Cos'è il ritiro dedicato e come funziona
Il ritiro dedicato si configura come una modalità vantaggiosa per i proprietari di impianti fotovoltaici che desiderano monetizzare l'energia elettrica non autoconsumata, immessa in rete.
In contrapposizione allo scambio sul posto, il ritiro dedicato offre un sistema di vendita dell'energia in eccesso strutturato e regolamentato, incrementando i benefici economici derivanti dall'impianto fotovoltaico.
Vediamo allora insieme come funziona il cosiddetto ritiro dedicato, quali sono gli effettivi vantaggi, e come i proprietari di impianti fotovoltaici possono aderire subito a questa opzione.
In parole semplici, con il ritiro dedicato l'impianto fotovoltaico produce energia elettrica. Parte di questa viene utilizzata per il fabbisogno domestico o aziendale, mentre l'energia in eccesso, non consumata, viene immessa nella rete elettrica nazionale.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dietro richiesta, riconosce al proprietario dell'impianto un guadagno per ogni kWh immesso in rete, a un prezzo stabilito periodicamente.
Ma come funziona nel dettaglio il ritiro dedicato nel fotovoltaico? In particolare, questi sono i passaggi principali di questa interessante modalità per la monetizzazione dell'energia elettrica autoprodotta:
Pare dunque evidente che il ritiro dedicato rappresenta un'opportunità concreta per i proprietari di impianti fotovoltaici di massimizzare i guadagni derivanti dalla produzione di energia elettrica.
Entrambi i sistemi, ritiro dedicato e scambio sul posto, permettono di beneficiare dell'energia solare autoprodotta e di monetizzare l'eccedenza. Tuttavia, esistono delle differenze, in particolare nel meccanismo di remunerazione.
Con lo scambio sul posto, l'energia non consumata viene scambiata con il fornitore di energia elettrica. Il valore di scambio è variabile e spesso inferiore al prezzo di vendita dell'energia. In aggiunta, si verifica un fenomeno chiamato "scambio sbilanciato", dove l'energia immessa e prelevata dalla rete non sempre coincidono, con oneri aggiuntivi per il consumatore.
Nel ritiro dedicato, invece, il GSE riconosce un prezzo fisso per ogni kWh immesso in rete, garantendo una maggiore stabilità e prevedibilità dei guadagni. Non si verifica lo scambio sbilanciato, eliminando oneri accessori.
Esaminate le differenze con lo scambio sul posto, possiamo dire che il ritiro dedicato si distingue per alcuni vantaggi chiave:
Per il 2024, il ritiro dedicato non presenta sostanziali modifiche rispetto all'anno precedente. Rimangono invariati i criteri di accesso e le modalità di liquidazione del corrispettivo.
L'adesione al ritiro dedicato prevede alcuni adempimenti burocratici:
La convenienza del ritiro dedicato dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione dell'impianto, il profilo di consumo e il prezzo dell'energia.
In generale, il ritiro dedicato risulta vantaggioso per:
Per valutare attentamente la convenienza del ritiro dedicato, è consigliabile effettuare una simulazione considerando il proprio impianto e i propri consumi. Sta di fatto che resta un'opportunità interessante per i proprietari di impianti fotovoltaici che desiderano massimizzare i benefici del proprio investimento e contribuire alla diffusione dell'energia rinnovabile.
Scopri le offerte di luce e gas di Pulsee, il fornitore di energia al 100% rinnovabile.