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Tutto quel che devi sapere sulla classe energetica D

01/08/2023

Tutto quel che devi sapere sulla classe energetica D

La classe energetica D degli edifici rappresenta ad oggi uno standard di riferimento, poiché la normativa europea per le Case Green prevede l’obbligo di adeguare gli immobili residenziali proprio a questa classe.

Intanto, prima di scoprire le caratteristiche di una casa in classe di efficienza energetica D, occorre capire il significato della classificazione energetica e la sua importanza.

L’attribuzione agli immobili di una classe di efficienza energetica è obbligatoria dal 2005. Tuttavia, la certificazione energetica di un edificio è necessaria sia per valutare i consumi di energia, e di conseguenza i costi di gestione, sia per calcolarne il prezzo di mercato con maggiore precisione.

La classe energetica D attribuisce ad un edificio prestazioni di medio livello, considerando che gli immobili vengono classificati da A4 a G. La classe energetica D secondo la normativa europea rappresenta quindi il minimo indispensabile, ma può essere ulteriormente migliorata, a vantaggio del comfort abitativo, dei costi e della tutela ambientale.

Che cosa è l’attestato di prestazione energetica

L’attribuzione della classe energetica di un appartamento o di un edificio consente di avere una visione precisa delle condizioni in cui l’immobile si trova in merito al consumo energetico, all’efficienza e alla sostenibilità.

Le informazioni riguardanti la classe energetica vengono riportate nell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), un documento obbligatorio ed essenziale, poiché descrive tutto ciò che va a costituire la valutazione energetica di un immobile.

Come si determina la classe energetica di un edificio

Per collocare un immobile in classe energetica D o altra, è necessario effettuare alcune indagini, al fine di quantificare i consumi, verificare il livello di efficienza energetica e accertarsi che l’impatto ambientale sia contenuto. Per stabilire quale sia la classe energetica corretta occorre esaminare anche le certificazioni precedenti e le eventuali modifiche apportate alla struttura. 

I controlli da effettuare al fine di classificare l’edificio sotto il profilo energetico sono principalmente il livello di isolamento termico garantito da infissi, serramenti e coibentazioni, il tipo di materiali usato in fase di costruzione, gli impianti di climatizzazione e riscaldamento e le fonti energetiche utilizzate.

Esistono inoltre ulteriori parametri di carattere locale, ad esempio il microclima esterno, l’esposizione, la circolazione dell’aria e così via, e viene data una grande importanza alla sostenibilità ambientale.

Poiché collocata ad una posizione intermedia, la classe energetica D non è particolarmente vantaggiosa, tuttavia è importante che gli immobili meno recenti siano riqualificati almeno a questo livello, per poi eventualmente perfezionarlo.

Cosa significa avere una casa in classe energetica D

Per capire quanto consuma un edificio in classe energetica D, è bene considerare che si tratta di immobili realizzati meno di 20 anni fa, ciò significa che sono relativamente recenti, sebbene non corrispondano agli standard più innovativi.

Un immobile in classe energetica D consuma in media 80 kWh / metro cubo: non si tratta di prestazioni molto elevate ma, come abbiamo detto, con alcuni interventi di riqualificazione è possibile abbattere i consumi e ridurre l’impatto ambientale.

In previsione di quelle che saranno le direttive europee in fatto di efficienza energetica, la classe D è considerata un punto di partenza riguardo a quelli che saranno gli step successivi nel percorso di adeguamento energetico degli edifici.

I principali interventi di riqualificazione energetica

Incrementare la classe energetica D della propria casa, in maniera tale da raggiungerne una più elevata, è quindi possibile: occorre predisporre alcuni interventi di modifica e di ristrutturazione.

Per ottenere un buon risultato, si consiglia, se necessario, di coibentare le pareti con un cappotto termico, di sostituire infissi e serramenti con un prodotto più innovativo e performante e di controllare ed eventualmente sostituire il tetto.

Un altro elemento indispensabile è la presenza di un impianto di riscaldamento performante e sostenibile, meglio ancora se integrato con fonti rinnovabili: una pompa di calore, ad esempio, oppure, in base alle condizioni climatiche, un impianto a pannelli solari, magari da utilizzare per produrre acqua calda.

I lavori di adeguamento ed efficientamento energetico richiedono un investimento notevole, tuttavia spesso vengono proposti interessanti incentivi fiscali e agevolazioni.

Elettrodomestici di casa in classe energetica D

La classe energetica degli elettrodomestici non è legata alla classificazione degli immobili, anche se, sotto l’aspetto energetico, la presenza in casa di apparecchi performanti contribuisce a limitare i consumi e i costi.

Attualmente, riferendosi alla nuova etichettatura energetica degli elettrodomestici, la classe energetica D è da considerarsi ottima, poiché si riferisce alla classe A+++, la migliore della precedente generazione. 

Infatti, la nuova classificazione energetica degli elettrodomestici include sette classi, dalla A alla G, di cui C e D sono destinate ad essere le più diffuse per molto tempo, mentre sarà difficile, almeno inizialmente, trovare in commercio apparecchi di classe energetica A e classe energetica B, destinate prevalentemente a macchine di tipo professionale.