Come Pulsee Luce e Gas siamo un soggetto terzo del tutto estraneo al servizio di streaming online denominato Pulsler. Avvisiamo che pertanto non potremo dare seguito ad eventuali segnalazioni e/o richieste. Clicca per approfondire. >>
ico-close

Come si smaltiscono i pannelli solari

25/10/2021

Come si smaltiscono i pannelli solari        

L’energia solare rappresenta una delle più importanti fonti energetiche pulite e rinnovabili disponibili sul Pianeta, una risorsa naturale al centro della rivoluzione green. Questa energia verde permette di produrre elettricità senza inquinare attraverso gli impianti fotovoltaici, oppure ottenere acqua calda sanitaria in modo ecologico con un sistema solare termico.

In entrambi i casi è necessario utilizzare dei moduli solari, collettori con i quali catturare il calore dei raggi solari e usarlo per generare energia elettrica o termica. Queste tecnologie si stanno diffondendo sempre di più, tuttavia è importante sapere come funziona lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, per garantire la massima sostenibilità ambientale in tutte le fasi di vita degli impianti solari.

Smaltimento pannelli fotovoltaici: problemi e criticità

Lo smaltimento dei pannelli solari inizia ad essere una questione urgente, infatti i sistemi fotovoltaici e solari più vecchi saranno presto da cambiare con nuovi moduli. La durata media dei collettori solari è di circa 12 anni, con la possibilità di arrivare fino a 20-25 anni in alcuni casi, perciò tra poco sarà necessario gestire un’elevata quantità di pannelli da smaltire.

Questo processo è accelerato dalla transizione ecologica, dalle agevolazioni fiscali e dall’innovazione tecnologica, infatti con i nuovi moduli solari è possibile migliorare l’efficienza energetica e il rendimento degli impianti fotovoltaici. Per questo motivo in molti saranno tentati di sostituire collettori ormai obsoleti e poco funzionali, installando al loro posto moderni pannelli solari di ultima generazione.

D’altronde i moduli solari perdono all’incirca il 2% di efficienza ogni anno, con valori ancora più alti se non viene eseguita una corretta manutenzione. Se non si coordina al meglio lo smaltimento dei pannelli solari questo potrebbe rappresentare un problema ambientale molto serio, soprattutto per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici e i sistemi solari termici installati prima del 2014.

Cosa dice la normativa per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici

In Italia lo smaltimento dei pannelli solari è legato alla normativa D.Lgs 49/2014, recentemente aggiornata con le disposizioni previste dal D.Lgs 118/2020. Queste leggi sono in linea con le norme europee in termini di gestione dei moduli solari (Direttiva 2012/19/EU), inoltre è possibile fare riferimento alle linee guida del GSE (Gestore Servizi Energetici).

I pannelli fotovoltaici sono considerati a tutti gli effetti un rifiuto RAEE di classe R4 (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), perciò il trattamento di questi componenti deve seguire delle regole specifiche. Per quanto riguarda i moduli solari con potenza fino a 10 kW sono classificati come rifiuti RAEE domestici, dunque possono essere smaltiti presso le strutture messe a disposizione dal Comune (ad esempio le isole ecologiche).

Per i collettori solari con potenza superiore a 10 kW, invece, bisogna rivolgersi ad un’azienda autorizzata, la quale deve consegnare i pannelli ad un impianto abilitato al trattamento dei rifiuti RAEE. Lo smaltimento deve essere certificato, inviando un’apposita segnalazione al GSE per garantire che lo scarto dei moduli solari sia stato gestito in modo conforme alle normative di legge.

Qual è il costo dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

Il prezzo per smaltire i pannelli solari dipende da una serie di fattori, come le dimensioni dei moduli, i materiali di cui sono composti e il numero dei collettori da trattare. Questi elementi possono essere in gran parte riciclati, con una percentuale variabile che oscilla dall’80% fino al 95% in base alla tipologia di pannelli.

Allo stesso tempo i processi di riciclo sono piuttosto complessi, in quanto è necessario smontare tutta la struttura, separare ogni componente e selezionare i materiali adatti al recupero. Alcuni elementi devono anche essere sottoposti a specifici trattamenti per renderli riutilizzabili, tutte operazioni che richiedono competenze particolari e l’uso di macchinari e attrezzature apposite.

Per i pannelli solari domestici con potenza nominale sotto i 10 kW lo smaltimento è gratuito, infatti basta recarsi presso un’isola ecologica ed è possibile lasciare i moduli vecchi senza pagare nulla. Per i collettori con potenza superiore a 10 kW bisogna tenere conto della data di commercializzazione, poiché per gli impianti antecedenti il 12 aprile 2014 non è necessario pagare nessuna quota fissa.

In questo caso il costo dello smaltimento ricade completamente sul proprietario dell’impianto fotovoltaico, il quale deve sostenere una spesa d’accordo con il prezzo di mercato applicato dall’impianto autorizzato. Per i sistemi installati dopo il 2014 è prevista una quota fissa di 10-12 euro per ogni pannello, con la quale viene coperta la spesa per lo smaltimento dei collettori.

Le alternative green all’installazione di un impianto fotovoltaico

Ovviamente non sempre è possibile installare in casa un impianto fotovoltaico, utilizzando questa fonte di energia verde per produrre elettricità in modo sostenibile. In questi casi però è possibile scegliere una fornitura green sul mercato libero, per avere energia elettrica pulita per la propria abitazione in maniera ecologica e compatibile con l’ambiente.

Con Pulsee puoi sottoscrivere un’offerta luce e gas green a prezzi vantaggiosi, personalizzando il servizio per adattarlo alle tue abitudini di consumo. In questo modo è possibile scegliere uno dei programmi opzionali My Green Energy ed avere una fornitura 100% sostenibile da fonti energetiche verdi, oppure passare al biogas al posto del gas naturale convenzionale per diminuire la carbon footprint.