Consumo del condizionatore e come risparmiare
Ogni estate ritorna la necessità di accendere il climatizzatore d’aria, per rinfrescare la casa e proteggersi dal calore esterno. Questo elettrodomestico, però, pesa molto sulla bolletta della luce, perciò è importante sapere quanto consuma il condizionatore per essere consapevoli dei costi e capire come risparmiare per un doppio beneficio economico e ambientale.
In questa guida vedremo quanto può consumare un condizionatore in base al tipo di apparecchio, alle condizioni d’uso e alla classe energetica del climatizzatore d’aria, con alcuni consigli utili per risparmiare. Ecco quanti kW consuma un condizionatore, per determinare il costo di utilizzo di questo impianto in base a quanto consuma un condizionatore in euro.
Per stabilire quanto consuma un climatizzatore d’aria bisogna considerare diversi aspetti, tra cui le modalità d’utilizzo del condizionatore, il tipo di apparecchio, le caratteristiche dell’abitazione da raffrescare e la zona climatica in cui si trova l’immobile. In una casa esposta al sole, ad esempio, il consumo del condizionatore sarà superiore rispetto a un edificio ombreggiato e orientato a nord.
Lo stesso vale per l’isolamento termico dell’abitazione, per questo è importante realizzare dei lavori di riqualificazione energetica in presenza di sprechi termici elevati, come la sostituzione degli infissi con modelli più efficienti o l’installazione di un cappotto termico interno o esterno. Anche le condizioni climatiche influiscono sul consumo elettrico del condizionatore, in base a fattori come l’irraggiamento solare, le temperature e l’umidità percepita.
Altri aspetti che condizionano quanto consuma il climatizzatore sono il tipo di dispositivo, il quale può essere fisso o portatile, la presenza del sistema inverter, la potenza dell’apparecchio e la classe energetica. Quest’ultima caratteristica è una delle più importanti per valutare quanti watt consuma un condizionatore all’ora, per capire su quale tipo di prodotto orientarsi nell’acquisto di un climatizzatore d’aria a risparmio energetico.
Per sapere quanto consumano i climatizzatori consideriamo i dati forniti dall’ENEA, in particolare in merito all’indice di efficienza energetica nominale (EER) dei condizionatori monoblocco composti da un solo apparecchio. Nel dettaglio, vediamo quanto consuma un condizionatore portatile o fisso monoblocco in modalità raffreddamento, sebbene esistano anche modelli che forniscono anche la funzione di riscaldamento.
I modelli più semplici a condotto singolo hanno un EER minimo di 1,40 per i condizionatori di classe G (la peggiore), fino ad arrivare a un EER di oltre 4,10 per i climatizzatori di classe A+++. Per convertire questi dati in quanto consuma un condizionato all’ora in kWh, è possibile considerare un consumo annuo di circa 430 kWh per i climatizzatori in classe G, fino a un consumo medio annuo di 160 kWh per un condizionatore di classe A.
Chi desidera sapere quanto consuma un condizionatore A++ o A+++, le migliori classi di efficienza energetica esistenti, deve tenere conto quindi di un consumo inferiore a 160 kWh l’anno.
Ma quanto consuma un condizionatore inverter? Ovviamente, il consumo di un condizionatore dotato di questa tecnologia è inferiore rispetto a quello di un modello standard, oppure chi vuole conoscere quanto consuma un condizionatore dual split deve comunque considerare un valore superiore rispetto a quello di un monoblocco.
Una volta saputo quanto consuma un climatizzatore in kWh, è facile calcolare quanto di conseguenza consuma in euro: basta moltiplicare i kWh per il prezzo dell’energia elettrica. Considerando un costo per kWh di 0,4 euro, un condizionatore ad alta efficienza di classe A+++ con un consumo medio annuo di 110 kWh, comporta una spesa in bolletta di circa 44 euro l’anno.
Al contrario, un condizionatore di classe A con un consumo di 160 kWh l’anno richiede una spesa di circa 64 euro l’anno, mentre un climatizzatore d’aria di classe C con un consumo di 260 kWh un costo di 104 euro. Infine, un condizionatore di classe G con un consumo elettrico superiore a 430 kWh causa un costo di circa 172 euro l’anno, quindi circa il quadruplo rispetto a un climatizzatore di classe A+++.
Il consumo di un condizionatore, come già detto, dipende anche dall'efficienza dell'apparecchio stesso. Scegliere un condizionatore efficiente può essere un'impresa ardua, data la vastità di modelli e tecnologie disponibili sul mercato. Per aiutarti in questo processo, ecco alcuni punti chiave da tenere a mente:
Dimensionamento e potenza:
Efficienza energetica:
Tecnologia inverter:
Funzioni aggiuntive:
Installazione professionale:
In aggiunta a questi punti, ecco alcuni consigli utili:
In generale, la modalità che consuma meno del condizionatore è la modalità "Dry" o "deumidificatore".
In questa modalità, il condizionatore non raffredda l'aria ma rimuove solo l'umidità in eccesso. Questo perché abbassare la temperatura richiede molta più energia che togliere l'umidità.
Tuttavia, è importante precisare che:
Non solo, molti condizionatori dispongono di modalità "Auto" o "Eco" che regolano automaticamente la velocità della ventola e la temperatura in base alle condizioni ambientali, ottimizzando i consumi. Allo stesso modo, è possibile risparmiare utilizzando la modalità ventilatore: pur non raffrescando l'ambiente, permette di muovere l'aria e migliorare la sensazione di freschezza con un consumo minimo di energia.
Esistono diversi aspetti da considerare per risparmiare sui costi di utilizzo del condizionatore in estate. Innanzitutto, è importante scegliere climatizzatori di classe A o superiore, in quanto garantiscono migliori prestazioni energetiche. Secondo l’ENEA, un impianto di raffrescamento di classe A+++, ad esempio, riduce i consumi energetici fino al 40% in confronto a un condizionatore di classe B.
Inoltre, è necessario privilegiare la tecnologia inverter, prodotti più costosi da acquistare ma più efficienti, durevoli e silenziosi. Allo stesso tempo bisogna scegliere bene la posizione in cui installare il climatizzatore, prevedere uno specifico condizionatore per ogni stanza raffrescare ed effettuare una corretta manutenzione dell’apparecchio.
Bisogna anche migliorare l’efficienza energetica della casa se necessario, realizzando degli interventi che permettono di usufruire di un comfort sostenibile a basso impatto ambientale. È importante non lasciare finestre e porte aperte quanto il condizionatore è in funzione, utilizzare sempre il timer di sera e non lasciarsi sfuggire incentivi e agevolazioni per risparmiare.
Anche il costo dell’elettricità è essenziale, quindi è indispensabile scegliere una fornitura di energia elettrica conveniente e possibilmente da fonti rinnovabili. Con le offerte luce Pulsee Luce e Gas puoi alimentare il condizionatore con energia verde eolica, fotovoltaica, idroelettrica o a biomassa, con tanti servizi aggiuntivi con cui personalizzare la fornitura come la soluzione Carbon Footprint per valorizzare i comportamenti ecologicamente virtuosi.
Esistono diverse soluzioni di raffrescamento alternative al condizionatore, ognuna con i suoi pro e contro:
Ventilatori:
Raffrescatori evaporativi:
Condizionatori portatili:
I condizionatori portatili sono unità autonome che non richiedono un'installazione fissa. • Vantaggi: Raffrescano in modo efficace l'ambiente, possono essere spostati da una stanza all'altra. • Svantaggi: Consumo energetico elevato, rumorosi, producono condensa che deve essere smaltita, costo elevato.
Altri consigli:
La scelta della soluzione migliore per te dipenderà da diversi fattori, come il clima della tua zona, la dimensione della tua casa, il tuo budget e le tue esigenze personali.