Quanto costa ricaricare un'auto elettrica a casa
La diffusione delle auto elettriche è in crescita costante: sempre più automobilisti le scelgono per i propri spostamenti e beneficiare di costi di gestione più bassi rispetto ai veicoli a benzina o diesel. Uno degli aspetti che suscita maggiore interesse riguarda però le spese di ricarica. Capire quanto costa ricaricare un’auto elettrica a casa è fondamentale per valutare la convenienza di questa tecnologia e pianificare al meglio i consumi energetici.
Conoscere i kWh necessari, i tempi di ricarica, le tipologie di prese disponibili e gli accorgimenti per ottimizzare la bolletta aiuta a trasformare la ricarica domestica da semplice esigenza a vera strategia di risparmio.
La quantità di energia necessaria dipende dalla capacità della batteria del veicolo e dal livello di autonomia residua. Le batterie non sono tutte uguali:
Per stimare i consumi si può considerare un valore medio di 16-18 kWh ogni 100 km, calcolato in condizioni di utilizzo misto (città e autostrada). Questo significa che con una batteria da 50 kWh si percorrono circa 270 km.
Va ricordato che l’efficienza del motore elettrico rende questi valori particolarmente vantaggiosi: a differenza dei motori a combustione interna, un propulsore elettrico trasforma in movimento oltre l’80% dell’energia immessa, riducendo così i consumi e i costi complessivi di esercizio.
Il costo di ricarica dell’auto elettrica varia in base al contratto di fornitura elettrica. Nel 2025, la tariffa per la sola componente energia in Italia oscilla tra 0,14 e 0,17 €/kWh (fonte ARERA).
Alcuni esempi pratici:
Il vantaggio economico è evidente: anche se il prezzo di acquisto di un’auto elettrica può essere più elevato, i costi di ricarica permettono un recupero della spesa nel tempo.
La ricarica domestica può avvenire in modi diversi, ognuno con caratteristiche proprie.
La scelta dipende dall’uso quotidiano del veicolo: chi percorre pochi chilometri può accontentarsi della presa tradizionale, chi usa l’auto in modo intenso dovrebbe valutare l’opportunità di investire in una wallbox.
I tempi di ricarica cambiano in base alla potenza disponibile:
È raro dover ricaricare completamente la batteria: nella maggior parte dei casi, per chi percorre 40-60 km al giorno, bastano poche ore di ricarica notturna.
Un aspetto importante è che la velocità di ricarica non dipende solo dalla presa, ma anche dalla capacità di assorbimento del veicolo. Alcuni modelli, ad esempio, non superano i 7,4 kW anche se collegati a wallbox più potenti.
Ricaricare un’auto elettrica a casa è oggi la soluzione più conveniente: con un costo medio compreso tra 0,14 e 0,17 €/kWh, una citycar può essere ricaricata con meno di 7 euro e un’auto media con circa 10 euro.
La combinazione tra tariffe vantaggiose, strumenti di monitoraggio digitale e integrazione con il fotovoltaico permette di ridurre ulteriormente i costi e la carbon footprint personale. È questa la direzione verso cui si muove la mobilità sostenibile.