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Cos'è il ritiro dedicato e come funziona

07/05/2024

Cos'è il ritiro dedicato e come funziona

Il ritiro dedicato si configura come una modalità vantaggiosa per i proprietari di impianti fotovoltaici che desiderano monetizzare l'energia elettrica non autoconsumata, immessa in rete.

In contrapposizione allo scambio sul posto, il ritiro dedicato offre un sistema di vendita dell'energia in eccesso strutturato e regolamentato, incrementando i benefici economici derivanti dall'impianto fotovoltaico.

Vediamo allora insieme come funziona il cosiddetto ritiro dedicato, quali sono gli effettivi vantaggi, e come i proprietari di impianti fotovoltaici possono aderire subito a questa opzione.

Come funziona il ritiro dedicato

In parole semplici, con il ritiro dedicato l'impianto fotovoltaico produce energia elettrica. Parte di questa viene utilizzata per il fabbisogno domestico o aziendale, mentre l'energia in eccesso, non consumata, viene immessa nella rete elettrica nazionale.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dietro richiesta, riconosce al proprietario dell'impianto un guadagno per ogni kWh immesso in rete, a un prezzo stabilito periodicamente.

Ma come funziona nel dettaglio il ritiro dedicato nel fotovoltaico? In particolare, questi sono i passaggi principali di questa interessante modalità per la monetizzazione dell'energia elettrica autoprodotta:

  • Immissione in rete: l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico e non consumata istantaneamente viene immessa nella rete elettrica nazionale.
  • Ritiro da parte del GSE: il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ritira l'energia in eccesso, registrando i quantitativi immessi in rete.
  • Liquidazione mensile: il GSE liquida mensilmente al proprietario dell'impianto un corrispettivo per l'energia immessa, basato su un prezzo stabilito periodicamente.

Pare dunque evidente che il ritiro dedicato rappresenta un'opportunità concreta per i proprietari di impianti fotovoltaici di massimizzare i guadagni derivanti dalla produzione di energia elettrica.

Scambio sul posto o ritiro dedicato: quali differenze?

Entrambi i sistemi, ritiro dedicato e scambio sul posto, permettono di beneficiare dell'energia solare autoprodotta e di monetizzare l'eccedenza. Tuttavia, esistono delle differenze, in particolare nel meccanismo di remunerazione.

Con lo scambio sul posto, l'energia non consumata viene scambiata con il fornitore di energia elettrica. Il valore di scambio è variabile e spesso inferiore al prezzo di vendita dell'energia. In aggiunta, si verifica un fenomeno chiamato "scambio sbilanciato", dove l'energia immessa e prelevata dalla rete non sempre coincidono, con oneri aggiuntivi per il consumatore.

Nel ritiro dedicato, invece, il GSE riconosce un prezzo fisso per ogni kWh immesso in rete, garantendo una maggiore stabilità e prevedibilità dei guadagni. Non si verifica lo scambio sbilanciato, eliminando oneri accessori.

Tutti i vantaggi del ritiro dedicato

Esaminate le differenze con lo scambio sul posto, possiamo dire che il ritiro dedicato si distingue per alcuni vantaggi chiave:

  • Prezzo certo: il prezzo dell'energia immessa in rete è prefissato dal GSE, garantendo una maggiore stabilità economica.
  • Reddito costante: la liquidazione mensile assicura un flusso di cassa regolare.
  • Nessun limite di scambio: Non vi è alcun limite di scambio con la rete, incentivando l'autoproduzione e la vendita dell'energia.
  • Maggiori guadagni: in generale, il ritiro dedicato consente di ottenere un guadagno maggiore rispetto allo scambio sul posto, soprattutto per impianti di grandi dimensioni.

Ritiro dedicato 2024: novità e adempimenti

Per il 2024, il ritiro dedicato non presenta sostanziali modifiche rispetto all'anno precedente. Rimangono invariati i criteri di accesso e le modalità di liquidazione del corrispettivo.

L'adesione al ritiro dedicato prevede alcuni adempimenti burocratici:

  • Registrazione dell'impianto al GSE: entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto.
  • Invio telematico della richiesta di ritiro dedicato.
  • Comunicazione mensile dei dati di produzione.

Conviene attivare il ritiro dedicato?

La convenienza del ritiro dedicato dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell'impianto, il profilo di consumo e il prezzo dell'energia.

In generale, il ritiro dedicato risulta vantaggioso per:

  • Impianti di grandi dimensioni: produrrebbero un'eccedenza di energia maggiore, che verrebbe remunerata con il prezzo certo del Ritiro Dedicato.
  • Utenti con basso autoconsumo: consumerebbero una quota minore dell'energia prodotta, potendo quindi venderne di più in rete.
  • Aziende ed enti: avrebbero la possibilità di ottimizzare i costi energetici e di contribuire alla sostenibilità ambientale.

Per valutare attentamente la convenienza del ritiro dedicato, è consigliabile effettuare una simulazione considerando il proprio impianto e i propri consumi. Sta di fatto che resta un'opportunità interessante per i proprietari di impianti fotovoltaici che desiderano massimizzare i benefici del proprio investimento e contribuire alla diffusione dell'energia rinnovabile.

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