo di installazione. In questi casi, l'azienda è autorizzata a stimare i consumi sulla base di dati storici o medie di consumo simili.

Quando i consumi stimati sono illegittimi?

La legge stabilisce che la stima dei consumi può essere applicata solo in determinate circostanze e per un periodo di tempo limitato.

I casi più comuni di consumi stimati illegittimi sono:

• Mancata lettura del contatore per più di un anno: il fornitore è obbligato ad effettuare la lettura del contatore almeno una volta all'anno. Se non lo fa per un periodo superiore a 12 mesi, la stima dei consumi è illegittima.
• Stima basata su dati errati: il gestore può basare la stima su dati non veritieri o non aggiornati, come ad esempio consumi di anni precedenti in cui l'immobile era occupato da altre persone.
• Mancanza di comunicazione da parte del fornitore: il gestore ha l'obbligo di comunicare al cliente l'intenzione di emettere una fattura basata su consumi stimati, specificando i motivi e il metodo di calcolo utilizzato. Se non ricevi tale comunicazione, la stima è illegittima.
• Bolletta con consumi sproporzionati: se la stima dei consumi porta a un importo in bolletta nettamente superiore al consumo medio dell'utente o a quello di periodi analoghi, è probabile che ci sia un errore.

Come contestare una bolletta con consumi stimati illegittimi?

Se ritieni che la tua bolletta sia basata su consumi stimati illegittimi, ecco cosa puoi fare:

• Contattare il fornitore: la prima cosa da fare è contattare il servizio clienti del tuo fornitore per contestare la bolletta. Spiega la tua situazione e richiedi una rifatturazione basata su letture reali del contatore.
• Inviare un reclamo formale: se il fornitore non risponde o non risolve il problema, puoi inviare un reclamo formale all'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Il reclamo può essere inviato online sul sito web dell'ARERA o tramite posta raccomandata.
• Adire le vie legali: se il reclamo all'ARERA non va a buon fine, puoi adire le vie legali per tutelare i tuoi diritti. Un'associazione di consumatori o un legale esperto in materia di energia possono supportarti in questa fase.

Consigli per evitare consumi stimati illegittimi

Per evitare di ricevere bollette con consumi stimati illegittimi, puoi seguire questi consigli:

• Assicurarsi l'accesso al contatore: verifica che il tecnico del gestore abbia libero accesso al contatore per la lettura. Se hai difficoltà a garantire l'accesso, contatta il fornitore per concordare un appuntamento.
• Richiedere la lettura del contatore: puoi richiedere la lettura del contatore in qualsiasi momento, anche se il fornitore non è ancora tenuto a farla. In questo modo, avrai una fotografia precisa dei tuoi consumi e potrai evitare future contestazioni.
• Conservare le bollette: conserva tutte le bollette, anche quelle relative a periodi passati. Potrebbero esserti utili per dimostrare i tuoi consumi abituali in caso di contestazioni.

Conoscere i tuoi diritti e agire con tempestività è fondamentale per tutelarti da bollette con consumi stimati illegittimi e scongiurare addebiti ingiusti.

Se poi non sei soddisfatto della tua fornitura puoi sempre cambiare fornitore, un’operazione completamente gratuita senza nessuna interruzione del servizio, con la possibilità di sfruttare le offerte presenti nel mercato libero dell'energia.

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