Smart Road: cosa sono le strade del futuro

16/10/2023

New mobility

Smart Road: cosa sono le strade del futuro

Immaginate di essere nella vostra macchina. Siete in autostrada e guardate oltre i finestrini. Vedete passare auto, paesaggi e chilometri di strada. Tutto ciò mentre siete comodamente seduti senza reggere il volante. A un certo punto delle nuvole si addensano sopra di voi e un campanello vi avvisa che sta per piovere; poco dopo un altro allarme comunica che lungo la strada c’è un rallentamento e l’auto inizia a frenare. Tutto ciò può sembrare un film futuristico, ma in realtà tra pochi anni potrebbe essere possibile grazie all’innovazione e alla scienza, capaci di realizzare un sistema di comunicazione costante tra veicoli e strade intelligenti: le smart road.

Cosa sono le smart road?

Una smart road è una strada intelligente, in grado di interagire con i veicoli e tutte le strutture necessarie per mantenere la sicurezza, il comfort del guidatore e cercare di aumentare la sostenibilità ambientale del veicolo. Le auto, infatti, sebbene stiano diventando sempre più evolute grazie ad avanzati sistemi per la guida autonoma, ancora non interagiscono direttamente con le infrastrutture stradali che, in futuro, potrebbero non supportare i continui progressi tecnologici del settore automobilistico. Per questo motivo in tutto il mondo si stanno costruendo delle strade in grado di comunicare con le automobili con livello di autonomia 5, cioè quelle completamente driverless grazie a un sistema di sensori e connessioni GPS. Un passo avanti rispetto allo stato attuale in cui queste auto, non trovando una comunicazione diretta con l’ambiente circostante, vedono annullate, di fatto, tutte le proprie potenzialità.

Smart road

Come funzionano le smart road?

Per essere in grado di stabilire un contatto con le auto del futuro le strade intelligenti dovranno anch’esse stabilire una connessione con la rete: devono, cioè, avere una completa digitalizzazione ed essere connesse tramite il 5G. Ma non solo questo: tutti i dati raccolti dovranno essere elaborati da una centrale di controllo in grado di smistare il traffico di dati e permettere alla smart road di prendere informazioni dalle auto e trasmetterle ai computer di bordo. Ne va di conseguenza che per gestire questo sistema diventano necessarie tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e utilizzo di big data.

Torniamo ad immaginare di essere in macchina, questa volta in coda nel traffico: i sensori posti ai lati della smart road percepiscono la congestione di auto e tramite la velocità della connessione 5G sono in grado di trasmetterla alla centrale di controllo, che lo segnalerà poi a tutte le auto in arrivo avvantaggiando la guida autonoma e garantendo maggior sicurezza stradale. Allo stesso modo le smart road dovranno gestire tutti i servizi annessi alle strade, come le stazioni per la ricarica delle auto elettriche e le officine meccaniche presenti nella zona.

Smart road

I progetti in Italia e nel mondo

Il 2022 è stato un anno molto importante anche per lo sviluppo delle smart road in Italia e a livello internazionale: a partire dal 2015 sono stati identificati 190 progetti nel mondo, di cui 63 solo nel 2022 (+43% sul 2021), come chiarisce l’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano.

Attualmente l'Unione Europea sta sostenendo tre progetti che istituiranno prove 5G per oltre 1.000 km di autostrade, tra cui quattro corridoi transfrontalieri: Metz-Merzig-Lussemburgo, Monaco di Baviera-Bologna attraverso il Brennero, Porto-Vigo e Evora-Merida, entrambi tra Spagna e Portogallo.

Anche in Italia si sta lavorando per implementare questa tecnologia: nel 2018 l’ANAS ha previsto lo stanziamento di 1 miliardo di euro, co-finanziato dai contributi europei nell’ambito del programma Connecting Europe Facility. L’investimento prevede la realizzazione di una piattaforma digitale complessa per la rete stradale, sostenuta da tecnologie AI, IoT, di sensoristica evoluta, connessioni a banda ultralarga e sistemi di Big Data.

Nel nostro Paese sono state 15 le iniziative attivate nel solo biennio 2021-2022, dalla A35 BreBeMi alla A4 Torino-Milano fino alla A2 Salerno-Reggio Calabria. Quest’ultimo è senza dubbio il progetto più ambizioso: 442 km completamente cablati e alimentati da energia rinnovabile. Quest’estate le autostrade si sono costellate di pali neri, noti anche come Flying poles (pali volanti), che saranno dotati di sensori e forniranno il servizio di connessione Wi-Fi ai veicoli in movimento. A cosa servono? Consentono agli utenti di rimanere sempre connessi a Internet durante gli spostamenti. In questo modo, i messaggi possono essere inviati direttamente allo smartphone di ciascun conducente o al sistema di navigazione integrato nel veicolo e il sistema può ricevere feedback dai conducenti.

L’A2 potrebbe diventare la prima autostrada smart europea, una rivoluzione che allontana le critiche decennali a questa infrastruttura e lancia il nostro Paese tra i pionieri in Europa in questo settore.