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Consumo del condizionatore e come risparmiare

31/05/2024

Consumo del condizionatore e come risparmiare

Ogni estate ritorna la necessità di accendere il climatizzatore d’aria, per rinfrescare la casa e proteggersi dal calore esterno. Questo elettrodomestico, però, pesa molto sulla bolletta della luce, perciò è importante sapere quanto consuma il condizionatore per essere consapevoli dei costi e capire come risparmiare per un doppio beneficio economico e ambientale.

In questa guida vedremo quanto può consumare un condizionatore in base al tipo di apparecchio, alle condizioni d’uso e alla classe energetica del climatizzatore d’aria, con alcuni consigli utili per risparmiare. Ecco quanti kW consuma un condizionatore, per determinare il costo di utilizzo di questo impianto in base a quanto consuma un condizionatore in euro.

Quanto consuma un condizionatore: i fattori da considerare

Per stabilire quanto consuma un climatizzatore d’aria bisogna considerare diversi aspetti, tra cui le modalità d’utilizzo del condizionatore, il tipo di apparecchio, le caratteristiche dell’abitazione da raffrescare e la zona climatica in cui si trova l’immobile. In una casa esposta al sole, ad esempio, il consumo del condizionatore sarà superiore rispetto a un edificio ombreggiato e orientato a nord.

Lo stesso vale per l’isolamento termico dell’abitazione, per questo è importante realizzare dei lavori di riqualificazione energetica in presenza di sprechi termici elevati, come la sostituzione degli infissi con modelli più efficienti o l’installazione di un cappotto termico interno o esterno. Anche le condizioni climatiche influiscono sul consumo elettrico del condizionatore, in base a fattori come l’irraggiamento solare, le temperature e l’umidità percepita.

Altri aspetti che condizionano quanto consuma il climatizzatore sono il tipo di dispositivo, il quale può essere fisso o portatile, la presenza del sistema inverter, la potenza dell’apparecchio e la classe energetica. Quest’ultima caratteristica è una delle più importanti per valutare quanti watt consuma un condizionatore all’ora, per capire su quale tipo di prodotto orientarsi nell’acquisto di un climatizzatore d’aria a risparmio energetico.

Quanti kWh consuma un condizionatore?

Per sapere quanto consumano i climatizzatori consideriamo i dati forniti dall’ENEA, in particolare in merito all’indice di efficienza energetica nominale (EER) dei condizionatori monoblocco composti da un solo apparecchio. Nel dettaglio, vediamo quanto consuma un condizionatore portatile o fisso monoblocco in modalità raffreddamento, sebbene esistano anche modelli che forniscono anche la funzione di riscaldamento.

I modelli più semplici a condotto singolo hanno un EER minimo di 1,40 per i condizionatori di classe G (la peggiore), fino ad arrivare a un EER di oltre 4,10 per i climatizzatori di classe A+++. Per convertire questi dati in quanto consuma un condizionato all’ora in kWh, è possibile considerare un consumo annuo di circa 430 kWh per i climatizzatori in classe G, fino a un consumo medio annuo di 160 kWh per un condizionatore di classe A.

Chi desidera sapere quanto consuma un condizionatore A++ o A+++, le migliori classi di efficienza energetica esistenti, deve tenere conto quindi di un consumo inferiore a 160 kWh l’anno.

Ma quanto consuma un condizionatore inverter? Ovviamente, il consumo di un condizionatore dotato di questa tecnologia è inferiore rispetto a quello di un modello standard, oppure chi vuole conoscere quanto consuma un condizionatore dual split deve comunque considerare un valore superiore rispetto a quello di un monoblocco.

Quanto consuma un condizionatore in euro?

Una volta saputo quanto consuma un climatizzatore in kWh, è facile calcolare quanto di conseguenza consuma in euro: basta moltiplicare i kWh per il prezzo dell’energia elettrica. Considerando un costo per kWh di 0,4 euro, un condizionatore ad alta efficienza di classe A+++ con un consumo medio annuo di 110 kWh, comporta una spesa in bolletta di circa 44 euro l’anno.

Al contrario, un condizionatore di classe A con un consumo di 160 kWh l’anno richiede una spesa di circa 64 euro l’anno, mentre un climatizzatore d’aria di classe C con un consumo di 260 kWh un costo di 104 euro. Infine, un condizionatore di classe G con un consumo elettrico superiore a 430 kWh causa un costo di circa 172 euro l’anno, quindi circa il quadruplo rispetto a un climatizzatore di classe A+++.

Come scegliere un condizionatore efficiente

Il consumo di un condizionatore, come già detto, dipende anche dall'efficienza dell'apparecchio stesso. Scegliere un condizionatore efficiente può essere un'impresa ardua, data la vastità di modelli e tecnologie disponibili sul mercato. Per aiutarti in questo processo, ecco alcuni punti chiave da tenere a mente:

Dimensionamento e potenza:

  • La prima cosa da fare è calcolare la potenza frigorifera necessaria in base alla metratura dell'ambiente da climatizzare. Un dimensionamento errato può comportare consumi energetici elevati e prestazioni inefficienti.
  • In generale, si consiglia una potenza di 300-350 BTU/h per ogni metro quadro. Ad esempio, per un ambiente di 20 mq, sarà necessario un condizionatore da 6.000-7.000 BTU/h.
  • Fattori come l'esposizione solare, l'isolamento termico e la presenza di persone o apparecchiature elettroniche possono influenzare la potenza necessaria. 2.

Efficienza energetica:

  • L'efficienza energetica di un condizionatore è indicata dalla classe energetica, che va dalla A++ (la più efficiente) alla G. Scegliere un modello in classe A++ o superiore significa ridurre i consumi e risparmiare sulla bolletta, oltre a diminuire l'impatto ambientale.
  • I due indici principali per valutare l'efficienza energetica sono:
    • SEER: indica l'efficienza in raffrescamento
    • SCOP: indica l'efficienza in pompa di calore (se il modello dispone di questa funzione)
  • Più alti sono i valori di SEER e SCOP, maggiore è l'efficienza del condizionatore.

Tecnologia inverter:

  • La tecnologia inverter regola la velocità del compressore in base alle esigenze di climatizzazione, ottimizzando i consumi e riducendo la rumorosità.
  • I condizionatori inverter sono generalmente più costosi all'acquisto, ma garantiscono un risparmio energetico significativo nel lungo periodo.

Funzioni aggiuntive:

  • Oltre alle funzioni base di raffrescamento e deumidificazione, alcuni condizionatori offrono funzioni aggiuntive come:
    • Wi-Fi: permette di controllare il dispositivo da remoto tramite smartphone o tablet
    • Filtro aria: migliora la qualità dell'aria indoor
    • Modalità silenziosa: riduce la rumorosità del funzionamento
  • Valutare l'utilità di queste funzioni in base alle proprie esigenze e preferenze può aiutare a scegliere il modello più adatto.

Installazione professionale:

  • Un'installazione professionale è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del condizionatore, ottimizzare le prestazioni e prevenire eventuali malfunzionamenti.
  • Assicurarsi di rivolgersi a un installatore autorizzato e qualificato.

In aggiunta a questi punti, ecco alcuni consigli utili:

  • Confrontare i prezzi e le offerte di diversi rivenditori prima di effettuare l'acquisto.
  • Leggere le recensioni degli utenti per avere un'idea delle prestazioni e dell'affidabilità dei vari modelli.
  • Approfittare degli incentivi fiscali previsti per l'acquisto di condizionatori efficienti. Scegliere un condizionatore efficiente richiede un po' di attenzione e ricerca, ma l'investimento iniziale si ripagherà nel tempo grazie al risparmio energetico e al comfort garantito.

La modalità del condizionatore che consuma meno

In generale, la modalità che consuma meno del condizionatore è la modalità "Dry" o "deumidificatore".

In questa modalità, il condizionatore non raffredda l'aria ma rimuove solo l'umidità in eccesso. Questo perché abbassare la temperatura richiede molta più energia che togliere l'umidità.

Tuttavia, è importante precisare che:

  • Il risparmio è significativo solo se l'umidità è alta. In un ambiente già secco, la modalità "Dry" potrebbe consumare di più rispetto alla modalità "Fan".
  • Il risparmio iniziale è maggiore, ma poi diminuisce. Dopo circa 30-40 minuti, il condizionatore potrebbe dover lavorare di più per mantenere l'umidità bassa, con un conseguente aumento dei consumi.

Non solo, molti condizionatori dispongono di modalità "Auto" o "Eco" che regolano automaticamente la velocità della ventola e la temperatura in base alle condizioni ambientali, ottimizzando i consumi. Allo stesso modo, è possibile risparmiare utilizzando la modalità ventilatore: pur non raffrescando l'ambiente, permette di muovere l'aria e migliorare la sensazione di freschezza con un consumo minimo di energia.

Come risparmiare sui consumi del condizionatore

Esistono diversi aspetti da considerare per risparmiare sui costi di utilizzo del condizionatore in estate. Innanzitutto, è importante scegliere climatizzatori di classe A o superiore, in quanto garantiscono migliori prestazioni energetiche. Secondo l’ENEA, un impianto di raffrescamento di classe A+++, ad esempio, riduce i consumi energetici fino al 40% in confronto a un condizionatore di classe B.

Inoltre, è necessario privilegiare la tecnologia inverter, prodotti più costosi da acquistare ma più efficienti, durevoli e silenziosi. Allo stesso tempo bisogna scegliere bene la posizione in cui installare il climatizzatore, prevedere uno specifico condizionatore per ogni stanza raffrescare ed effettuare una corretta manutenzione dell’apparecchio.

Bisogna anche migliorare l’efficienza energetica della casa se necessario, realizzando degli interventi che permettono di usufruire di un comfort sostenibile a basso impatto ambientale. È importante non lasciare finestre e porte aperte quanto il condizionatore è in funzione, utilizzare sempre il timer di sera e non lasciarsi sfuggire incentivi e agevolazioni per risparmiare.

Anche il costo dell’elettricità è essenziale, quindi è indispensabile scegliere una fornitura di energia elettrica conveniente e possibilmente da fonti rinnovabili. Con le offerte luce Pulsee Luce e Gas puoi alimentare il condizionatore con energia verde eolica, fotovoltaica, idroelettrica o a biomassa, con tanti servizi aggiuntivi con cui personalizzare la fornitura come la soluzione Carbon Footprint per valorizzare i comportamenti ecologicamente virtuosi.

Altre soluzioni di raffrescamento

Esistono diverse soluzioni di raffrescamento alternative al condizionatore, ognuna con i suoi pro e contro:

Ventilatori:

  • I ventilatori sono la soluzione più semplice ed economica. Esistono diversi modelli, da quelli da tavolo a quelli a piantana, fino ai ventilatori da soffitto.
  • Vantaggi: Basso consumo energetico, portatili, economici.
  • Svantaggi: Non abbassano la temperatura dell'ambiente, ma solo la sensazione di caldo muovendo l'aria. Poco efficaci in ambienti molto umidi.

Raffrescatori evaporativi:

  • I raffrescatori evaporativi sfruttano il principio dell'evaporazione dell'acqua per abbassare la temperatura dell'aria.
  • Vantaggi: Abbassano la temperatura di 2-4°C, umidificano l'aria, consumo energetico inferiore rispetto ai condizionatori.
  • Svantaggi: Meno efficaci in climi molto umidi, richiedono un ricambio d'aria frequente, possono essere rumorosi.

Condizionatori portatili:

I condizionatori portatili sono unità autonome che non richiedono un'installazione fissa. • Vantaggi: Raffrescano in modo efficace l'ambiente, possono essere spostati da una stanza all'altra. • Svantaggi: Consumo energetico elevato, rumorosi, producono condensa che deve essere smaltita, costo elevato.

Altri consigli:

  • Dormire con le finestre aperte: Nelle ore notturne, quando le temperature sono più basse, è possibile aprire le finestre per far circolare aria fresca in casa.
  • Utilizzare tende e persiane: Chiudere tende e persiane durante le ore più calde della giornata aiuta a impedire che il sole riscaldi l'interno della casa.
  • Evitare l'uso di elettrodomestici che generano calore: Forni, lavatrici e asciugatrici generano calore; quindi, è meglio utilizzarli nelle ore più fresche della giornata.
  • Piante: Le piante hanno un effetto rinfrescante e possono aiutare ad abbassare la temperatura dell'ambiente.

La scelta della soluzione migliore per te dipenderà da diversi fattori, come il clima della tua zona, la dimensione della tua casa, il tuo budget e le tue esigenze personali.