Qual è il consumo di energia di un assistente vocale
Sono sempre più numerose le persone che, a casa o in ufficio, non riescono più a fare a meno di Alexa, tuttavia pochi si chiedono qual è il consumo di energia di un assistente vocale, anche perché, generalmente, si tratta di un dispositivo che rimane attivo 24 ore su 24.
Anche Alexa consuma corrente e, soprattutto in questi ultimi tempi, in cui abbattere i costi energetici è diventato un obiettivo comune alla maggior parte dei consumatori, in parte per ragioni economiche, in parte per ridurre il più possibile l’impatto ambientale, anche l’assistente vocale dovrebbe essere monitorato.
Ciò significa che sapere quanta corrente consuma Alexa, o qualsiasi altro tra i più diffusi assistenti vocali, ad esempio Siri o Google, può fare la differenza. Infatti, se è vero che ormai tutti prestano attenzione all’uso degli elettrodomestici, limitandosi allo stretto necessario e alle fasce orarie meno costose, è altrettanto vero che alcuni dispositivi rimangono attivi incessantemente: è il caso dei modem per la connessione web, ad esempio, così come, appunto, degli assistenti vocali e degli speaker che consentono di farne uso.
L’assistente vocale Alexa è uno dei più noti e diffusi, ed è ormai presente in tantissime famiglie. Come altri dispositivi elettronici, tra cui computer e televisori, gli smart speaker Amazon Echo, che consentono di ricorrere in qualsiasi momento all’aiuto di Alexa, anche quando non sono in funzione rimangono in stand by.
In totale, gli speaker Echo assorbono circa 3W arrivando a consumare più o meno 25/28 kWh all’anno: un dispendio minimo, ma comunque superiore a quello di un televisore in stand by.
Inoltre, il consumo di energia elettrica di Alexa varia anche in relazione al modello di dispositivo utilizzato, poiché gli speaker dell’assistente vocale di Amazon sono disponibili in diverse versioni: oltre agli Amazon Echo basilari, più o meno recenti, si può scegliere tra Echo Dot, Echo Plus ed Echo Show.
Anche il collegamento ad un modem o ad altri dispositivi digitali potrebbe incrementare ulteriormente i consumi energetici, sebbene, tuttavia, si mantengano sempre piuttosto limitati.
Di base, il costo relativo ad un utilizzo continuo di Alexa, così come di ogni altro assistente vocale, è di circa 8 euro l’anno: apparentemente non è molto, ma è bene tenere presente che in alcune case vengono utilizzati diversi assistenti vocali, con il risultato di un costo molto più elevato.
È importante considerare anche il fatto che i dispositivi di questo tipo consumano energia, sia pure in quantità ridotta, senza interruzioni, a causa della connessione a internet: è questo il motivo per cui, nella modalità stand by, Alexa o Google Home comportano consumi maggiori di un televisore. Quando l’uso riguarda, come si è detto, più di un assistente vocale, anche i consumi ovviamente si moltiplicano.
A determinare il consumo energetico degli speaker Amazon Echo sono comunque diversi elementi, tra cui le tariffe applicate dal gestore, che possono differenziarsi in base alla fascia oraria, il modello del dispositivo, il volume impostato, le impostazioni dello schermo per gli Echo Show, la presenza di altri eventuali dispositivi connessi o l’inserimento nell’impianto di domotica.
Un fattore determinante è proprio la presenza degli schermi: il consumo di energia per gli speaker Amazon Echo Show, dotati di schermo, risulta essere molto più alto al confronto con i modelli basilari, Echo ed Echo Dot.
Chiunque utilizzi Alexa, e volesse conoscere nel dettaglio quali sono i consumi degli speaker Echo, può ricorrere ad un misuratore di potenza: si tratta di un piccolo apparecchio che può rilevare la potenza assorbita da un dispositivo collegato alla rete elettrica.
Indicativamente, si può dire che il consumo di energia elettrica di Alexa si incrementa notevolmente alzando il volume al massimo e, nel caso degli speaker Echo Spot, aumentando la luminosità dello schermo, arrivando ad assorbire un massimo di 11W.
Anche i costi variano, di conseguenza, fino ad un massimo di circa 25 euro annuali, tuttavia l’uso degli schermi di Amazon Echo non è continuativo e, nel caso di un unico assistente vocale presente in casa, i consumi risultano essere contenuti.
Come si è detto, chi possiede un unico Echo Amazon, i consumi e i costi in bolletta sono praticamente irrilevanti, mentre potrebbero salire qualora in casa fossero presenti diversi dispositivi.
Ridurre i consumi degli speaker Alexa non è difficile: è sufficiente abbassare il volume e connetterli alla rete elettrica tramite una presa smart, in maniera tale che da staccarli se non utilizzati, evitando i consumi dello stand by.
Prima di procedere, si consiglia però di verificare attentamente la connessione web, per evitare problemi dovuti allo spegnimento completo del dispositivo.