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Come fare se due famiglie condividono un contatore

03/09/2021

Come fare se due famiglie condividono un contatore         

È consentita l’opzione due famiglie un solo contatore? Di solito questa situazione non è permessa, nonostante esistano alcune eccezioni. Avere un unico contatore per due appartamenti, infatti, significa non pagare una parte di imposte, in quanto ogni utenza prevede l’addebito di una serie di oneri di sistema che dipendono soltanto dalla presenza del punto di prelievo.

Per questo motivo l’allaccio collettivo per la fornitura di gas o energia elettrica non è in genere legale, anzi spesso si parla di clienti finali nascosti e si rischiano pesanti sanzioni. Vediamo quali sono le principali casistiche, per sapere quando è possibile collegare due abitazioni ad un solo contatore per il gas e l’energia elettrica.

Quando è possibile realizzare un allaccio collettivo?

L’appartamento frazionato è un’opzione sempre più adottata in molti contesti, ad esempio da parte di persone che vivono in abitazioni grandi troppo costose da gestire. In questo caso è possibile procedere al frazionamento dell’immobile in più unità, per affittare un appartamento oppure consentire ad un figlio di vivere in un’abitazione indipendente.

Ovviamente esiste anche il caso contrario, ovvero quando si acquista un immobile frazionato e si realizzano dei lavori per l’accorpamento delle due unità. Qui il procedimento è opposto, poiché bisogna richiedere la disattivazione di un contatore, per mantenerne appena uno legato ad unica fornitura gas e luce per l’intera residenza.

In linea di massima ogni unità immobiliare deve essere dotata del suo contatore, quindi in un’abitazione frazionato non è di norma consentito l’allaccio collettivo. Quando si divide una casa in più appartamenti bisogna dunque richiedere un nuovo allaccio della luce e del gas per la fornitura separata dell’energia elettrica e del gas naturale.

Due famiglie un solo contatore della luce

Come indicato dalla delibera 894/2017/R/eel di ARERA, in alcuni casi specifici è possibile avere un unico contatore della luce per due o più appartamenti o unità. Questa condizione è consentita nelle seguenti casistiche:

  • quando esiste un vincolo di pertinenza tra le unità immobiliari, in quanto sono utilizzate dalla medesima persona o sono di proprietà dello stesso soggetto, situate in genere in un condominio (es. un appartamento al secondo piano e un garage);
  • quando le unità immobiliari sono dello stesso proprietario, si trovano nel medesimo condominio ma una o più sono affittate a persone fisiche o giuridiche diverse (es. proprietario di un immobile che affitta il garage ad un’altra persona);
  • quando le proprietà immobiliari non residenziali sono contigue e condividono la stessa finalità (es. due locali aziendali o commerciali adiacenti accomunati dall’offerta dello stesso tipo di servizio).

In presenza di una di queste condizioni è possibile utilizzare un contatore di ripartizione dell’energia elettrica, ad esempio applicando un contatore a sottrazione per individuare i consumi elettrici di singoli impianti. Questo intervento è consentito all’interno degli edifici condominiali, per agevolare la rendicontazione dei consumi di alcuni tipi di prelievo.

Negli altri casi invece i contatori della luce devono essere separati, con uno strumento di misurazione e contabilizzazione per ciascuna unità immobiliare. Altrimenti si manifesta la condizione di clienti nascosti: quando un soggetto usa l’energia elettrica di un altro utente e non dispone di un punto di prelievo personale, una situazione che deve essere regolarizzata quanto prima.

Due famiglie un solo contatore del gas

In genere non è possibile collegare due unità immobiliari con un unico contatore del gas, infatti ogni abitazione deve essere dotata del suo punto di prelievo esclusivo. In caso di frazionamento dell’immobile bisogna richiedere l’allaccio del gas, rivolgendosi al fornitore o direttamente al distributore per avviare la procedura, installare lo strumento e attivare la fornitura energetica.

In caso contrario, se si accorpano due abitazioni per ottenere un’unica residenza è possibile richiedere la disattivazione di un contatore del gas. In questo modo non si pagano due volte gli oneri di sistema, ottenendo un risparmio considerevole sull’importo delle bollette, con la possibilità di presentare anche una domanda per rimozione del contatore rivolgendosi al distributore locale.

Come dividere in modo efficiente le spese per luce e gas

Nei casi in cui è consentito avere un solo contatore per due unità immobiliari è necessario suddividere le spese energetiche, affinché ogni utente paghi la sua parte di costi. Una soluzione efficiente è rappresentata dalle forniture luce e gas Pulsee, un servizio smart da gestire in modo 100% digitale tramite app o area riservata, con la possibilità di optare per una fornitura green ed ecosostenibile.

Il vantaggio in queste situazioni è offerto dal servizio aggiuntivo Cost Sharing, una proposta innovativa per dividere le bollette legate ad un unico contatore e un solo contratto energetico. In questo caso è possibile ripartire i costi delle utenze tra i vari appartamenti, per evitare qualsiasi discussione stabilendo le quote che ogni soggetto deve corrispondere.

Con questo servizio è possibile indicare fino a 5 indirizzi e-mail differenti, dopodiché ogni titolare riceverà in modo automatico la sua parte di bolletta da pagare. Ciò permette di suddividere le spese per le forniture gas e luce in maniera efficace, per consentire ad ogni inquilino di pagare la sua quota e gestire con serenità utenze in comune o case che ospitano più coinquilini.