Quanto consuma di preciso un ferro da stiro?
Sebbene in alcuni casi sia possibile farne a meno, spesso è necessario stirare gli indumenti dopo averli lavati in lavatrice e asciugati. Il ferro da stiro comporta un dispendio di energia abbastanza elevato, per questo è importante sapere quanto consuma un ferro da stiro e come fare per risparmiare energia elettrica.
In questo caso si possono effettuare appena delle stime, poiché il consumo elettrico preciso dipende da numerosi fattori, dal tipo di apparecchio alla configurazione utilizzata per stirare. Vediamo qual è il consumo del ferro da stiro, analizzando i principali modelli presenti sul mercato e valutando anche alcuni accorgimenti utili per ridurre il consumo di elettricità.
Ogni tipo di ferro da stiro comporta un determinato consumo di elettricità, oltre ovviamente a parametri come la temperatura dell’acqua e l’uso del vapore. I ferri da stiro compatti sono i dispositivi più semplici e funzionali, dotati di una piastra riscaldata da apposite resistenze elettriche e un serbatoio interno, con un consumo medio di circa 2000-2600 watt.
I ferri da stiro con caldaia sono più pesanti e ingombranti, ideali per chi deve stirare molti capi e utilizzare l’elettrodomestico con frequenza, con un consumo medio tra 1800 e 2400 watt. Infine ci sono i ferri da stiro con generatore di vapore, equipaggiati con un boiler per l’acqua più grande e separato dalla struttura principale, caratterizzati da un consumo di circa 2200-2600 watt a seconda del modello.
Per chi desidera conoscere quindi quanto consuma il ferro da stiro, l’energia utilizzata può andare da un minimo di 1800 watt fino a un massimo di 2600 watt. Il consumo medio di un ferro da stiro è di circa 2000-2200 watt, un valore che si riferisce all’energia impiegata dal dispositivo per raggiungere la temperatura massima, ma durante il funzionamento la potenza assorbita è in genere più bassa con consumi inferiori.
Calcolare quanto costa stirare all’ora permette di avere un dato utile per fare dei confronti, ad esempio per comparare due modelli diversi e scegliere quello che garantisce una maggiore efficienza energetica. Per determinare il costo orario per stirare bisogna moltiplicare la potenza massima assorbita per 1 ora, quindi se un ferro da stiro ha una potenza di 2200 watt significa che comporta un consumo di 2,2 kWh, ovvero di 2,2 kW per ogni ora.
A questo punto non rimane che moltiplicare questo valore per il costo dell’energia elettrica al kWh previsto dal proprio contratto di fornitura. Ad esempio, ipotizzando un prezzo di 0,5 euro per kWh, con un consumo di 2,2 kWh stirare costa poco più di 1 euro l’ora. Stimando un utilizzo di 2 ore a settimana si ottiene una spesa di circa 8 euro al mese, con un costo annuale di circa 96 euro.
Il ferro da stiro è un apparecchio energivoro, tuttavia il costo complessivo per l’energia utilizzata non è eccessivo in quanto spesso si usa per poche ore alla settimana, a differenza di altri elettrodomestici come il frigorifero e la lavastoviglie che rimangono in funzione per molte ore ogni giorno. Tuttavia, è comunque importante sapere come diminuire il consumo del ferro da stiro per evitare di sprecare energia e risparmiare.