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Infissi a risparmio energetico: quali scegliere

02/09/2025

Infissi a risparmio energetico: quali scegliere e perché

Quando si parla di efficienza energetica in casa, gli infissi rivestono un ruolo cruciale. Non si tratta solo di scegliere una finestra bella da vedere, ma di optare per serramenti in grado di limitare le dispersioni di calore, migliorare il comfort abitativo e contribuire alla riduzione dei consumi.

Vediamo insieme quali caratteristiche devono avere gli infissi a risparmio energetico, come riconoscerli e quali incentivi sono disponibili per chi sceglie di sostituirli.

Come gli infissi contribuiscono al risparmio energetico

Gli infissi rappresentano una delle principali vie di dispersione termica in un’abitazione: secondo le stime, fino al 25-30% del calore può uscire da finestre non isolate o datate. Al contrario, infissi di nuova generazione, progettati con materiali e tecnologie ad alta efficienza, consentono di mantenere stabile la temperatura interna, riducendo il bisogno di accendere riscaldamento o climatizzatori.

Questo si traduce in minori consumi energetici.

Differenze tra vetri doppi, tripli e materiali isolanti

Il primo parametro da valutare in un infisso a risparmio energetico è il valore Uw, cioè la trasmittanza termica globale. Più è basso, migliore sarà la capacità isolante della finestra.

Oltre al tipo di vetro, incide anche il gas nell’intercapedine (argon o krypton, più performanti dell’aria), il trattamento basso-emissivo e l’utilizzo di distanziali a bordo caldo per evitare i ponti termici. Anche i profili del telaio fanno la differenza: il PVC multicamera, ad esempio, garantisce ottime prestazioni, mentre l’alluminio richiede una tecnologia a taglio termico per raggiungere buoni livelli isolanti.

Infine, anche la posa in opera è fondamentale: se eseguita male, può vanificare l’efficacia dell’infisso più performante. Per questo si consiglia l’installazione a regola d’arte, possibilmente con posa certificata UNI 11673 e tecniche come la “posa a caldo”.

Detrazioni fiscali e incentivi per la sostituzione infissi

Chi decide di sostituire i vecchi infissi con soluzioni più efficienti può accedere a diversi incentivi fiscali, tra cui il Bonus Casa.

  • Detrazione del 50% delle spese sostenute (acquisto + posa), fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • Valida per spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
  • Ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Dal 1° gennaio 2025 l’aliquota è scesa al 36% su un tetto massimo di 48.000 euro.

Per accedere al bonus, è necessario che gli infissi rispettino specifici valori di trasmittanza termica, variabili in base alla zona climatica di appartenenza. È inoltre obbligatoria la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quando conviene cambiare gli infissi in casa

Sostituire gli infissi può sembrare un investimento oneroso, ma è spesso un’operazione efficace per migliorare le prestazioni energetiche della casa. Conviene considerarlo quando:

  • i vecchi infissi sono in legno o metallo non isolato e presentano spifferi o condensa;
  • si vogliono ridurre le spese di riscaldamento o raffrescamento;
  • si desidera migliorare il comfort acustico e ridurre i rumori esterni;
  • si vuole aumentare il valore dell’immobile, in vista di una vendita o locazione;
  • si intende accedere ai bonus edilizi ancora disponibili.

In molti casi, la sostituzione degli infissi consente di guadagnare anche una o due classi energetiche, a patto che sia accompagnata da altri interventi sull’involucro edilizio o sull’impianto di climatizzazione.

Optare per infissi a risparmio energetico non è solo una scelta tecnica, ma un passo concreto verso un’abitazione più confortevole, più sostenibile e conveniente. Dalla riduzione delle dispersioni termiche alla possibilità di accedere a detrazioni fiscali, i vantaggi sono numerosi e immediati.

 

Il presente articolo ha il solo scopo informativo. Per ottenere una consulenza in materia fiscale e tributaria, rivolgiti a un professionista.